domenica 28 settembre 2014

Rossi-Doria incontra lo scandalese Iuliano Arturo

Rimborso dell'UNESCO a Rossi Doria per il lavoro svolto a Scandale

Storia di Iuliano Arturo di Giovanni

Scandale, 23 aprile 1955
È un vecchietto di 72 anni che vive solo con la moglie di 70. Prende la pensione: 5000 lire al mese. Ha avuto 13 figli: 10 sono morti, 3 sono sposati, i due maschi nei paesi vicini, la figlia a Scandale. La figlia ha due bambini, sta bene ma lei è donna e non può come vorrebbe aiutare i genitori. Ogni tanto gli altri quando vengono prestano qualche cosa (caffè, zucchero, pasta). Lavora un orto all’uscita del paese di ½ ettaro. Metà prodotto se lo tiene lui, metà lo dà al proprietario. Coltiva: cipolle, lattuga, scarola, cetrioli, cocuzze, pomodori, peperoni. Prima della riforma era terragerista.
Si sposò giovane a 19 anni perché era orfano, benché sia figlio illegittimo dice che suo padre morì quando lui era ancora piccolo, sua madre morì di bronchite. Dopo aver fatto 2 figli andò in America a Pittsburgh e ci rimase per 7 anni. La moglie non lo raggiunse perché aveva paura del mare. Fu richiamato alla guerra mondiale, fece 8 anni il militare e poi rimase in Italia. Parla americano ed era per questo che era venuto a casa. Sembra molto furbo e per vivere quando non tiene niente, fa sparire le galline. Non me l’ha detto lui però. Di salute sta abbastanza bene, qualche volta d’inverno ha i reumatismi ma nient’altro. Vorrebbe campare ancora fino a 90 anni. La moglie invece sta poco bene. La notte non dorme per il troppo dolore alle membra. Adesso è vecchia, ma è ancora buona, quand’era giovane aveva certe zizze? Ci fidanzammo da piccoli.
A Pasqua è andata a fare la comunione a Crotone dal Vescovo (che chiama Santità) e questo gli regalò 250 lire. È molto fiero di questo. È stracciato e sporco. I vestiti che porta gli sono stati regalati 3 mesi fa ma erano già molto usati. Devono pagare 18000 lire l’anno di fitto e una volta tolte le 1500 lire al mese rimane per mangiare 100 lire al giorno. “Alla mia signora piace il caffè e anche a me” e non ci basta solo il pane. Non va alla cantina. Parla sulla piazza o più su con i vecchi suoi amici che come lui non lavorano. I giovani di adesso sono vagabondi: non lavorano, sono cattivi e giocatori e bestemmiano “per la Madonna” e questa bestemmia poi scappa sempre e allora si porta la mano alla bocca e ricomincia a dire di nuovo “per la Madonna” e ride.
Le persone più importanti del paese sono il sindaco, il segretario, il prete ma nessuno fa bene il suo dovere. Chi è il capo del Governo? Prima era De Gasperi, adesso non sa. Chiedo io: lo conosce il Presidente della Repubblica, lui risponde No. Allora gli dico: Einaudi; allora tutto sorridente mi dice, voi che lo conoscete ditegli di regalarmi le scarpe e me le mostra sono scucite, troppo grandi, vecchie e rigide. Io sorrido e rispondo che non è amico mio Einaudi e che le scarpe bisogna chiederle al calzolaio, lui non ci crede e insiste. Mussolini invece era un grande uomo.

Notazioni e Appunti di Rossi-Doria e delle sue collaboratrici, A.N.I.M.I., Roma, Archivio Rossi-Doria, fascicolo 9, vol. II (dattiloscritto).


Sculture famose

Romania - Statua di Decebalo, re dei Daci. Scultura ricavata da una roccia

Ritratto scultoreo di Mihai Eminescu, poeta, scrittore e politico romeno morto nel 1889
Cabine telefoniche a Kingston, Londra
Tutte le foto sono di RAI storia

Lituania - La strada per la libertà, opera di Tadas Gutauskas

Come eravamo

Scandale sportiva in due foto By Ros


domenica 21 settembre 2014

Come eravamo

Scuola elementare di Scandale in una foto degli anni Sessanta (collezione privata)

"Un lungo viaggio" - Poesia di Gianni Rodari




"Un lungo viaggio"

Un lungo viaggio voglio fare,
i bimbi del mondo andrò a trovare.
Ad uno ad uno li voglio vedere,
per sapere come stanno, che fanno,
se vanno a scuola o non ci vanno,
se una mamma ce l'hanno,
se hanno un papà che va a lavorare
e almeno una sorellina per giocare.
Voglio sapere chi rimbocca le coperte dei loro lettini,
chi li sgrida se i ditini
si mettono in bocca,
se c'è chi pettina i loro capelli
con il pettine bagnato
e se è stato rattoppato
lo strappo nei calzoncini belli.
Voglio essere sicuro
che nessuno abbia paura quand'è scuro,
che abbiano tutti vicino al cuscino
un bel sogno da sognare,
e una nonna che li tiene per mano
e l'Uomo Nero fa stare lontano.
E dirò loro: Buongiorno, bambini,
bianchi, gialli, morettini,
bimbi di Roma e di Santa Fé,
colore del latte o del caffè,
bimbi ridenti di Mosca e Pechino,
o poveri fiori falciati
nel Paese del Fresco Mattino
bimbi dal ciuffo nero o biondo
buongiorno a tutti i bambini del mondo.


GIANNI RODARI
Omegna 1920 – Roma 1980 
Scrittore

domenica 14 settembre 2014

Scandale - Documenti

Scandale - Piazza San Francesco e Palazzo Drammis

TORRE DI BRESCIA
Frazione del comune di Scandale, provincia di Calabria Ulteriore II.

Cfr. Amato Amati, Dizionario corografico dell'Italia, Milano, Vallardi, 1867.

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Vigna di Carbonaro - Scandale Calabria ulteriore II
Vigna di Romano - Scandale Calabria ulteriore II

Dizionario geografico-postale d'Italia pubblicato dalla Direzione Generale delle Poste – 1863, - Pagina 698

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SCANDALE

ANNO 1732............Giovan Francesco Bono – Erario – Cartolario G225 – 34, fascicolo 12.
ANNO 1764............D. Bernardo Orsini – Governatore - Cartolario n° 325 – 2, fascicolo 12.

Cfr. Franz Von Lobstein, Settecento calabrese ed altri scritti, Vol. IV°, Piria Editrice, 2007.

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Terremoto del marzo 1832 a Scandale e nella provincia di Catanzaro

Scandale: morti 7. Belcastro: morti 6. Gimigliano: morti 6 e feriti alcuni. Santa Severina: morti 6. San Mauro: morti 5. Catanzaro e suo territorio: morti 4 e feriti parecchi. Cropani: morti 3 e feriti 30. Sersale: morti 3 e feriti alcuni. Simeri: morti 3.

Memorie di matematica e di scienze fisiche e naturali della Società italiana delle scienze,Tipografia della Reale Accademia dei Lincei, 1896, pag. 224.


domenica 7 settembre 2014

Cari amici vi scrivo


Avviso ai naviganti

Come già annunciavo su questo blog nel mese di giugno, per motivi familiari e di lavoro da domani non ci saranno più articoli e foto tutti i giorni.
Da ora in poi, per un certo periodo, i post ci saranno soltanto di domenica. Successivamente, solo quando sarà possibile.
Sono sicuro che con passione e senza percepire onorari di nessun genere, notizie e foto su Scandale continueranno come sempre a darle By Ros e gli altri siti attivi da molto tempo in paese.


Un saluto a tutti

Maestri di Scandale nel 1951 - 1952

La maestra Ciorleo Ester Brescia con i suoi alunni in una foto probabilmente degli anni Sessanta conservata da Luigi Aprigliano. 

Maestri di Scandale nell’anno scolastico 1951 - 1952

Ferraris Francesco.............1ª Maschile: alunni 41
Ciorleo Ester......................1ª femminile: alunni 39
Di Paola Filomena.............1ª femminile: Mista: alunni 42 – maschi 14 – femmine 28
Sculco Vittorio...................2ª Maschile: alunni 59
Argentina...........................2ª femminile: alunni 55
D’Alfonso Giuseppe..........3ª Maschile: alunni 34
Rapena Rosa.....................3ª femminile: alunni 37
Fantoli Ada........................4ª Mista: alunni 38 – maschi 18 – femmine 20
Spadafiore Piero.................5ª Mista: alunni 23 – maschi 16 – femmine 7

Scuola popolare 1951 - 1952
Bevilacqua Lidia.................alunni 25

Roma. A.N.I.M.I. (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia), Archivio Rossi-Doria, Scandale, faldoni I-VI.


venerdì 5 settembre 2014

Cassiodoro

Squillale - La Cattedrale


Flavio Magno Aurelio Cassiodoro


Cassiodoro nel "Vivarium" 
 Codex Amiatinus
“Di proposito abbiamo lasciato per ultimo il grande erudito Cassiodoro, che assomma in sé la cultura teologica, storica e grammaticale di questo periodo e rappresenta una pietra miliare nell’organizzazione monastica, fondamentale per la civiltà del Medioevo e per la conservazione della cultura classica. Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore, nato intorno al 490 a Squillace da ricca famiglia, nel 507, in seguito a un discorso laudatorio (il primo di una serie di laudatoriae rivolte a re e regine)  indirizzato al re Teodorico, che ancora conservava il cursus honorum tradizionale, fu nominato questore; nel 514 ottenne il consolato. Nel 519, per compiacere il console Eutarico compose una Cronaca universale, riprendendo quella eusebiana nelle traduzioni di Rufino e san Girolamo, e conducendola fino a l’anno medesimo della composizione. Nel 526, alla morte di Teodorico, fu magister officiorum e iniziò la composizione dei dodici libri De origine actibusque Gestarum, del popolo, cioè, col quale egli attivamente collaborava; di quest’opera, che giunge fino all’anno in cui fu cominciata ad essere composta, come abbiamo già detto ci rimane solo l’epitome e la continuazione di Iordanes. I dodici libri furono condotti a termine nel 533, anno in cui Cassiodoro fu nominato praefectus praetorio. Ne 537 egli pubblicò le Varie, raccolta in dodici libri degli atti ufficiali, ad uso del re Vitige, la quale servì da modello per lo stile cavalleresco medievale, e nel 540 vi aggregò il De anima, ispirato a sant’Agostino, opera con cui Cassiodoro già si orienta verso l’attività che sarà prevalente nella seconda parte della sua vita. Già infatti gli orrori della guerra greco-gotica gli avevano fatto fallire il progetto di aprire a Roma una grande scuola teologica con l’aiuto di papa sant’Agapito I (535-536), per cui egli concepì i due fondamentali libri delle Istitutiones divinarum et humanarum lectionum, in cui tracciò lo schema che vagheggiava per la cultura ecclesiastica; e poco dopo la pubblicazione del De anima, ormai sfiduciato di poter perseguire la sua opera di conciliazione della romanità col germanesimo, si ritirò nei suoi possedimenti aviti, ove fondò un monastero a Vivarium, località che prendeva il nome da un vivaio di pesci. D’allora in poi la sua vita, che terminò intorno al 583, fu tutta occupata nell’organizzazione della sua comunità monastica, con uno di quei passaggi della vita politica alla vita cenobitica che son tipici del Medioevo, ma che si spiegano con lo spirito dei tempi e soprattutto col fatto che allora il monachesimo era sentito come una forma più alta di lotta per l’ordine sociale e di difesa della civiltà.Non possiamo fissare con precisione quando egli abbia composto l’Ordo generis Cassiodoriorum, la storia della sua stirpe, di cui ci restano frammenti; al periodo di Vivario risale la Historia ecclesiastica tripartita in dodici libri, che risulta dalla versione ch’egli fece fare dal monaco Epifanio, delle storie ecclesiastiche di Socrate, Sozomeno e Teodoreto, ch’egli poi rielaborò. Ci rimane invece la possibilità di stabilire l’ordine cronologico degli altri suoi scritti del tempo di Vivario: il commento ai Salmi, d’intonazione allegoristica e d’ispirazione agostiniana, i due fondamentali libri delle Istitutiones divinarum et humanarum lectionum, in cui Cassiodoro ha tracciato per i suoi monaci, e, in genere, per la cultura ecclesiastica, lo scema culturale ch’egli vagheggiava per lo Studio romano, un commento di san Paolo ai Romani, il Liber titolorum memorialis, le Complexsiones in epistolas et acta apostolorum et apocalypsim e il De orthographia, composto a 92 anni per i monaci. Il cenobio cassiodoreo di Vivario venne ad integrare mirabilmente l’opera di san Benedetto e costituì il vero prototipo dei centri culturali monastici del Medioevo: la cultura latina sembrò, con esso, voler simbolicamente refluire nella terra da cui aveva preso il suo slancio definitivo mediante il contatto con la civiltà della Magna Grecia; e di lì, nel XIV secolo, sarebbe ricominciata con Barlaam, maestro di Leonzio Pilato, la diffusione della lingua greca nella cultura neolatina”.

Ettore Paratore, Storia della letteratura latina, Sansoni Editore, Firenze 1989 pag. 943 (prima edizione 1950).


giovedì 4 settembre 2014

mercoledì 3 settembre 2014

Morte di un Generale...“scomodo”

Carlo Alberto Dalla Chiesa

“Ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per potere continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli. C’è troppa gente onesta, tanta gente qualunque, che ha fiducia in me. Non posso deluderla”


CARLO ALBERTO DALLA CHIESA
Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982
Generale italiano. Fondò il Nucleo Speciale Antiterrorismo.
Vice Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri e Prefetto di Palermo.

La citazione si trova nel libro di Nando Dalla Chiesa, Delitto imperfetto. Il generale, la mafia, la società italiana, Milano, A. Mondadori, 1984 (Melampo, 2007).

 
L’auto con i cadaveri di Carlo Alberto Dalla Chiesa e della seconda moglie Emanuela Setti Carraro. Poco distante c’è un’altra auto con il cadavere di Domenico Russo, autista e agente di scorta del prefetto Dalla Chiesa.

Massime e aforismi - Gandhi

Gandhi Mohandas Karamchand


“Se urli tutti ti sentono,
se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino,
ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta”


Gandhi Mohandas Karamchand
detto Mahatma “la grande anima”
Porbandar 1869 – Nuova Delhi 1948
Politico indiano

martedì 2 settembre 2014

Famosi cuochi scandalesi

Foto del 2012

Foto del 2013
Foto By Ros del 2009

Scandalesi in ristorante

Foto del 2010


Scandale allegra

Foto scattate durante la festa della Difesa del 2010




lunedì 1 settembre 2014