venerdì 31 agosto 2012

Fiume Sand Creek



Fiume Sand Creek

Si sono presi i nostri cuori sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni, occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni, figlio di un temporale
c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte, mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno:"è solo un sogno?", mio nonno disse "Sì"
a volte i pesci cantano nel letto del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio, nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole, le lacrime più grosse
quando l'albero della neve fiorì di stelle rosse
ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa sulle spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia al cielo per farlo respirare
tirai una freccia al vento per farlo sanguinare
la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni, occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni, figlio di un temporale
ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek.

Fabrizio De André
Genova 1940 – Milano  1999
Cantautore italiano.



giovedì 30 agosto 2012

Un successo la Sagra di Scandale


Di seguito, un articolo di Rosario Rizzuto sulla Sagra del Fico d’India di Scandale. Interessante anche il suo servizio mandato in onda da Calabria Uno TV www.calabriauno.com che si può vedere anche sul sito della Pro Loco www.prolocoscandale.blogspot.com   
Approfitto dell’occasione per dire che, secondo la mia modesta opinione, tutta l’organizzazione della Sagra va sicuramente ridiscussa con calma, perché non è possibile che il peso dell’organizzazione, della preparazione e della faticosa giornata della Sagra, cada soltanto sulle spalle di una decina di volontari. Quando una manifestazione riscuote tanto successo è chiaro che va organizzata nei minimi particolari, in un posto idoneo, e con la collaborazione di più persone. Per ora, arrivederci al 2013.
..........................................................................................................

Grande successo la Sagra del Fico d'India a Scandale

Ciccillo Bitonti ha indossato un guanto e con maestria, insieme ad altri volontari, sbuccia, all’imbocco di piazza San Francesco, i gustosi fichi d’India: è l’inizio di un percorso del gusto dedicato allo spinoso frutto che per il nono anno consecutivo ha trovato spazio a Scandale, nella storica piazza, nell’ambito della Sagra del Fico d’India.
Dire che sia stato un successo è riduttivo e crediamo che, nonostante la caratteristica piazza San Francesco si presti all’evento, il decimo anniversario, nel 2013, debba trovare posto in una realtà più ampia come piazza Condoleo o un altro luogo più adatto. Tanta gente, troppa, per certi versi, per la piazza dove vennero girate le scene più importanti del film “Il Brigante”.

Ad organizzare la Nona Sagra del Fico d’India di Scandale è stata, come da quando è stata inventata, la Pro Loco di Scandale che, dopo Franco Demme (con la sua presidenza iniziò la sagra) e Teresa De Paola, ora è presieduta da Gianni Scalise e che ha nella segretaria Irma Giovinazzi un punto di forza: non l’abbiamo vista riposare un secondo sabato sera. Insieme a loro alcuni volontari, non tantissimi, ma non è facile invogliare la gente al volontariato a Scandale.
Ogni volta che li vediamo dietro quelli stand, magari dovendo dar retta a persone maleducate che non hanno pazienza o che vorrebbero essere serviti come al ristornate, ci chiediamo chi gliela fa fare. Ma la passione è tanta e forse sta nello stare assieme e nel condividere alcune cose, il segreto del successo di iniziative come queste. Forse, o sicuramente, si può fare vacanza anche impegnandosi per gli altri, per il paese, stando assieme, magari più di stare stesi ore ed ore sotto il sole a non fare nulla!
Un impegno, quello della sagra di Scandale, non da poco, in quanto non si realizza solo il giorno dell’evento ma ha dietro un impegno di almeno 10 giorni.
La nona sagra del fico d’India è stata caratterizzata anche dalla presenza di una mostra artistico artigianale che gli ospiti incontravano nel loro percorso verso la piazza e che ha visto esporre vari prodotti sia artigianali che alimentari: dalle miniature di Carmine Gentile di San Nicola dell’Alto ai gioielli artisti di Serena Citriniti di Scandale, dalle carni alternative dell’Agriturismo Santa Domenica di Cirò al miele dell’azienda De Biase di Scandale, e da un convegno “Opportunità produttive e commerciali del fico d’India”.

Tanti gli esperti ed i politici attesi ma pochi quelli presenti: l’assessore provinciale Gianluca Bruno, l’onorevole Nicodemo Oliverio oltre a Roberto Torchia presidente interprovinciale Coldiretti (poi visti anche in piazza San Francesco alla sagra vera e propria) ed ai padroni di casa: il presidente della Pro Loco Gianni Scalise, il sindaco Carmine Vasovino e l’assessore Salvatorino Rota.
Non solo i rappresentanti istituzionali e non assenti ma anche i cittadini: il convegno si è svolto alla presenza di sole 15 persone!!!
Tutto diverso, invece, dove c’era da mangiare, centinaia e centinaia di persone provenienti anche da Crotone e dai centri vicini. Nella folla anche qualche scandalese, diciamo così, illustre: la dirigente del canale Rai 4 Enza Gentile e i fratelli Coriale, noti ristoratori scandalesi a Milano, e dei quali spesso hanno parlato le cronache rose di alcuni giornali patinati (ricordate la storia d’amore di Pino Coriale con la figlia di Celentano, Rosita, della quale si parlò alcuni anni fa?).
La sagra si è svolta con ordine e molti graditi sono stati i piatti offerti (dietro il pagamento di un contributo simbolico) alla gente intervenuta, dal riso e alla pasta al sugo con fico d’India ai tantissimi dolci, al gelato ed altro. Per la prima volta tutti i prodotti, anche il gelato ed il liquore sono stati fatti dai volontari della Pro Loco, che si sono attrezzati per poterli realizzare. Novità di quest’anno il fico d’India con fonduta di cioccolato: una delizia.
Insomma ennesimo successo per la Pro Loco di Scandale che con questa manifestazione chiude il quadro delle iniziative dell’Estate 2012 con un score notevole sia per quantità di manifestazioni che per presenze e successo delle iniziative.

Articolo di Rosario Rizzuto del 29 Agosto 2012 pubblicato su Area Locale

mercoledì 29 agosto 2012

Massime e aforismi - Anton Čechov



“Se avete paura della solitudine, non sposatevi”

Anton Pavlovič Čechov
Taganrog 1860 – Badenweiler 1904
Scrittore, drammaturgo e medico russo.

lunedì 27 agosto 2012

domenica 26 agosto 2012

Foto della Sagra di Scandale

Sagra di  Scandale in 4 foto By Ros




venerdì 24 agosto 2012

Il Fico d'India



Il Fico d’India, un succulento frutto estivo e autunnale

Il fico d’India o meglio Opuntia ficus è una succulenta pianta arborescente delle Cactaceae che è originaria del Messico. I paesi del bacino del Mediterraneo, grazie al clima particolarmente favorevole, ne hanno favorito la naturalizzazione. La pianta è al giorno d’oggi coltivata in diverse regioni d’Italia tra cui la Sicilia, la Calabria, la Puglia e la Sardegna. Il fico d’India può raggiungere dai 3 ai 5 metri d’altezza. Il fusto è composto da cladodi, chiamati comunemente pale che fanno le veci delle foglie assicurando la fotosintesi clorofilliana. Le foglie vere e proprie hanno una forma conica e sono lunghe appena qualche millimetro. Caratteristica peculiare della pianta sono le spine, biancastre, sclerificate, solidamente impiantate, lunghe da 1 a 2 cm.
Il frutto di questa pianta è una bacca carnosa, uniloculare con numerosi semi di peso tra 150 e 400 grammi. Il colore del frutto ne evidenzia la varietà: giallo-arancione nella varietà sulfarina, rosso porpora nella varietà sanguigna e bianco nella muscaredda. La forma varia non solo secondo le varietà ma anche in rapporto all’epoca di formazione: i primi frutti sono tondeggianti, quelli più tardivi hanno una forma allungata e peduncolata.
L’Opuntia ficus è particolarmente resistente alla siccità e si sviluppa in maniera ottimale con temperature al di sopra dei 6°. La pianta si riproduce per talea, tagliando longitudinalmente in due parti cladodi di uno due anni, lasciandoli essiccare per alcuni giorni e poi immettendoli nel terreno dove radicano facilmente. La potatura si esegue in primavera o a fine estate per impedire il contatto tra i cladodi, nonché per eliminare quelli malformati o danneggiati. La tecnica della scozzolatura, ossia il taglio dei fiori della prima fioritura (in maggio o giugno), consente di ottenerne una seconda fioritura, più abbondante, con una maturazione più ritardata, in autunno. Grazie a ciò si hanno frutti che maturano in agosto, i cosiddetti agostani (abbastanza piccoli) e i tardivi o bastardoni, (più grossi e saporiti) che arrivano sulle nostre tavole in autunno. Il frutto ha un notevole valore nutrizionale, in quanto è ricco di calcio, fosforo e vitamina C. I frutti oltre che essere consumati freschi sono ottimi per la produzione di marmellate, gelatine, succhi e liquori.

Pubblicato su Blog Scienze

mercoledì 22 agosto 2012

Sagra del Fico d'India - Sabato 25 agosto a Scandale


Appuntamento a Scandale, sabato 25 agosto, per la tradizionale Sagra del Fico d’India, che si tiene ormai da molti anni in questo importante paese del Marchesato crotonese. Quintali di Fichi vengono distribuiti ai visitatori, ogni anno più numerosi.
Grazie al grande impegno di decine di volontari della Pro Loco, la Sagra riscuote sempre un meritato successo.



martedì 21 agosto 2012

lunedì 20 agosto 2012

Piscina mobile - L'arte di arrangiarsi

Foto di Calabria meravigliosa

domenica 19 agosto 2012

Scandale – Foto d’epoca


Don Nicola Girimonti al mare in una foto conservata da Luigi Aprigliano

venerdì 17 agosto 2012

giovedì 16 agosto 2012

Sfondi estivi



Sfondo artistico - Bacio in vetroresina

mercoledì 15 agosto 2012

Buon Ferragosto

Santuario di Santa Maria di Condoleo  di  Scandale 

Foto pubblicata un po' di tempo fa dal sito Kroton

lunedì 13 agosto 2012

domenica 12 agosto 2012

Manlio Rossi-Doria incontra lo scandalese Pietro Santoro


A destra, Pietro Santoro con cinque dei suoi dieci figli, in una foto del 1958 scattata a Corazzo, frazione di Scandale.

Riporto l’incontro tra il prof. Manlio Rossi-Doria e lo scandalese Pietro Santoro (per la cronaca, mio padre) avvenuto a Scandale nel 1955 durante l’inchiesta sulla Riforma agraria. Il passo qui riportato si trova a pagina 161 del libro “Un paese di Calabria”, pubblicato nel 2007 dalla Casa Editrice l’Ancora del Mediterraneo di Napoli.

“Pietro Santoro, l’ho incontrato due volte quest’oggi. Una prima volta questa mattina al bar dove ero andato a prendere il caffè, l’ho incontrato con altri due, che stava completando la riempitura di ben trentasei schedine, ossia di duecentosedici giocate del Totocalcio, con una spesa di diecimila lire. Erano forse più di tre in società e Pietro Santoro pendeva dalle labbra del “sistemista” che gli stava accanto e spiegava i termini elementari del calcolo combinatorio. “E se vincete cosa fate?”. “Ci spartiamo. Noi siamo sistemisti”. E ci siamo salutati. L’ho rivisto più tardi in municipio. Un gruppo di contadini s’era affacciato alla porta della stanza dov’eravamo a parlare con il Sindaco, il Segretario Comunale ed altri. Il gruppo premeva sempre più nel vano della porta aperta. Alla fine Pietro Santoro, cappello in mano, s’è fatto avanti e ha detto che voleva parlare con me. Gli ho detto che parlasse pure, che mi faceva piacere, che appunto questo io volevo, ma l’avvertivo che non potevo far nulla, perché ero un professore, cioè uno che conta poco e che, stando qui per ragioni di studio, contavo ancora meno. L’avvertimento l’ha un po’ sgonfiato, ma ha detto lo stesso come l’Ente Sila non l’aiutava, che lui aveva 10 figlie femmine, che aveva lavorato con l’impresa e non l’avevano pagato, che non poteva vivere e così via continuando. L’ho fermato e gli ho chiesto se l’avesse ricevuta in assegnazione la terra e quanta – “Sì - m’ha risposto – 10 tomoli a Ponte Corazzo” – Ma lo sai – gli ho detto – che tu sei il più fortunato dei contadini che hai avuto la terra più bella di tutta la Calabria? – Non ha negato – Ha ripiegato sul mancato aiuto dell’Ente, sulla casa non ancora costruita, sugli agrumi piantati troppo vicino al fiume. – Ma ha fatto buon viso alla mia proposta di scendere con lui martedì a veder la terra e sentirlo ragionar con i funzionari dell’Ente. Dice che andremo e ci siamo di nuovo lasciati.
Pietro Santoro è del 1907, è magro, alto, con lo sguardo vivo e un po’ esaltato di molti Calabresi. Ha l’aspetto di un vero contadino, nel vestire, nei tratti, nel portamento. È noto in paese a tutti per una caratteristica: ha 10 figlie femmine. Prima della riforma deve essere stato guardiano e salariato fisso con uno dei grandi proprietari. Il suo maggior vanto è quello di essere stato capo squadra degli scavatori di radici di liquirizia (“Ne ho tenuti fino a duecento sotto di me” – mi ha detto con orgoglio). È un nomade, un irregolare, un avventuriero contadino e oggi forse non sa adattarsi a diventare quello che non è mai stato e che forse non vuole diventare, con tutte quelle figlie femmine cui deve pensare: un contadino fermo nella sua casa, sulla sua terra, che è la migliore di Calabria”.