venerdì 8 ottobre 2010

I dieci Comandamenti dei briganti

La banda di Pietro Bianchi che operava nei pressi di Scandale



I Comandamenti del Brigante


1) Cercare di colpire sempre gli ufficiali e i graduati, è meglio uccidere un solo ufficiale che molti soldati (quando si colpisce la testa, le altre membra diventano inutili).


2) Caduto l'ufficiale, gli uomini, senza direzione facilmente fuggono.


3) Non accordare mai quartiere ai feriti e ai prigionieri, ucciderli, scannarli e massacrare i cadaveri in modo da impressionare i soldati quando li ritroveranno.


4) Il soldato quando si batterà, penserà sempre alla fine che l'aspetta se cade ferito o prigioniero e quando vedrà le brutte, scapperà.


5) Esporre la vita per salvare un compagno, ucciderlo piuttosto che resti ferito o prigioniero dei soldati.


6) Nei combattimenti corpo a corpo non fare le spacconate dei soldati di menare calciate di fucile; giuocare invece serrato di coltello; tirare colpi alla pancia e girarvi dentro la lama; si fanno ferite più dolorose, che si sentono subito, si vedono uscire fuori le budella, e difficilmente guariscono.


7) Attaccare la truppa quando si ha la certezza di vincere, mantenersi nascosti, o fuggire quando non si è in numero e in posizione vantaggiosa.


8) Mettersi tanto di notte quanto di giorno in posizioni elevate, possibilmente vicino a boscaglie, che offrono sicuro scampo, perché i soldati difficilmente vi si internano.


9) Non risparmiare la vita dei soldati, mai e poi mai quella degli squadriglieri; far del tutto per averli vivi in mano per poi farne strazio.


10) Durante il combattimento qualunque atto di insubordinazione o mancata obbedienza deve essere punita dal capobanda con una schioppettata nella testa.