domenica 26 aprile 2015

Come eravamo

Scuole elementari di Scandale in due foto di una collezione privata


Massime e aforismi - Thomas Paine

Thomas Paine

“Ogni religione insegna all'uomo ad essere buono; e non ne conosco una che insegni il male”

Thomas Paine
Thetford 1737 – New York 1809
Scrittore e politico britannico

E Napoleone disse...

Napoleone in un quadro del 1812 di Jacques-Louis David 

“Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve... Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il loro unico obiettivo è il profitto”

NAPOLEONE BONAPARTE
Ajaccio 1769 – Sant’Elena 1821 
Politico e militare francese

Macchine d'epoca

Scandale - Macchine d'epoca a Piazza San Francesco in una foto del 2010

sabato 25 aprile 2015

Calabria da scoprire

Capo Colonna (Crotone) in una foto di Giuliano Monterosso
Cirò Marina - Faro di Punta Alice in una foto di Carlotta La Croce
Aprigliano (CS) Le sequoie di Casale Lardone in una foto di Tullio Cerzoso
Costa Viola in una foto di Massimo Collini 

Curiosità



Casa libreria


Come eravamo

Insegnanti di Scandale in una foto By Ros del 2011

Foto pubblicata dal sito della Pro Loco nel 2005

Anna Maria Ortese



“Da molto tempo, da moltissimo tempo, io detestavo con tutte le mie forze, senza quasi saperlo, la cosiddetta realtà: il meccanismo delle cose che sorgono nel tempo, e dal tempo sono distrutte”

Anna Maria Ortese
Roma 1914 – Rapallo 1998

Scrittrice italiana

domenica 19 aprile 2015

Reperti archeologici nel territorio di Scandale



La località Timperosso su un pianoro a nord-est dell’attuale centro abitato, delimitata dalla Serra di Timperosso a nord, ha fornito elementi pertinenti a una frequentazione di età ellenistica, fra cui monete bronzee di conio brettio, anch’esse oramai disperse: Genovese, “Studi e materiali della geografia storica della Calabria”, 2, scheda 126, p. 163. Sei chilometri a nord di Crotone, a sud-ovest rispetto al centro abitato di Scandale, in una zona ricca di acque sorgive, il Lucifero aveva esplorato, in località Vituso, circa venti tombe con scheletro in posizione rannicchiata, deposte a poca profondità, e costituite di quattro lastre di pietra grezza, ricoperte da un’altra del medesimo materiale. Il corredo essenziale ha permesso di datare le sepolture al Bronzo Finale. La frequentazione ellenistica è evidenziata sotto l’attuale Masseria Vituso da un gruppo di tombe a fossa terragna: J. De Genière, Note per la carta archeologica della Calabria non greca, AGISMGr, XI, 1971, p. 271; Sabbione, AGISMGr, 1976, XVI, p. 929; Genovese, “Studi e materiali della geografia storica della Calabria”, 2, pp.162 sg. Ancora dalla contrada San Leo su un’area collinare a dominio del Marchesato è stato rinvenuto un ripostiglio monetale con monete greche e successivamente un’anforetta in stile Gnathia: Osanna 1992, n° 27, p. 196; Medaglia 205 sg.

Guglielmo Genovese, Greci e non greci nel Bruzio preromano, formule interative e processi di integrazione, Osanna Edizioni, 2012


Scandale alle prese con la raccolta differenziata

Il sindaco di Scandale Iginio Pingitore in una foto del 2009

Differenziata, scatta il ‘porta a porta’ a Scandale
Rimossi i cassonetti dal paese. Comune avvia campagna informativa nelle scuole

SCANDALE domenica 12 aprile 2015
Tutto pronto a Scandale per l’avvio della differenziata, lunedì si parte. “Finalmente il nostro comune si appresta a varare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta”. È l’annuncio del sindaco di Scandale Iginio Pingitore. “Il nuovo metodo – spiega il primo cittadino – per i primi mesi sarà in fase sperimentale. Sarà senz’altro fondamentale per prendere seriamente coscienza dell’importanza, per porre fine allo spreco di risorse e diminuire parte dell’inquinamento ambientale. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti è un bene per la salute di tutti e per il rispetto della Natura”. Le strade del paese sono già sgombere dall’odiato contenitore d’immondizia, infatti nella giornata di oggi la ditta “Rocca srl” ha eliminato tutti i cassonetti dei rifiuti.

Gli utenti da lunedì mattina dovranno esporre il sacchetto, entro le ore 8:00, sarà cura della ditta prelevare i rifiuti, l’indifferenziato, e provvedere nella stessa giornata alla distribuzione dei sacchetti colorati. “In questi giorni – spiega Pingitore – insieme all’assessore all’ambiente Maria Luisa Artese abbiamo avviato una campagna informativa sul metodo. Nelle scuole con la titolare della ditta Antonella Rocca è stato trasmesso un grande messaggio a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini, mettendo a disposizione un video con slide in modo da offrire un’efficacia informativa”. “Siamo pronti ad avviare un nuovo percorso di vita rivolto alla difesa della natura, alla salvaguardia della nostra salute e delle generazioni venture, a scongiurare definitivamente qualsiasi emergenza igienico-sanitaria e a sperare in breve tempo di raggiungere soddisfacenti risultati per l’ottenimento di una riduzione della bolletta Tari” conclude il primo cittadino.

IL CALENDARIO - La raccolta prevede per i primi tre mesi il seguente calendario: lunedì raccolta indifferenziato; martedì carta e cartone; mercoledì indifferenziato; giovedì vetro; venerdì multimateriale (plastica-acciaio-alluminio); sabato indifferenziato. Attraverso un numero verde è possibile ritirare a domicilio i rifiuti ingombranti, mentre per lo smaltimento di alcuni rifiuti speciali l’amministrazione si avvale di alcuni contenitori da installare nei locali comunali.

Articolo del sito Il Cirotano 


Scandalesi a Mesoraca

Foto By Ros del 2014


Massime e aforismi - Émile Zola

Émile Zola

“La scienza ha promesso la felicità? Non credo. Ha promesso la verità, e la questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità”

Émile Zola
Émile Édouard Charles Antoine Zola
Parigi 1840 – Parigi 1902
Scrittore francese


L’Unità d’Italia opera della Massoneria inglese e italiana – Lettera di Garibaldi alla Loggia di Palermo

Giuseppe Garibaldi

Già massone da molti anni, il 20 marzo 1862 Garibaldi accetta la carica di Gran Maestro del Supremo consiglio scozzesista di Palermo regolarmente riconosciuto  dalle giurisdizioni scozzesiste di Stati Uniti e Inghilterra: primo passo verso la “catena d’unione” tra massoni italiani e libera muratorìa universale.

Giuseppe Garibaldi al Supremo consiglio di Palermo

Torino, 30 marzo 1862 E.V. [Era Volgare]

Illustrissimi fratelli
Assumo di gran cuore il supremo ufficio di capo della Massoneria Italiana costituito secondo il rito scozzese antico ed accettato. Lo assumo, perché mi viene conferito dal libero voto di uomini liberi, a cui devo la mia gratitudine non solamente per l’espressione della loro fiducia in me nello avermi elevato a così altissimo posto, quanto per l’appoggio che essi mi diedero, da Marsala al Volturno, nella grande opera dello affrancamento delle provincie meridionali.
Cotesta nomina a Gran Maestro è la più solenne interpretazione delle tendenze dell’animo mio, de’ miei voti, dello scopo cui ho mirato in tutta la mia vita. Ed io vi do sicurtà, che mercè vostra e colla cooperazione di tutti i nostri fratelli, la bandiera d’Italia, ch’è quella dell’umanità, sarà il faro da cui partirà per tutto il mondo la luce del loro progresso.
Che il Grande Architetto dell’Universo spanda le sue benedizioni su tutte le Logge, e ci guardi sempre con occhio propizio e ci continui le sue grazie il nostro divino protettore San Giovanni di Scozia.
Abbiatevi il bacio fr.

Aldo Mola, Storia della Massoneria italiana dalle origini ai giorni nostri, Bombiani /RCS libri S.p.A., Milano 2013 (1992), pag. 850.

A pagina 848 si legge:
“La spedizione dei Mille si svolse dall’inizio alla fine sotto la tutela britannica: o, se si preferisce, della Massoneria inglese”.


domenica 12 aprile 2015

Scandale: comunità rurale interessata alla Riforma agraria

Proprietà fondiaria prima della Riforma agraria. Questo documento, che riguarda il Comune di Scandale, è conservato dal 1955 nell'Archivio Rossi Doria a Roma

TRE STUDI
DI COMUNITÀ RURALI ITALIANE
INTERESSATE ALLA RIFORMA FONDIARIA
RELAZIONE PRELIMINARE
ANNO 1955

SCANDALE
Catanzaro - Calabria

È un comune di 3.308 abitanti (poco meno di 600 famiglie) situato nella tipica zona latifondistica del Marchesato di Crotone in Calabria.
La superficie complessiva dl comune è di poco superiore a 5.000 ettari e gli espropri per l’effetto della riforma hanno permesso di ridistribuirne ai contadini Ha 2.468, circa il 50%, apportando una totale rivoluzione nel regime fondiario e nei rapporti sociali.
La superficie espropriata è stata integralmente ridistribuita a 474 assegnatari, dei quali 287 andranno a vivere in campagna, mentre 187, continuando a vivere in paese, hanno solo ricevuto una quota di terra senza casa.
I lavori di trasformazione che tra l’altro comportano l’irrigazione di 300 ettari – sono notevolmente avanzati: sono in particolare in costruzione 110 case ed un borgo nuovo.
La comunità può essere considerata tipica per gran parte del Mezzogiorno latifondistico in quanto rappresentata in prevalenza da contadini non possessori di terra, che finora esercitavano l’agricoltura in precarie imprese in fitto, costituite da appezzamenti tra loro distanti, quasi esclusivamente coltivati a grano, o lavoravano come braccianti presso grandi e medie aziende, mantenendo tutti la propria abitazione in paese. Si tratta di comunità esclusivamente agricola, a basso livello culturale, a condizioni economiche tipicamente depresse.


Roma – A.N.I.M.I. (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia) Archivio Rossi Doria vol. III (dattiloscritto)

Paesi di Calabria

Scorcio di Diamante di Franco MF

Malvito in una foto di Franco MF
Chiosco di Altomonte

“Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”

Arnaldo Amalrico ai piedi del papa Innocenzo III

“Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”

Arnaud Amaury
Noto come Arnaldo Amalrico o Arnaldo di Citeaux
... – Narbona, 1225
Monaco cistercense. Abate di Poblet, poi dell'abbazia di Grand Selve a Bouillac (1198-1200), quindi di Cîteaux (1200-1212), arcivescovo di Narbona (1212-1225)

Nella primavera del 1209 Simon de Monfort, alla testa dei crociati calati nel Midi per estirpare l'eresia catara, giunse davanti alle mura di Béziers. Prima dell'assalto finale, Monfort convocò l'abate cistercense Amalrico, cappellano dell'armata, per chiedergli come evitare di trucidare, insieme ai biechi albigesi, anche buoni cristiani. La risposta fu l'immortale “uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi”. E così fu.
La frase «Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius» è citata nel Dialogus miraculorum, scritto tra il 1219 e il 1223 dal monaco tedesco Cesario di Heisterbach, oltretutto non presente all'avvenimento. La suddetta frase viene attribuita da alcuni anche a Simone de Montfort.


Massime e aforismi - Oscar Wilde

Nella foto, si vede la tomba dello scrittore inglese Oscar Wilde, sepolto nel cimitero del Père-Lachaise di Parigi. Le autorità hanno messo un vetro perché molti l’andavano a baciare.

“L’Inferno e il Paradiso
sono tutti e due dentro di noi”


Oscar Wilde
Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde
Dublino 1854 – Parigi 1900
Scrittore irlandese, figura di spicco dell’estetismo letterario decadente


Scandalesi all'Eredità

Luca Londino di Scandale partecipa all'Eredità nel 2014

lunedì 6 aprile 2015

Leonia e San Leone nei Quaderni Siberenensi


Di seguito una piccola parte di un lungo articolo del prof. Francesco Le Pera di Santa Severina sulla storia di Leonia-San Leone.

La Diocesi di San Leone

“Tutti gli storici, a partire dal XVI secolo, fanno menzione della cittadina di Leonia senza accennare, però, alla sua esatta posizione geografica, né alla sua origine.
Ne fa cenno per ben due volte, invece, Padre Giovanni Fiore da Cropani: la prima nel tomo Iº della sua opera, al capitolo VI dal titolo Città distrutte in Calabria e loro notizie, dove la dice posta “tra Santa Severina e Crotone”, di origine greca, chiamata poi San Leone per il fatto che abracciò la fede cristiana. La seconda volta nel tomo II° libro II° cap. III (Cattedrali unite), in cui afferma che fioriva tra Crotone e Santa Severina “la piccola città di San Leone, o pur Leonia. Fu sede vescovile greca e poi lartina. L’essere stata di rito greco le dà antichissima la nascita, almeno prima del 1000, ma la scarsezza delle scritture non le fa apparir pastore che dal 1300 in qua".
Naturalmente non c’è da meravigliarsi se le notizie del fiore sono derivate dall’Ughelli il quale, trattando espressamente delle suffraganee della metropolia di Santa Severina, doveva pur accennare alla piccola San Leone e dire quanto ai suoi tempi si conoscesse. Lo storico toscano del Seicento afferma che “la città di San Leone, una volta chiamata leonia, distrutta dalle fondamenta dai Saraceni, era situata fra la città di Crotone e Santa Severina. Di essa non si fa alcuna menzione fra gli antichi autori: è ricordata tuttavia da Leandro, Barrio e Marafioti nella storia della Calabria. Si vedono ancora i suoi ruderi e dove era la cattedrale c’era una gran croce. Anticamente aveva un Vescovo Greco, poi nei secoli successivi Latino, sottoposto alla Metropoli di Santa Severina. Pio V, Pontefice Massimo, nell’anno 1571 ne soppresse la dignità episcopale e unì in seguito alla Diocesi Metropolitana di Santa Severina le sue rendite” (Ferdinando Ughelli, Italia Sacra, tomo IX, Venezia 1721, pp. 512-513.
Abbiamo voluto tradurre per intero il passo dell’Ughelli per far conoscere le notizie da lui possedute sulla storia di questa cittadina nella seconda metà del secolo XVII, ma soprattutto per dimostrare che tutti gli altri storici, che lo seguirono, non hanno fatto altro che copiarlo e per di più aggiungere qualche particolare, che è frutto della loro fantasia.

Francesco Le Pera, La Diocesi di San Leone (prima parte), Quaderni Siberenensi, Edizioni Publisfera, San Giovanni in Fiore (CS), anno VII, dicembre 2005, pp. 31-41. La Diocesi di San Leone (seconda parte), anno VIII, dicembre 2006, pp. 13-27. San Leone nei documenti storici (terza parte), anno VIII, dicembre 2006, pp. 29-48.


Scorcio dell'entrata della Masseria Galloppà dove sorgeva la Diocesi di San Leone. La Masseria, realizzata nell'Ottocento dal barone Drammis di Scandale, ora ospita l'Agriturismo Leonia.

Gianni Rodari - Filastrocca di primavera


Filastrocca di primavera

Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l'erbetta
spunterà la prima violetta.
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno:
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.

Gianni Rodari
Omegna 1920 – Roma 1980
Scrittore


Massime e aforismi - Michael Longley

Michael Longley

“Se sapessi
da dove provengono le poesie
ci andrei”

Michael Longley
Belfast 1939 - 
Poeta irlandese

Scandalesi al bar

Foto del 2014 scattate al Mojito's bar

Quando andavamo all'AVIS

AVIS Scandale - Foto del 2010

domenica 5 aprile 2015

Buona Pasqua – Happy Easter

Scorcio del centro storico di Scandale in un quadro del pittore Alberto Elia, pubblicato da Remo Carvelli su Facebook 

Cuzzupe calabresi