domenica 10 ottobre 2010

I Vescovi della Diocesi di San Leone

L’entrata del Casino di Galloppà, dove sorgeva la Diocesi di San Leone, in una foto di Luca Simbari.



Vescovi di San Leone



Filippo

(anno 1223)

Il nome di questo vescovo è inserito in una sentenza pronunciata a Cirò il 25 gennaio 1223 da Giovanni, Nicola e Bartolomeo Logotheta, giustizieri imperiali, in favore del monastero florense. Sconosciuto a tutti i repertori, si presume che sia il vescovo che sottoscrisse gli atti del IV Concilio Lateranense nel 1215.


Giovanni

(8 luglio 1322)

Con altri nove vescovi, concedeva indulgenze alla chiesa di San Giovanni di Repolano, nel territorio di Spello in Umbria: il documento in pergamena si trova nell’archivio della collegiata di Spello. Di lui, come del precedente, non ebbe notizia l’Ughelli.


Luca

(anno 1349)

Non si hanno altre notizie, tranne che morì nel 1349, sotto il pontificato di Clemente VI.


Adamo

(12 ottobre 1349)

Basiliano, da Gimigliano nella diocesi di Catanzaro. Monaco di San Nicolò di Flagario.


Giacomo

(anno 1390)

Nel 1400 diventò Arcivescovo di Santa Severina, su disposizione di Bonifacio IX.


Giovanni II

(anno 1391)

Morì nel stesso anno (1391), come risulta dagli Atti Concistoriali di Bonifacio IX.


Nicola di Lorenzo

(5 giugno 1391)

Eremita agostiniano. Morì nel 1402.


Giacomo de Villano

Alla morte di Nicola di Lorenzo è trasferito da Martirano a San Leone per pochi mesi, e precisamente dal 18 maggio al 7 ottobre del 1400. A questa data fu promosso Metropolita di Santa Severina.


Antonio

(anno 1402)

Di Roma, domenicano, già vescovo di Segni, nel Lazio, fu qui trasferito l’anno medesimo.


Geminiano Giovanni

(10 dicembre 1404)

Di Sochefani. Dell’Ordine degli Eremiti di Sant’ Agostino.


Nicola II

(anno 1430)

Morì nel 1439.


Gilberto di Nichesola

(22 giugno 1439)

Canonico di Verona.


Giovanni Domenico

(anno 1490)

Morì nel 1490.


Giovanni di Bonifacio

(anno 1491)

Benedettino del monastero di San Bonifacio di Squillace.


Matteo

(anno 1517)

Morì nel 1518.


Giulio Dati

(26 febbraio 1518)

Nobile fiorentino, valente poeta e teologo. Morì a Roma nel 1524, e fu sepolto nella chiesa dei Santi Silvestro e Dorotea, dove era stato parroco.


Francesco Sferolo

(18 gennaio 1525)

Da Camerino, rinunciò per dare la sede ad un parente. Morì nel 1526.


Anselmo Sferolo

(19 gennaio 1526)

Suo congiunto, dei Conventuali, traslato da Minervino (Andria). Nel dicembre dello stesso anno fu mandato a Velletri, in veste di commissario apostolico per gli affari della guerra. Morì nel 1531.


Anastasio

(18 gennaio 1532)

Canonico di Bologna, probabilmente si chiamava Avanzo Cricca. Morì nel 1535.


Ottaviano Castelli

(anno 1535)

Da Bologna, dei Predicatori. Morì nel 1542 a Ferrara e, portato a Bologna, fu sepolto nella chiesa di San Petronio.


Tommaso Caselli (o Castelli)

(11 dicembre 1542)

Della nobiltà di Rossano, dell’ordine di San Domenico, partecipò due volte al Concilio di Trento ed in una vi fu commissario generale. Traslato ad Oppido, Bertinoro e Cava, morì il 19 marzo 1571 a Roma e venne sepolto nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva.


Marco Salvidio

(14 novembre 1544)

Rettore della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Bisignano. Morì nel 1555.


Giulio Pavesi

(23 agosto 1555)

Di Quinzano, della diocesi di Brescia, dell’Ordine dei Predicatori, trasferitovi dal vescovado di Vieste, diventò poi arcivescovo di Sorrento, morì nel 1555.


Giulio Rossi (o De Rossi)

(2 ottobre 1555)

Canonico di Polignano di Bari, fu assunto da Papa Paolo IV al vescovado di San Leone il 2 di ottobre del 1555. Intervenne al Sacro Concilio di Trento. Morì a Roma nel mese di marzo del 1564.


Alvaro Megalenes

(1 marzo 1565)

Portoghese; visse pochi anni. Morto lui ne fu soppresso il vescovado.


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Cfr. Francesco Le Pera, San Leone nei documenti storici, Quaderni Siberenensi (anno VII – dicembre 2005, anno VIII – dicembre 2006). Luigi Santoro, Storia di Scandale, Roma, Gangemi, 2007.