venerdì 31 dicembre 2010

giovedì 30 dicembre 2010

Bertolt Brecht

Prima degli altri vennero a prendere gli zingari.

Ed io fui contento perché rubavano.


Poi vennero a prendere gli ebrei.

Restai in silenzio perché mi erano antipatici.


Poi vennero a prendere gli omosessuali.

E fui sollevato perché mi davano fastidio.


Poi vennero a prendere i comunisti.

Ed io non dissi nulla perché non ero comunista.


Un giorno vennero a prendere me.

E non c’era più nessuno per protestare.


……………………………….


Eugen Berthold Friedrich Brecht detto Bertolt (Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956) - Drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco del XX secolo.




martedì 28 dicembre 2010

domenica 26 dicembre 2010

Articolo di Gino Scalise sul film “Il Brigante”

Scandale, 1960. A Piazza San Francesco, il regista Renato Castellani gira una scena del film “Il Brigante”. Nelle due foto, l’attore principale Adelmo Di Fraia, nei panni di Michele Rende.


Quando Castellani si presentò a Scandale, chiese all’Amministrazione comunale di poter visitare il paese accompagnato da qualche funzionario. Venne scelto per l’occasione il nostro Gino Scalise, allora impiegato comunale, che portò il regista in giro per le viuzze e per le piazze, rispondendo alle numerose domande.

Successivamente, quando cominciarono i preparativi per le riprese del film, Gino Scalise scrisse un articolo (28 giugno) che fu pubblicato dal quotidiano “Il Tempo” di Roma il 30 giugno 1960. Il regista, non solo non approvò il contenuto dell’articolo, ma rimase molto seccato del fatto che si parlasse in anticipo del film, tanto che da quel giorno non rivolse più la parola a Scalise. Di seguito l’articolo completo.



Renato Castellani a Scandale per un film ambientato in Calabria.


Il regista di “Due soldi di speranza” ha trovato la cittadina ricca di storia e di leggenda e con luoghi che ha definito bellissimi. Sarà girato “Il brigante”, dall’omonimo libro di Giuseppe Berto.


Scandale 28 giugno 1960

Non sperava certo il regista del film «Due soldi di speranza» durante la stesura del piano di lavorazione, e noi non sospettavamo, che a Scandale vi fossero i luoghi, da lui definiti bellissimi, per la realizzazione di un nuovo suo film; si è, anzi, persino rammaricato di non averli visitati prima di fare il capolavoro premiato a Cannes. La piazza San Francesco d’Assisi in modo particolare, piazza ricca di storia mista a leggenda e di mistero, farà inattesamente il giro degli schermi del mondo, ovunque portando il fascino del suo insuperato silenzio giammai disgiunto dalla visione di una vita semplice e tribolata di gente che nel lavoro dei campi matura il proprio pezzo di pane.

IL Brigante, o qualcosa di simile, dall’omonimo libro di Giuseppe Berto, sarebbe il film che Renato Castellani intende girare a Scandale. L’opera dello scrittore veneto troverà quindi, per l’alta sensibilità umana e sociale e per la competenza tecnica di Castellani, la sua migliore espressione nella stessa Calabria, in un piccolo paese della provincia di Catanzaro che, distrutto due volte dalle vicende storiche, cui non sono estranee le invasioni saracene e le più strane notizie brigantesche, che sanno quasi di leggenda, può essere raggiunto, salendo, da Crotone o da Santa Severina, che gli stanno di fronte, appollaiato com’è, quasi un nido d’aquila, sulla più alta collina del vecchio ed ubertoso marchesato di Crotone.

Per la realizzazione del film, già fervono in piazza San Francesco, che ha forma di poligono irregolare, opportuni lavori di adeguamento sotto l’esperta guida dell’architetto dr. Sergio Canevari per conto del produttore Rizzoli. Ivi sono siti l’antico e maestoso palazzo dei Baroni Drammis, di cui sono superstiti i fratelli Antonio e Giovanni, che vantano origine spagnola e appartenenza alle principali famiglie d’Europa nell’Albo di Ginevra; il palazzo merlato del signor Ernesto Bonanno, medie e piccole case di umili lavoratori della terra, qualche magazzino ed un oleificio (fabbricati tutti vecchi e, i primi due, austeri) e la chiesa, che fu dell’Addolorata, e che, conservando all’esterno e alla facciata principale l’aspetto di vecchia chiesa, raccoglie oggi all’interno, trasformato in istituto per opera di don Renato Cosentini, parroco del luogo, quaranta orfanelle sotto la guida di signorine oblate.

Ora che la casa del signor Carlo Tallarico, l’unica che aveva subito rifacimenti pretesi moderni, è stata rivestita del vecchio manto e incappucciata di fascinosi archetti, tutta la piazza ha ritrovato la sua unità architettonica, tanto necessaria al film, ripiombando di colpo nel mistero dei decorsi decenni alimentato e diffuso, tutto intorno, dalle viuzze storte e disuguali, sconnesse, alcune delle quali sormontate da vecchi archi e da volte affumicate, che immettono in altrettanti misteriosi rioni (ruve) e vicoli cechi (vagghj) che fan raggiungere alla piazza il massimo della misteriosità, intanto che l’arteria principale, inerpicandosi a rilento verso la parte alta del paese lascia vedere e gustare, da vicino, un panorama fatto di casette e fabbricati di vecchio tipo messi a mo’ di presepe e costituenti una scena quanto nessun’altra suggestivo, proprio, come suol dirsi, una “scena da film”. Quando ultimati che saranno i lavori anche mediante il nascondimento, con impalcature di finte case, di parte del paese al di sotto della chiesa Matrice e dei negoziucci di Corso Umberto I, la troupe di Castellani potrà fare il suo ingresso, attesissimo, a Scandale.

Ma fu d’uopo dirlo, non solo i luoghi subiscono mutamenti; anche le persone, per proprio conto, intanto che il regista continua forse sulla stesura del soggetto, ostentano, in ciò tradendosi, atteggiamenti da ripresa per la risaputa intenzione di Castellani di volersi largamente servire di comparse locali in ruoli discretamente importanti, affidando a qualche attore(?) le parti di massimo impegno. Non è pertanto raro incontrare persone piuttosto corpulenti del tipo boxeur, o longilinei del tipo degli atleti, che ostentino l’aria di predestinati a grandi gesta, e forse per questo qualcuno non si decide a radersi più spesso la barba o a tagliarsi l’ingombrante antigienico pizzetto (malgrado il caldo). Ma (occorre dirlo) non è la pietra che sceglie un posto nella costruzione; è il costruttore che, credendolo, ve la colloca! Molte speranze andranno pertanto deluse, e molti saranno quelli che avranno forse la sorpresa di vedersi chiamati ad incarnare una parte, proprio per non avervi ispirato o pensato prima, mentre tutti potranno ugualmente far la loro comparsa nelle scene di popolo e nelle processioni religiose che, essendo belle e suggestive tradizioni regionali e locali, costituirebbero scene di rilievo e di grande interesse.

Quanto al film, si prevede che esso sarà intonato alla massima serietà e dignità umana e sociale, riverente e sincero, senza tutte quelle piccole assurdità che viziano opere di così vasta mole, e senza dubbio sarà uno dei migliori o addirittura il migliore tra quelli ambientati nel meridione e della produzione italiana. Ce ne sono ampissima garanzia il regista, l’opera scelta e le premesse in loco esistenti per la realizzazione di un film destinato forse a dire, a tutti, che la Calabria in modo particolare, e il Sud in genere, non è la Cenerentola italiana, ma terra ricca di tradizioni e di fede.

Pensiamo sarà perciò un film eccezionale, e cioè la meraviglia dell’opera di Berto (se questa ne è la fonte) raccontata per immagini dal Castellani, l’inserimento poderoso e solenne ma vitale, e il più possibile, reale, delle affascinanti vicende nella sequenza delle scene drammatiche e tragiche di cui è composta l’opera dello scrittore veneto. Sarà certamente anche una risposta ossequiente e anticipata alla richiesta dell’onorevole Tupini di evitare la inutile e dannosa licenziosità nel film, per il conforto e fine sociale che il «Brigante» si propone.




sabato 25 dicembre 2010

venerdì 24 dicembre 2010

Presepe vivente a Scandale

Il 28 dicembre a Scandale si rinnova la tradizione del Presepe vivente, organizzato e diretto dalla Parrocchia di San Nicola. La foto sopra ci porta al Presepe del 2008, quella sotto a quello del 2009 che si è svolto in via Roma.




giovedì 23 dicembre 2010

martedì 21 dicembre 2010

“Riflessi” di Antonio Audia


La poesia si trova nel libro Spissole, pubblicato nel 1998. Sopra, la copertina di Graffi e carezze, altro libro che il nostro Totò Audia aveva preparato.



Riflessi


I raggi rossigni del tramonto

sfrecciano in mare

e creano riflessi

invadenti allo sguardo

e cari al cuore.

Quel muoversi vivace

di perline,

che giocano sull'acqua trasparente,

accarezza l'anima gentile.

Una barchetta avanza lentamente

ed infrange con garbo

i luccichii,

e, come tanti ricordi,

li porta nel mio cuor,

che ancora conserva

e non li lascia più.


Antonio Audia, Spissole, Maragraf, Roccabernarda (Kr), 1998, pag. 86.




lunedì 20 dicembre 2010

domenica 19 dicembre 2010

La signora Di Paola Francesca scrive al prof. Rossi-Doria


Secondo le informazioni prese, nella foto sopra, scattata a Scandale nel 1955 e pubblicata nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, Napoli 2007, si vede a sinistra la moglie di uno che si chiamava Nicoletti. Quella che attinge l’acqua è probabilmente la moglie di Nicola Cristelli. Quella a destra non è stata identificata.


Il 27 giugno 1956, la signora Di Paola Francesca, vedova Scaramuzzino, scrive un lettera a Rossi-Doria.


Gentilissimo Signor Professore. Prima di tutto la prego caldamente di scusarmi, se l’annoio con le mie lamentele, mi spinge a tanto la necessità. Io ho bisogno di aiuto Signor Professore, e Lei può aiutarmi affinché ottenga il posto di scuola materna, che verrà istituita prossimamente nel Comune di Scandale.

Mi affido con grande fiducia alla sua bontà e animo umile e nobile.

Pertanto invio la copia del certificato di studio, che trascrivo in questo stesso foglio.


Repubblica Italiana, Provveditorato Agli Studi, Latina, N. Reg. Cert. 123.

Visti gli atti d’Ufficio dell’Istituto Magistrale Parificato di Castelforte depositati nell’archivio di quest’ufficio;

Certifica. Che l’alunna Di Paola Francesca, fu Ersilio, nata a Castelforte il 10 maggio 1922, alunna interna proveniente dalla IIª classe, nell’anno scolastico 1942-43 frequentò la IIIª classe del Corso Superiore dell’Istituto Magistrale e allo scrutinio finale fu rimandata in Italiano, matematica, musica, alla sessione autunnale.

La sessione autunnale, nell’anno scolastico 1942-43, non fu tenuta per ragioni belliche e fu sostituita da una sessione straordinaria nell’ottobre 1944 alla quale l’alunna Di Paola non si presentò. (Perché ero in Calabria e non sono stata avvertita).

Si rilascia il presente su richiesta dell’interessata per gli usi consentiti dalla legge. Latina 20 giugno 1956. (Dottor G. Miranda).


Mi sono rivolta al sindaco di Scandale e mi ha detto che Lei si è interessata per la scuola materna e perciò devo rivolgermi a Lei affinché mi aiuti e mi guidi. Il Signore l’aiuti. Molti saluti Alla Sua Signora e alla Signorina Mimma, saluti al professore.

Ringrazio ed ossequio, Di Paola Francesca Vedova Scaramuzzino.

Se Lei desidera il certificato di studio, posso inviarlo.


Biblioteca Giustino Fortunato di Roma, Archivio Rossi-Doria, Scandale, vol. VI.


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Le Di Paola erano tre sorelle che venivano da Castelforte (Latina) perché la loro casa era crollata causa bombardamenti. A Scandale si sposarono: la prima (Nella) con Pasquale Scalise, la seconda con Saverio Abiuso e la terza con Ugo Scaramuzzino.

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NOTA

Questo Blog rappresenta soltanto un semplice mezzo per far conoscere documenti che riguardano la storia di Scandale.

Gli articoli pubblicati provengono in generale da Archivi e Biblioteche pubbliche. Molte immagini sono prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se qualcuno dovesse rilevare una violazione della privacy non dovrà che segnalarlo e provvederò all’immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.


venerdì 17 dicembre 2010

Massime e aforismi di Friedrich Wilhelm Nietzsche



Friedrich Wilhelm Nietzsche, nasce nel 1844 a Roecken, un paese nei pressi di Lipsia. Rimasto presto orfano di padre, continua gli studi e a soli 24 anni si laurea in filosofia classica a Bonn, e ottiene la cattedra all’Università di Basilea. Nel 1879 abbandona la carriera accademica per problemi di salute. Conosce Lou Von Salomé, alla quale propone il matrimonio, ma lei rifiuta.

Nel 1888 si trasferisce a Torino, città che sembra apprezzare particolarmente. Nel gennaio 1889, in Piazza Carlo Alberto, viene colto da una crisi di follia. Dalla crisi non si riprenderà più. Ricoverato prima in una clinica a Basilea, viene trasferito a Naumburg, dove verrà curato dalla madre e poi dalla sorella.

È stato una delle figure più controverse della filosofia. La vita di Nietzsche fu difficile e breve, tormentata da malattie, emicrania, febbre, problemi di vista e di udito, sofferenze per la solitudine intellettuale e reale. Le donne che vuole amare non lo amano, quelle che lo amano, lui le disprezza. Per tutta la vita fu anche tormentato dalla paura di impazzire, a 55 anni muore. Ma le sue pubblicazioni hanno l’effetto di una bomba, la sua intelligenza acuta traspare in tutto quello che scrive, nonostante le innegabili contraddizioni, i cambiamenti di opinioni e umori che riflettono una vita sregolata e movimentata. Muore nel 1900.


“Tutte le cose diritte mentono. Ogni verità è curva”.


“Se non si ha un buon padre bisogna procurarselo”.


“Piena è la terra di superflui, corrotta la vita dai troppi”.


“Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti”.


“Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare”.


“Apparteniamo a un’epoca la cui civiltà rischia di andare in rovina per colpa dei mezzi della civiltà”.


“Dietro un uomo caduto in acqua ci si tuffa tanto più volentieri se si è in presenza di persone che non hanno il coraggio di farlo”.


“Per vivere soli bisogna essere o un animale o un Dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo”.


“Non esistono fenomeni morali, ma solo un’interpretazione morale dei fenomeni. Il cristianesimo fece bere a Eros il veleno: in realtà egli non ne morì, ma degenerò in vizio. La demenza è rara nei singoli, ma è la regola nei gruppi, nei partiti, nelle epoche”.


“Tutto perisce, perciò tutto è degno di perire. E la giustizia stessa consiste in quella legge del tempo, per cui il tempo non può non divorare i propri figli: così andava predicando la demenza”.


“La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo: nell’uomo si può amare che egli sia una transizione e un tramonto.

Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando, poiché essi sono una transizione. Io amo gli uomini del grande disprezzo, perché essi sono anche gli uomini della grande venerazione e frecce che anelano all’altra riva. Io amo coloro che non aspettano di trovare una ragione dietro le stelle per tramontare e offrirsi in sacrificio: bensì si sacrificano alla terra, perché un giorno la terra sia del superuomo”.

giovedì 16 dicembre 2010

Curiosità. Lo Stato rimborsa i partiti per le elezioni del 2008

Tabella pubblicata dal Corriere della Sera, ma anche da altri giornali, dove si indicano quanti milioni di euro lo Stato rimborsa ai partiti per le elezioni del 2008.

mercoledì 15 dicembre 2010

Scandale da lontano

Santa Severina e Scandale in due foto scattate dalle colline di Caccuri.




martedì 14 dicembre 2010

domenica 12 dicembre 2010

La parrocchia di San Nicola descritta dall’architetto Onofrio Tango


La parrocchia di San Nicola a Scandale, in una vecchia foto dell’Archivio Tallarico.


Della nostra parrocchia costruita sicuramente subito dopo il 1555 se ne comincia a parlare nel Sinodo di Santa Anastasia del 14 maggio 1564, cioè nove anni dopo la fondazione del paese. I documenti ci dicono che fu chiamato al Sinodo “Lo prete greco de lo casale de Gaudiosi”, che si chiamava Don Gabriele Varipapa.

Nel sinodo del 30 maggio 1579 fu chiamato “Lo prete greco de Scandale” che si chiamava Don Basilio Sculco. Nel 1584 troviamo Don Tommaso Basilico, il quale in un atto del 6 maggio 1589 si firma: “Thomasio Basilico Archipresbitero ditti casalis Scandalis”. Bisognerà attendere il sinodo del 30 maggio 1593 per trovare oltre al prete greco anche quello latino. Nel frattempo aumentano i preti.

In un documento del 18 maggio 1597 troviamo che c’è “In casalis Scandali presbitero Joannes Bactistas Tagliaferrus”. Don Giovanni Battista Tagliaferro “curatus latinorum Scandalis” e Don Marcello de Pace, curatus grecorum Scandalis, compaiono in alcuni documenti del 1605.

Così fino al 1608 sono chiamati al Sinodo di Santa Anastasia sia l’arciprete dei Greci che il cappellano latino: dal 1609 è chiamato solo quello latino che ha la cura di tutta la comunità.


Nel 1653 l’architetto Onofrio Tango ci descrive la chiesa di San Nicola: i puntini indicano che sul documento originale deteriorato non si leggono più molte parole:


“Nella piazza di detto Casale è la Chiesa madre detta di Santo Nicola Vescovo la quale è grande ad una nave coverta con intempiatura repartita con…con rosoni indorata nel mezzo e la Cona [Icona]…di buona pittura, in testa è l’altare maggiore con costodia indorata dove assista il Santissimo e con scanni intorno per sedere… e una Cona sopra tela con… alla destra è San Giovanni e Santa Lucia et alla sinistra Santo Nicola e Santa Caterina. Alla nave destra sono sette Cappelle. La prima è la trasfigurazione di Nostro Signore. La seconda è Santa Maria del Carmine, alla destra è Santo Domenico et alla sinistra et Santo Francesco di Padua. La terza è la Cona di Nostra Signora di Porto Salvo con Santo Antonio e Santo Tommaso d’Aquino. La quarta è la Cona di Nostra Signora della Neve con Santo Leone e Santa Caterina. La quinta è la Cona di Santa Maria di Costantinopoli con Santo Tommaso Apostolo e Santo Domenico. La sesta è la Cona della Natività di Nostro Signore. La settima è una Cappella dove è Cona di Nostra Signora del Carmine, alla destra è Santo Lonardo e San Paolo et alla sinistra San Domenico e San Francesco de Padua jus patronato di Don Francesco Bendardo de Cutro. Nella quale Cappella è il fonte battesimale.

Segue alla mano sinistra sette altre Cappelle. La prima è di tutti i Santi. La seconda Nostra Signora dell’Arco con Santo Carlo e Santo Domenico. La terza è… con Santo Antonio e San Giuseppe. La quarta è Nostra Signora…alla destra è Santa Caterina e Santo Francesco de Padua et alla sinistra et Santo Pietro et Santo Filippo Nero. La quinta è la Cappella del Santissimo Rosario con una bellissima Cona con Nostra Signora con li quindici misteri, intorno guarnita de ornamenti di ligname indorato et ornamenti de colonne con suoi finimenti de pietra stuccata nella quale è la confraternita del Santissimo Rosario. La sesta è la Cona della Consolazione con Santo Agostino e Santa Monica. La settima è la Cona di Santa Maria della Sanità, Santa Lucia e San Pietro e Paolo. Da detto Coro si entra nella Sacrestia dove sono sette pianete di tutti i colori di seta e di tomasco con due chiuviali con li panni d’altare tre calici… suoi finimenti Croce ingensiero dui pal… catabuffa e di tomasco, tiene il suo campanile grande non finito con una campana grande… orologio a campana, viene servita da un Arciprete con cinque altri preti… parte d’essi coniugati li ponno importare al detto Arciprete tomoli 100 di grano et alli preti ducati 25 l’anno”.


Per un approfondimento, si consulti l’Apprezzo della città di Santa Severina, San Mauro e Scandale del 1653, volume del Fondo Arcivescovile 31 A (Foglio 32v e Foglio 33r). Il documento è stato pubblicato su “la Provinciakr” nei mesi di gennaio e febbraio 2008 da Andrea Pesavento e Pino Rende.


venerdì 10 dicembre 2010

Petilia Policastro


Santuario della Santa Spina a Petilia Policastro


Prima si chiamava semplicemente Policastro. Il nome deriva dalla voce bizantina paliócastron (vecchio castello); infatti, era un importante centro militare bizantino. Il nome Petilia fu aggiunto successivamente perché si pensava, indebitamente, che fosse la famosa cittadina grecoromana Petelia (che, come sappiamo, è Strongoli). Del passato conserva il convento della Santa Spina che, secondo la tradizione, custodisce una reliquia della Passione, donata da un re di Francia a un monaco policastrese. È patria del poeta dialettale Giuseppe Coco (sec. XVII).


mercoledì 8 dicembre 2010

Scandalesi in America


Questo elenco di scandalesi, arrivati negli Stati Uniti d’America tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, è stato pubblicato da un centro culturale e religioso americano, che non cito per motivi di Privacy. Prossimamente seguiranno altri cognomi.


Coriale Alfonso

Di anni 19, Sesso: M

Luogo di residenza: Scandale, Catanzaro

Data di arrivo: 27 Gennaio 1911

Nave di viaggio: Albert Koenig

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia

Anno approssimativo di nascita: 1892


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Coriale Carmela

Sesso: F

Data di arrivo: Dicembre 1908

Età on Arrival: 6

Nave dei Trasporti: Louise Konigin

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia

Questo passeggero è un cittadino statunitense.

Anno approssimativo di nascita: 1902


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Coriale Caterina

Sesso: F, età 24 anni

Italiana

Luogo di residenza: Scandale

Data di arrivo: 26 Ago 1903

Anno approssimativo di nascita: 1879

Nave di Trasporto: Hohenzollern

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia

Sulla nave insieme con: Vittorio Coriale


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Coriale Francesco

Età di arrivo 20 anni

Italiano, Sesso: M

Luogo di residenza: Scandale

Anno approssimativo di nascita: 1881

Data di arrivo: 25 Nov 1901

Nave di Trasporto: Lahn

Porto di partenza: Genova, Liguria, Italia


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Coriale Giambattista

Sesso: M di 24 anni

italiano, del Sud

Luogo di residenza: Scandale

Anno approssimativo di nascita: 1882

Data di arrivo: 30 Agosto 1906

Nave di viaggio: Irene Prinzes

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia


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Coriale Giuseppe

Sesso: M di 51 anni

Italia, Sud italiano

Anno approssimativo di nascita: 1862

Luogo di residenza: Scandale

Data di arrivo: 8 giugno 1913


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Coriale Michele

Sesso: M di 24 anni

Ethiticity: Italiano

Luogo di residenza: Scandale

Data di arrivo: 3 Aprile 1907

Nave di Trasporto: Lombardia

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia

Anno approssimativo di nascita: 1883


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Coriale Salvatore

Di 35 anni

Ethiticity: Italiano Sesso: M

Anno approssimativo di nascita: 1858

Luogo di residenza: Scandale

Data di arrivo: 29 maggio 1893

Nave di Trasporto: Cachemire

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia


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Coriale Vittorio

di 4 mesi, Italiano

Luogo di residenza: Scandale

Data di arrivo: 26 Ago 1903

Sesso: M

Nave da Trasporto: Hohenzollern

Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia

Viaggia assieme a Catarina Coriale

Data approssimativa di nascita: Maggio 1903


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Albo Michele

Di Scandale di anni 27

Nave Perugia, proveniente da Napoli

21 febbraio 1909


martedì 7 dicembre 2010