mercoledì 31 ottobre 2012

Mormanno

Scorcio di Mormanno in una foto di Giovanni Russo

MORMANNO
L’abitato di Mormanno conserva il tipico aspetto antico. Fondato dai Longobardi fu signoria di Ugo di Chiaromonte che successivamente lo passò ai vescovi di Cassano. Fu feudo dei Sanseverino di Bisignano, dei Rende e dei Tufarelli. È la patria di Giovanni Donadio, architetto e organicista, conosciuto anche come Giovanni Mormanno (circa 1450 – circa 1526).

Mormanno in una foto di Massimo Fortunato

Panorama di Mormanno in una foto di Calabria Tours

martedì 30 ottobre 2012

Scandalesi soldati

Liberale Calianno in una foto dell'Archivio Aprigliano

lunedì 29 ottobre 2012

domenica 28 ottobre 2012

Fra Memoria di Leonia – C’era una volta l’Azione Cattolica


C’ERA UNA VOLTA L’AZIONE CATTOLICA

L'Azione Cattolica di Scandale a
Largo Genuzzo in una foto del 1940
(Archivio Aprigliano).
Mi è capitato per caso, rovistando nelle carte del mio archivio, un ciclostilato del 1963 dal titolo “Numero unico per il 15° anniversario di fondazione dell’azione cattolica di Scandale”. In copertina viene precisato che trattasi di “Una carrellata di ricordi che, se da un canto ci riempie l’animo di gioia, per la continua assistenza divina, dall’altro ci spinge a migliorarci sempre di più, perché il futuro non sia di meno del passato e il presente sia unione, tra ieri e domani. Di tutto rendiamo grazie a Dio, cui va ogni lode, ogni gloria, ogni onore”.
Penso siano parole di Don Renato che in apertura del ciclostilato firma un articolo dal titolo “L’augurio dell’Assistente”. Augurio che formalizza così: “Ricorrendo il 15° anniversario della fondazione dell’Azione Cattolica di Scandale, nel mentre ringrazio il Signore del cammino apostolico, veramente meraviglioso, finora percorso, invoco dal Cielo l’assistenza divina perché, in questo nuovo clima post-conciliare, impregnato di carità e di amore, i nostri laici – è la loro ora – continuino nelle attività intraprese, fedeli al programma che, nella preghiera, azione e sacrificio, trova lo sfocio naturale ad ogni apostolato e al voto, all’augurio la parola incoraggiante e fraterna: sempre più in alto, sempre più uniti nelle battaglie della fede e della grazia per il trionfo e l’avvento del regno di Cristo nelle anime”.
Ma come è nata l’Azione cattolica a Scandale? È Gino Scalise che ne traccia una sintesi storica di cui riportiamo qualche stralcio. “Vagheggiata precisamente dal settembre 1948 in occasione dell’80° anniversario dell’associazione nazionale a Roma, di cui giunge l’eco, sorge a Scandale ufficialmente il 2 febbraio 1949 (anche se esisteva di fatto mesi prima) per involontaria ma fortunata coincidenza festa della B.V. di Lourdes (come da verbale che si conserva) e prende il nome di “Aldo Marcozzi”.
Si inizia con mezzi di aggancio del tempo, con la meditazione pubblica della via Crucis e del S. Rosario, che riscuotono larghissimo consenso risvegliando l’ambiente maschile giovanile ed anche adulto, con gite e riunioni a tutti i livelli. I ragazzi vengono divisi in gruppi con propri capi e un delegato e ricevono il messaggio cristiano come è richiesto dalla loro età, secondo il metodo aspirantistico. Concorsi di vario genere li tengono avvinti. Vengono inviati i migliori giovani e aspiranti ai campi scuola nazionali, i dirigenti ai corsi regionali e agli esercizi spirituali per una loro soda formazione. Sulla cultura religiosa c’è una gara a livello nazionale e regionale. L’azione cattolica di Scandale nel 1953 conquista il secondo premio regionale, nel 1957 vince il terzo premio regionale aspiranti, nel ‘58 il primo premio juniores e primo premio aspiranti. Insomma quella di Scandale si pone a primi posti di ogni gara! Nel 1959 è Teresa Paparo a vincere la medaglia d’oro con il primo premio individuale regionale per la cultura religiosa. 1949, un anno veramente importante per la chiesa locale: a febbraio nasce l’azione cattolica a giugno inizia il cammino della Casa della Carità. Il giorno dell’Immacolata di quell’anno, quattro ragazzi si presentarono all’altare per ricevere il distintivo aspiranti dell’azione cattolica. Una cerimonia bellissima. Quei ragazzi erano Giovanni Trivieri, Iginio Carvelli, Sarino Mattace e Luigi Demme che ricevendo il distintivo promisero, con una formula solenne, fedeltà alla Chiesa.

Le regole erano rigide ma accettate con gioia. Il sabato niente dolci e niente frutta: era questo il fioretto collettivo che si offriva alla Madonna. Un giorno Giovanni rifiutò di mangiare pasta e ceci perché riteneva che i ceci fossero una frutta…e subì i rigori di suo padre! Quando don Renato doveva andare a Catanzaro, prendeva il pullman al bivio di San Mauro alle sei del mattino. Allora celebrava la messa un’ora prima. Assieme al delegato Gino Scalise tutti i ragazzi dell’azione cattolica partecipavano al banchetto eucaristico. Un giorno, terminata la santa Messa, don Renato rimase fermo sull’altare: mancava Giovanni! Arrivò di corsa e don Renato si mise a ridere: Giovanni aveva indossato la maglia alla rovescia! Una bella storia questa dell’azione cattolica che incominciò in una giornata rigida del ‘48. A Scandale era caduta tanta neve. Alcuni giovani e ragazzi si diedero battaglia con le palle di neve. Don Renato, uscito dalla chiesa, con grande meraviglia dei ragazzi, si mise a tirare pure lui palle di neve. E ne buscò tante ma proprio tante! Incominciò da allora a giocare con i ragazzi di Scandale. Si fece ragazzo coi ragazzi che scoprirono così il prete e l’amico. Quei ragazzi rimasero attaccati a don Renato e con lui fecero un percorso, un cammino nell’azione cattolica. A proposito…un cronista scrisse: “La neve irrigidisce, infreddolisce. Ma quella del ‘48 a Scandale è servita per infiammare: Contrasto? Forse un piccolo scherzo del Signore”.

sabato 27 ottobre 2012

Come eravamo

Componenti dell'Amministrazione comunale di Scandale in una foto di Cesare  Grisi

Con un articolo firmato dalla Redazione di Area Locale, del 25 ottobre 2012, Iginio Pingitore chiede la convocazione del Consiglio Comunale a seguito delle dimissioni di Lucio De Biase e Salvatore Rota. 

venerdì 26 ottobre 2012

Luoghi misteriosi: il Castello di Wewelsburg in Germania

Castello di Wewelsburg

In questo Castello vicino a Paderborn, in Westfalia, definito uno dei luoghi più malvagi della Terra, Heinrich Himmler creò l’Ordine Nero per fornire ai seguaci delle SS una sorte di pseudo-religione. Sarebbe, in poche parole, un ordine cavalleresco dal sapore Kitsch. Nei pressi, c’era un piccolo campo di concentramento, costruito come campo di lavoro per la manodopera del Castello. È stimato che vi morirono circa 1350 prigionieri.
Si pensa che Wewelsburg fosse il centro di un culto religioso creato da Himmler per fornire una dimensione spirituale alle aberrazioni del Terzo Reich. Risultò, infatti, la sede di una teologia di morte che portò sofferenza e sterminio.
Il Castello, che ha una struttura architettonica impressionante, in stile rinascimentale, fu costruito dal 1603 al 1609 ed era la residenza del principe vescovo di Paderborn. Himmler non scelse a caso questo posto: vicino si trova la foresta di Teutoburg dove le tribù germaniche sconfissero le legioni romane guidate dal Generale Publio Quintilio Varo e arrestarono la conquista dell’Impero Romano.

giovedì 25 ottobre 2012

Scandalesi a Praga

Foto di Cesare Grisi del 2007


mercoledì 24 ottobre 2012

Frase del Vangelo all’entrata della CIA



"E tu conoscerai la verità, e la verità ti renderà libero"

Dal Vangelo secondo Giovanni
La frase si trova all’entrata della sede della CIA  (Central Intelligence Agency) a Langley in Virginia - Foto sopra e sotto.



martedì 23 ottobre 2012

Scandale Calcio


La Squadra scandalese, che adesso milita in 1ª categoria, in una foto By Ros

lunedì 22 ottobre 2012

domenica 21 ottobre 2012

Scandale 1955 - Il prof. Rossi-Doria scrive al dottor Marselli

Nella foto, il  prof. Gilberto Antonio Marselli durante una premiazione

L’assistente principale di Rossi-Doria a Scandale era il dottor Gilberto Antonio Marselli, nato a Caserta, il 7 ottobre 1928. Laureato nel 1951 in agraria a Portici e successivamente Professore di economia agraria all'Università Federico II di Napoli. Nel 2004 ha vinto il Premio Scanno per la sociologia. Marselli conosceva Scandale dal 1949, quando venne in Calabria per redigere la carta agronomica in Sila, in preparazione degli interventi di Riforma Fondiaria. “L’idea di quelle mappe [ci ricorda] a Rossi-Doria era venuta fuori da un’attenta lettura dei lavori del Tennessee-Valley Authority e del Columbia-Basin che erano due testi americani fondamentali. Quella carta l’ho fatta io, camminando per tutta la Sila e fu un’idea ripresa poi da Colamonico e dal comitato Geografico del Consiglio Nazionale delle Ricerche che fece poi la Carta agronomica italiana con il Touring Club”.

Al dottor Gilberto Marselli
Scandale (Catanzaro)

Portici, 20 aprile 1955
Cara Mimma, Caro Gilberto,
purtroppo gli studenti verranno a lezione anche la prossima settimana, ossia martedì e mercoledì 26 e 27 e io non posso rinunciare a due lezioni. Partirò, quindi, mercoledì 27 per essere la sera a Cosenza e ripartire via Sila, il giorno dopo per Scandale, dove, se l’Ente mi darà una macchina, potrò essere il 28 sera o altrimenti sarò il 29 mattina, fermandomi il 28 sera a San Giovanni in Fiore.
Anna non sa ancora cosa fare. Avrebbe gran voglia di venire ma non ha con chi lasciare Marco e di portarlo non si fida. Sembra, invece, che venga Mary Lou.
Ho spedito la piramide in tre copie (altre 7 sono qui). Spero che tutto vada bene. Scrivete in tempo per dirmi quello che devo portare.
Affettuosamente. Manlio Rossi-Doria.

Roma. Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia, Archivio Rossi-Doria, Scandale, vol. VI, fascicolo 38.

venerdì 19 ottobre 2012

Norman Douglas - Old Calabria

George Norman Douglas  nel 1935

George Norman Douglas (Thüringen, 1868 – Capri, 1952) è stato uno scrittore inglese, diventato famoso dopo la pubblicazione, nel 1917, del romanzo, Vento del sud (South Wind).
Old Calabria (Vecchia Calabria) è una sua opera riguardante un viaggio attraverso la Calabria avvenuto tra il 1907 e il 1911. La prima edizione fu pubblicata a Londra nel 1915. Nel pezzo che segue si parla di Charles Antoine Manhès (Aurillac, 1777 – Napoli, 1854), Generale francese, noto per aver combattuto, con metodi violenti e crudeli, il brigantaggio nel regno di Napoli.

Nel 1810, Murat diede carta bianca al generale Manhès, il più grande cacciatore di briganti dei tempi moderni, affinché estirpasse quei ribaldi, facendone piazza pulita. Manhès, che si era già distinto in un compito analogo negli Abruzzi, arrivando in Calabria emanò proclami tanto inumanamente severi che gli abitanti li consideravano uno scherzo.
Dovettero ben presto ricredersi. Evidentemente, il generale riteneva che il fine giustificasse i mezzi e che la pace e il benessere di una regione non dovessero essere ulteriormente compromessi dalla malvagità di poche migliaia di ribaldi: le sue minacce furono mantenute alla lettera e, qualunque cosa si possa dire circa i suoi metodi, ottenne lo scopo che si era prefisso. Una campagna di pochi mesi fu sufficiente a spazzare tutti i briganti dalla Calabria, parenti e amici compresi.
Le strade maestre furono fiancheggiate da file di banditi decapitati, le teste dei quali ornavano le mura delle cittadine. Alcuni villaggi dovettero essere abbandonati a causa del fetore; il Crati era gonfio di cadaveri e le sue rive biancheggiavano di ossa. Dio solo sa quali crudeltà furono perpetrate: Colletta confessa di “non avere il coraggio di parlarne”. Comunque, dal suo resoconto sulla fine del capo brigante Benincasa, si apprende che questi, tradito e legato dai suoi stessi seguaci mentre dormiva nella foresta di Cassano, fu portato a Cosenza, dove il generale Manhès ordinò che gli venissero amputate entrambe le mani e che, così mutilato, venisse condotto alla sua casa a San Giovanni e impiccato: crudele sentenza, che il disgraziato ascoltò sorridendo. Gli amputarono la mano destra e gli fasciarono il moncone, non certo per pietà bensì per evitare che la morte per dissanguamento lo salvasse da quella ben peggiore che gli era riservata. Benincasa non emise un solo lamento e, terminata la prima operazione, posò spontaneamente la mano sinistra sul ceppo e subì impassibile la seconda mutilazione. Le due mani amputate furono quindi legate insieme per i pollici e appese intorno al suo collo – pietoso e orrendo spettacolo. Questo accadde a Cosenza. Lo stesso giorno iniziò la marcia a tappe verso San Giovanni in Fiore, debitamente scortato. Uno degli uomini gli offrì del cibo, ed egli accettò di essere imboccato, mangiando e bevendo con vero piacere. Giunto a casa sua, vi dormì profondamente tutta la notte; il giorno seguente, fissato per l’esecuzione, rifiutò i conforti della religione, salì alla forca con passo fermo e morì, destando la generale ammirazione per il suo brutale coraggio.

Norman Douglas, Old Calabria, Martin Secker, London 1915. Prima edizione italiana: Norman Douglas, Vecchia Calabria; traduzione di Grazia Lanzillo, Lidia Lax; introduzione di John Davenport, Milano, Aldo Martello, 1962 – Successivamente, Giunti, Firenze, 1967. Il pezzo si trova a pagina 322 dell’edizione del 2000.

Charles Antoine Manhès in un dipinto di Andrea Appiani 

giovedì 18 ottobre 2012

Vino Santo

Foto del 2009 pubblicata da Cesare Grisi

mercoledì 17 ottobre 2012

Al popolo manca il pane? Che mangino brioche


Maria Antonietta d’Asburgo Lorena
Vienna 1755 - Parigi 1793
Regina di Francia. Figlia di Maria Teresa e di Francesco I, sposò nel 1770 il futuro Luigi XVI. Processata dal tribunale rivoluzionario, fu ghigliottinata.

“Che mangino delle brioche”
“S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche”

“Se non hanno pane, che mangino brioche!". Frase attribuita a Maria Antonietta in risposta all'annuncio che al popolo mancasse il pane.

martedì 16 ottobre 2012

Come eravamo

Foto pubblicata tanto tempo fa dal blog Pingitore

lunedì 15 ottobre 2012

domenica 14 ottobre 2012

Caro amico ti scrivo

Panorama di Scandale in un quadro del pittore Alberto Elia

Antonio Paparo scrive a Rosario Rizzuto

Quanti scandalesi sono sepolti altrove e dove. A proposito una volta avevo suggerito a mio fratello Nicola: “Perché non scrivi qualcosa like Antologia di Spoon River ad esempio & lt; ’nduvi su Gustinu e Nicol’ ì Pisafierru?/ l’anu cuorvicati a Borgo Mistu, vicin’a Milanu… ‘nduv’è chiru Peppinieddru i Brun’ ì Cuorvu, ca facia ru viscuvu i di testimon’ i Geova? C’ ianu misu na lastr’i marmu a Viareggiu vicinu a Pisa; ‘nduv’è ru Parrinu Pasquali, ca scriviva poesii ‘ndialettu scandalisi, e ti facia sciundiri i di risi, l’hanu misu a chiru cimiter’ ì Lambrate a ra periferia i Milanu; ‘nduv’è chiru Giuvanni ì da Famazza ch’ava fattu tanti sord’a Toronto e mo dorma ‘bicinu a ri cascati i d’u Niagara”. E sarebbe carino continuare almeno per quei personaggi che si conoscono, conoscendone un po’ la storia e la locazione.

Nel punto precedente ho usato volutamente due soprannomi (nomignoli: Pisafierru e Cuorvu) i miei due nonni materno e paterno, perché ho tentato una volta di raccontare (nel mio “Ultimo taxi”) dei nomignoli usati a Scandale ma il mio ricordo non può essere esaustivo, sarebbe carino fare una ricerca nel paese (la memoria storica dovrebbe essere ancora viva, si potrebbe per esempio chiedere un ausilio anche a mio fratello Nicola, mi sembra che abbia scritto diverse cose su personaggi tipici con nomignoli particolari, o anche ad altri che senz’altro ricordano ancora non solo i nomignoli ma anche gli aneddoti che ci stanno dietro e che hanno dato luogo a quei soprannomi: ma i scandalisi i mò ù sanu chi d’è ru Pisafierru?

Un altro argomento statistico interessante potrebbe essere l’evoluzione della scolarità a Scandale, quanti analfabeti, con licenza elementare, media, diplomati, laureati rispettivamente negli anni ’50, ’60, ’70, ’80, 90, 2000, oggi, dalle tabelline o dai grafi (si potrebbero fare anche dei grafi) si potrebbe desumere qualche considerazione per comprendere certi comportamenti giovanili di un certo periodo altrimenti incomprensibili. - Etc etc etc.
E si potrebbe continuare ad inventarsi quesiti su curiosità e ricerche che potrebbero essere pubblicate da qualche parte per il piacere di tutti gli scandalesi…

Qualche tempo fa avevo digitalizzato alcuni scritti di Giuseppe De Lorenzo, un mio ex compagno di collegio di San Mauro Marchesato che adesso, mi sembra insegni o ha insegnato a Scandale, avevo anche pubblicato su internet un sito www.creadilorenzo.it che adesso ho visto è stato chiuso, in quegli scritti avevo ritrovato tante cose della mia fanciullezza (i fraguli i Juvali…l’affascinu, un dizionario San Maurese, delle filastrocche o canzoni che cantavano mio Papà o mio fratello Nicola quando io ero bambino (ricordo ad esempio “Ohi vurpa mariola … oih zumpa zumpa! Attent’à nu pigghiari a ra tagghiola”.
Un altro lavoro interessante avevo fatto per mio fratello Nicola con i suoi manoscritti che avevo digitalizzato, ma anche di quello non ho più saputo nulla, e ancora, per mio cugino Pino Paparo (quello dell’Ultimo taxi, il vescovo dei Testimoni di Geova) che aveva lasciato incompiuta una sua commediola e che avevo digitalizzato.
Ho anche letto alcuni libri su Scandale e di scrittori Scandalesi, quindi mi son detto, su Scandale c’è un certo fervore artistico-letteraio, ci sono personaggi che sentono il bisogno di comunicare qualcosa della loro vita, delle loro radici ….Se fosse possibile UNIFICARE questi bellissimi intenti e creare un progetto che ne curi la realizzazione e la pubblicazione (oggi pubblicare è la cosa più semplice del mondo).

Non so… le mie erano solo riflessioni indotte dalla tua ultima pubblicazione che ho letto quella su Vittoria Militi, (anche Lei una mezzo-parente per via di Elvira la moglie di Nicola che è sua cugina, a proposito potresti parlarne anche con Lei e con il mio carissimo amico Ugo Citriniti, (Lui invece oltre ad essere un carissimo amico, compagno di collegio, è anche cugino di secondo grado, suo Papà era cugino di mia Mamma) penso sia in pensione anche Lui; un altro cui potrebbe interessare una cosa del genere potrebbe essere Franco Citriniti, altro mio compagno di collegio, parente e cofondatore dell’ADEAT 90 (trovi anche un gruppo con questo nome su Facebook), so che scrive anche lui ed ha anche pubblicato qualcosa; un altro scandalese con cui intrattengo una corrispondenza su Facebook, anche se non ho avuto ancora il piacere di conoscere, è Salvatore Coriale il figlio di “Cicciu i dù Zaré” un mio compagno delle elementari, ed anche lui parente, mio nonno “U cuorvu” e suo nonno “U Zarè” erano cugini (e qui come vedi ho aperto un altro capitolo che mi piacerebbe tanto indagare … le Grandi famiglie scandalesi … ricostruire tutte queste parentele che si perdono nel buio del tempo…
Ma adesso ti devo lasciare, altre incombenze mi chiamano, il mio laboratorio di cucina, devo preparare da mangiare per questa sera … tu però rifletti…. E fammi sapere cosa ne pensi, io ho solo buttato una pietra nello stagno…
Tonin’ ì Juzza à Quatrareddra. Ma lo sai perché la chiamavano così la mia Mamma?

Saluti carissimi

Lettera di Antonio Paparo a Rosario Rizzuto, pubblicata su Facebook (11 giugno 2011).

venerdì 12 ottobre 2012

Paesi di Calabria - Carfizzi

Panorama di Carfizzi

CARFIZZI

È abitato da Albanesi. È un piccolo centro di lingua arbëreshe a 45 km da Crotone che conserva l’artigianato dei tessuti a mano. Il paese nacque nel XVI secolo dalla fusione di tre villaggi: Carfiti, Trivio e Santa Venera. Il paese ha ormai abbandonato molte delle antiche tradizioni, a cominciare dall’uso della lingua albanese e del rito cristiano-ortodosso. Da un po’ di anni vi si svolge il Festival dei Popoli, con partecipazione di molti stranieri.
È la patria di Carmine Abate vincitore del prestigioso premio letterario Campiello con il romanzo “La Collina del Vento” (edizioni Mondadori).

Scorcio di Carfizzi in una foto di Domenico Viviani

giovedì 11 ottobre 2012

Il Consorzio di apicoltura vince la battaglia contro la discarica di amianto

Nella foto, il Presidente del Consorzio di apicoltura Luigi Albo

Scandale - Hanno dato ragione alle api

È stata posta definitivamente la parola fine sulla realizzazione della discarica di amianto in località Santa Marina di Scandale (Crotone).
Difatti è stato accolto dal Consiglio di Stato il ricorso straordinario al Capo dello Stato proposto da un noto allevatore della zona e presentato dagli avvocati Anna Fico e Pina Notarianni del foro di Crotone.
I due legali avevano motivato dettagliatamente le ragioni che avevano portato ad un "uso distorto del potere autorizzativo, tale da poter recare pregiudizi seri ai beni fondamentali della salute e dell'ambiente".
L'impresa di apicoltura di Luigi Albo, con sede a Scandale, aveva presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la Regione Calabria, Dipartimento politiche dell'ambiente, e nei confronti di Ecolsystema srl, avverso il decreto del direttore generale della Regione n.2014 del 1° marzo 2010, recante giudizio di compatibilità ambientale ed autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi dedicata esclusivamente allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. L'impresa ricorrente, avevano affermato i due legali Fico e Notarianni, opera su vasta scala (piantagione di circa 5 mila ettari di eucalipto occidentale) nel settore della produzione del miele da api nella stessa località dove dovrebbe trovare sede la discarica autorizzata con l'atto regionale contestato.
Il ricorso è stato affidato a motivi di illegittimità, non avendo l'amministrazione regionale valutato adeguatamente l'ipotesi alternativa di un progetto ad impatto zero (ovvero un procedimento di inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto e loro trasformazione in prodotti inorganici innocui ovvero riciclabili), e non avendo, inoltre, l'autorizzazione tenuto conto dei problemi connessi con la dispersione delle fibre di amianto nell'ambiente e dei relativi effetti malefici su salute ed ambiente.
Secondo la seconda sezione del Consiglio di Stato, presieduta dal presidente Pietro Falcone, segretario Tiziana Tomassini ed estensore Gerardo Mastrandrea, è senz'altro riscontrabile la violazione, da parte dell'autorizzazione ambientale contestata, delle disposizioni contenute nel Piano energetico ambientale della Regione Calabria.
C'è da aggiungere che nel febbraio di quest'anno il Dipartimento regionale aveva sospeso il proprio decreto 2014 dell'1 marzo 2010, che aveva rilasciato il giudizio di compatibilità ambientale per la discarica di Santa Marina di Scandale.

Articolo di Carmelo Colosimo, pubblicato su Area Locale il 9 ottobre 2012

mercoledì 10 ottobre 2012

Sorrento e Atrani

Sorrento in una foto di Meraviglie del  Mondo - Facebook
Atrani (Salerno) in una foto di Carmen Elena

martedì 9 ottobre 2012

Riapre ai fedeli la Parrocchia di San Nicola

La Parrocchia restaurata, in 3 foto By Ros

lunedì 8 ottobre 2012

Rovine di Machu Picchu in Perù


Machu Picchu (Cultura Inca, fine secolo XV) si trova sulle Ande a 2400 metri di altezza, fu scoperta nel 1911 dallo storico e archeologo Hiram Bingahm.


domenica 7 ottobre 2012

Roma 1886 - Regio Decreto per Scandale

Foto della seconda pagina del Decreto

N° 3750
REGIO DECRETO
Regio Decreto che costituisce il comune di Scandale in sezione autonoma del 1° collegio elettorale di Catanzaro.
21 marzo 1886
....................

UMBERTO I°
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA
Su proposta del Nostro ministro segretario di Stato per gli affari dell’Interno, presidente del consiglio dei ministri;
Veduta la domanda del comune di Scandale per la sua separazione elettorale dalla sezione di San Mauro Marchesato e per la sua costituzione in sezione elettorale autonoma;
Veduta la tabella generale delle sezioni dei collegi elettorali, approvata col regio decreto del 24 settembre 1882, n 997.
Veduto il regio decreto del 14 febbraio 1886;
Visti gli articoli 47 e 48 della legge elettorale politica 22 gennaio 1882;
Ritenuto che il comune di Scandale ha 82 elettori politici, che esso dista circa 6 chilometri da San Mauro Marchesato e che le cattive condizioni della viabilità rendono difficili agli elettori di Scandale l’esercizio del diritto elettorale in San Mauro Marchesato;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo unico.
Il comune di Scandale è separato dalla sezione elettorale di San Mauro Marchesato ed è costituito in sezione elettorale autonoma del 1° collegio di Catanzaro.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d’Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 21 marzo 1886
UMBERTO
DEPRETIS

venerdì 5 ottobre 2012

Incendio alla Centrale Turbogas di Scandale

Centrale turbogas di Scandale

Esplosione in centrale di Scandale. Nessun ferito ma tanta paura

SCANDALE (Crotone) - Una potente esplosione seguita da un incendio è avvenuta nella notte alla centrale elettrica Terna in Località Santa Domenica nel comune di Scandale, nel Crotonese. Ad esplodere è stato un isolante ad alta tensione 380.000 Volt probabilmente a causa di un sovraccarico e il mancato intervento dei dispositivi di sicurezza. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco intervenuti intorno alle 3,41, coordinati dal capo squadra Federico Giuseppe ha impedito che l'incendio non si propagasse agli altri isolatori vicini. I pezzi di porcellana facente parte dell’isolatore esplosi sono stati trovati a circa 50 metri di distanza. Nella stessa notte i Vigili sono stati impegnati a Crotone per l’incendio di un’autovettura in Località Farina e per spegnere altri cinque incendi di sterpaglie.
I tecnici di Terna Rete Italia precisano che l’incendio avvenuto la notte scorsa nella stazione elettrica di Scandale, di proprietà di Terna Rete Italia, è stato innescato dallo scoppio del terminale del cavo elettrico che collega la stazione Terna Rete Italia alla vicina centrale di produzione, appartenente ad altra società, proprietaria anche del cavo danneggiato.    «La vigilanza presente all’interno dell’impianto, a presidio del cantiere della stazione, ha prontamente chiamato i Vigili del Fuoco – è detto in una nota – che hanno provveduto a spegnere il principio di incendio, una volta messa in sicurezza l'apparecchiatura da parte dei tecnici di Terna Rete Italia. Nonostante l’esplosione, i pezzi del terminale in porcellana non hanno provocato danni fisici a persone o danni materiali all’impianto di Terna Rete Italia»

Il quotidiano.it del 2 ottobre 2012

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Notte di fuoco, pompieri su più fronti. Incendio centrale distribuzione elettrica Scandale

L'esplosione di un isolante della linea ad alta tensione ha causato, nella notte tra 1 e 2 ottobre, l'incendio della centrale di distribuzione di energia elettrica presso la centrale turbogas di Scandale. Sul posto sono intervenuti subito i pompieri che nella stessa nottata sono stati impegnati su diversi fronti.
Una notte bollente quella tra l'1 ed il 2 ottobre non solo per le inconsuete temperature climatiche. Una notte che ha visto impegnati gli uomini del Comando provinciale di vigili del fuoco impegnati su più fronti in diverse località del capoluogo e della provincia.

L'intervento più delicato è stato quello nei pressi della centrale turbogas di Santa Domenica a Scandale. Alle ore 03.41 i Vigili del Fuoco  sono stati allertati per una grossa esplosione, con conseguente incendio, avvenuta alla "Centrale distribuzione energia elettrica" (Denominata Terna) in Località Santa Domenica nel Comune di Scandale. Ad esplodere è stato un isolante della linea ad alta tensione 380.000 Volt probabilmente a causa di un sovraccarico ed anche per il mancato intervento dei dispositivi di sicurezza.
Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, coordinati dal Capo Squadra Giuseppe Federico, ha fatto si che l'incendio non si propagasse agli altri isolatori poco distanti. I pezzi di porcellana facente parte dell'isolatore, a causa dell'esplosione, sono stati trovati a circa 50 metri di distanza.

IL Crotonese 2 ottobre 2012

giovedì 4 ottobre 2012

mercoledì 3 ottobre 2012

Stretto di Messina

Stretto di Messina - Facebook



martedì 2 ottobre 2012

Sposarsi a Condoleo

Foto scattata a Condoleo durante uno sposalizio

lunedì 1 ottobre 2012

Taormina

Panorama di Taormina

Scorcio di Taormina in una foto di Rosanna Pellegrino