Il castello normanno di Squillace
Tra il 480 e il 490, da una famiglia di origine siriana, nacque a Squillace, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro. Con l’aiuto del padre iniziò la carriera politica: appena ventenne era già segretario particolare di Teodorico (493-526). Divenne successivamente governatore e Corrector Lucaniae et Bruttiorum, consigliere del re, storiografo ufficiale, redattore degli atti giuridico-diplomatici. Nell’arco della sua vita, fu al servizio di quattro sovrani goti (Teodorico, Atalarico, Teodato e Vitige), adoperandosi nella realizzazione di una buona collaborazione fra l’elemento romano e quello gotico. Visto finito il suo compito, si ritirò a Squillace e, fattosi monaco, fondò un monastero, Vivarium.
Dedito alla vita spirituale, raccolse un’importante biblioteca e scrisse due opere: il De anima e le Istitutiones divinarum et saecularium litterarum (Istituzione delle lettere divine e profane), due opere destinate ad avere una grossa fortuna nel pensiero scolastico.
Interessanti sono le lettere scritte da Cassiodoro per conto di Teodorico, raccolte col titolo di Variae, modello di stile epistolare nei secoli successivi. Di lui ci è pervenuto un estratto della sua Storia dei Goti. Si spense intorno al 580 nel suo monastero, quando ormai i bizantini avevano riconquistato l’Italia.