mercoledì 29 febbraio 2012

Libri nella polvere



Per chi ama i libri, ecco un’immagine simbolica. La foto della Holland Park Library, di Londra, bombardata dai tedeschi nel 1940. Si notano imperturbabili signori inglesi che cercare libri sugli scaffali, come se non fosse successo niente.


martedì 28 febbraio 2012

lunedì 27 febbraio 2012

domenica 26 febbraio 2012

Scandale nel 1823



Sopra, il palazzo Catanzaro sulla collina della “Pietà” a Scandale, in un quadro del pittore Alberto Elia.


“Scandale – Terra sopra un colle, d’aria buona, Diocesi di Santa Severina, 4 miglia distante da detta Città, feudo di Grutter, chiamossi anticamente Gaudiosa. Produce grani, frutti, vini, olj, e pascoli. Fa di popolazione 1256”.


Giuseppe Maria Alfano, Istorica descrizione del Regno di Napoli, Dai Torchi di Raffaele Miranda, Napoli 1823, p. 207


venerdì 24 febbraio 2012

Il brigantaggio visto da Francesco Saverio Nitti




Sopra, il cadavere del brigante Nicola Summa, alias Ninco Nanco.


Vediamo cosa scrisse Francesco Saverio Nitti nel 1899 a proposito del brigantaggio meridionale.


“Per le plebi meridionali il brigante fu assai spesso il vendicatore e il benefattore: qualche volta fu la giustizia stessa. Le rivolte dei briganti, coscienti o incoscienti, nel maggior numero dei casi ebbero il carattere di vere e selvagge lotte proletarie...contadini affamati, o perseguitati dalla cosiddetta giustizia baronale, si riunivano in bande, sceglievano un capo più intelligente o più feroce, e si davano, come si diceva allora, alla campagna: per rubare e per uccidere. Se i capi erano il più delle volte persone nate a delinquere, i gregari, gli oscuri erano sofferenti, che avean torti da vendicare, o contadini ridotti a una vita quasi bestiale, e che desideravano, per qualche anno almeno, saziare la fame e vendicare le offese”.



Francesco Saverio Nitti


Melfi 1868 – Roma 1953


Economista e politico


Presidente del Consiglio dei Ministri (1919-20)



giovedì 23 febbraio 2012

Scandalesi in vespa



U Braccu e Micu i Pontu in una foto dell’Archivio Aprigliano



mercoledì 22 febbraio 2012

Curiosità




Non tutti sanno che la trionfale radiocronaca della visita di Hitler (foto sopra e sotto), il 3 Maggio 1938 in una Roma illuminata a giorno strabocchevole di folle oceaniche, fu fatta dal giornalista speaker dell’EIAR Vittorio Veltroni, padre di Walter Veltroni attuale dirigente del PD ed ex vice ministro di Prodi.






lunedì 20 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

Scandale nel Catasto Onciario di Santa Severina



Il Casale di Faraone in una foto pubblicata qualche anno fa da “Il Crotonese”


SCANDALE


NEL CATASTO ONCIARIO DI SANTA SEVERINA del 1743


Convento di San Domenico di Santa Severina


Possiede una Gabella detta San Domenico e Filittò nel Corso di Turrotio della Camera Ducale di tt. [tomolate] 48, stimata rendere fertile ed infertile an. [annui] ducati 21,80.


Dai sottoscritti Censi bullari


Da Gio: Francesco Gimigliano di Scandale...........................Ducati 2,17


Dal Sig. Aniello Vichi di Scandale...............................................”...0, 90


Da Calam. a Sculco da Scandale.................................................”...1,60


Reverendissima Mensa Arcivescovile di Santa Severina


Possiede una Gabella detta di Santa Anastasia sita nel Corso di Turrotio della Camera Ducale di tt. 100, che confina con Filettò e Frappante della Corte, stimata rendere ducati 34,50.


Una Gabella detta Manche del Vescovo di tt. 80, che confina con la Gabella di Falconieri ed il corso di Santa Domenica della Camera Ducale, stimata rendere ducati 60. Dal Parroco della Terra di Scandale per Cattedratici, e jus mortuori ducati 7,05.


D. Gio: Bernardino teologo Arena [di S. Severina]


Possiede una Gabella detta il barbiere, sita nel corso di Gullo della Camera Ducale, stimata rendere ducati 13,60. Un Vignale detto di San Pietro che confina con la Gabella di Fota, stimata rendere ducati 5.


L’illustrissimo Marchese D. Cesare Berlingieri della città di Cotrone [Crotone]. (pag, 189).


Possiede una Gabella detta Zaierà, e Mandato di tt. 40 che confina con la Latina ... e Cantone nel corso di Turrotio della Camera Ducale, stimata rendere ducati 10 che sono once 33. 1/3.


Diego Fattizzi della città di Cutro


Possiede una Gabella detta mettà di Filittò, sita nel Corso di Turrotio della Camera Ducale, confina con l’altra mettà di essa Camera. Stimata rendere ducati 17 che sono once 56, 273.


Gio[vanni] Calamarà di Scandale (pag 190)


Possiede una gabelluccia detta di Aversa sita nel corso di Paganò di tt. 22, che confina con il piano della Mora, stimato rendere annui ducati 10 che sono once 33. 1/3.


Il Sig. D. Pier Mattia Principe Greuther, Duca della città di Santa Severina, cittadino Napolitano. (pag. 193)


Possiede quattro molini ad acqua a macinar grano ed altre vettovaglie detti di Corazzo, stimato rendere dedotte le spese per il mantenimento ducati 123,10 che sono once 410.1/3 - Possiede una Gabella detta Fota di tt. 1000, confina con Licina e Brasimati territorio di Cotrone, stimato rendere once 505.


Ecclesiastici secolari forestieri (pag 194)


Don Nicola Cizza di Scandale, beneficiario di Santa Maria del Carmine, possiede una Gabelluccia detta Mandato di tt. 50, che confina con il bosco di Ferrato, stimata rendere ducati 6 che sono once 20.


Don Domenico Oliverio di Scandale, beneficiario di Santa Maria delle Franche [Santa Maria dei Franchi], possiede una Gabella detta lo Scacco in Gullo di tt. 32 che confina con Scandale Vecchio, stimata rendere ducati 10,20 che sono once 33.1/2.


L’Abbadia di San Pietro di Niffis


Possiede una Gabella detta la Latina, sita nel Corso di Turrotio della Camera Ducale di tt. 190 che confina con Faraone, Mandato e Moierà, stimata rendere ducati 43 che sono once 143.1/3.


Venerabile Monastero di P. P. Ceterciensi [Padri Cistercensi] dell’Abbadia di Santa Maria di Corazzo. (pag 204)


Possiede una Gabella detta il Perito, sita nel Corso di Turrotio della Camera Ducale di tt. 130, confina con il Cantone, stimata rendere ducati 35 che sono once 116.2/3.


Una Gabella detta Volta di Corazzo, sita nel Corso di Torratio di tt. 50, confinante con il Giardino di Corazzo, stimata rendere ducati 33 che sono once110.


Una Gabella detta Muto [Mutro] o Timperossi, sita nel corso di Timperossi della detta Camera Ducale, di tt. 240, confina con il Piano del Conte, stimata rendere ducati 63, 56 che sono once 211. 2/3.


Una Gabella detta Granaro, sita in detto corso di Timperossi di tt. 130, confina con Santa Marina, stimata rendere ducati 61,73 che sono once 206. 2/3.


Una Gabella detta Valle della Vecchia di tt.160, che confina con la Valle dei laghi del Perito, stimata rendere ducati 77 che sono once 256. 2/3.


Una Gabella detta la Gabelluccia di tt.15, che confina con Santa Marina, stimata rendere ducati 7,50 che sono once 28.


Una Gabella detta Cuturella di tt. 60 che confina con il Cantone, stimata rendere ducati 35,70 che sono once 125.


Una Gabella detta il Cantone di tt.160 che confina con Fata [Fota], stimata rendere ducati 60 che sono once 200.1/3.


L’Abbadia di Santa Maria di Altilia


Possiede una Gabella detta Marinella, sita nel corso di Timperossi della Camera Ducale di tt. 60, confina con Santa Marina, stimata rendere ducati 39.


Parrocchia di Santa Maria la Magna (di S. Severina)


Possiede sei vignali nel Corso di Turrotio della Camera Ducale che rendono ducati 15,50. Quattro vignali siti nel corso di Gullo della Camera Ducale che rendono ducati 11.


Colletta di Forestieri non Abitanti Laici


Giovanni Calamarà di Scandale ...........once 33.1/3


Compadroni di Fota..............................once 1683.1/3


L’illustre Principe Pier Mattia Greuther, Duca della città e Stato di Santa Severina, possiede gli infrascritti corsi Feudali e Gabelle.


Svernaturo di Diastra di tt.70, stimata rendere ducati 22.


Volta di Turrotio al di là del fiume Neto di tt. 272, stimato rendere ducati 161.


Foresta di tt. 35, stimata rendere ducati 81


Petrarella di tt. 45, stimata rendere ducati 29


Cippodero di tt. 90, stimata rendere ducati 53


Mettà della Canigliola di tt. 20, stimata rendere ducati 11,50


Valle di Frappante di tt. 18, stimata rendere ducati 12


Valle della Faga [Paga?] di tt. 7, stimata rendere ducati 5


Scrino [Scrivo] diviso in due parti dal fiume Neto di tt. 300, stimata rendere ducati 170.


Valle di Frappante di tt. 25, stimata rendere ducati 15,50


Vignale del Granato di tt.12, stimato rendere ducati 7


Il Bosco di Brisi, Zoierà, Mandato di tt. 30, stimato rendere ducati 15


Faraone arbustato olivi di tt. 10, stimato rendere ducati 71


Gullo di tt. 500, stimato rendere ducati 283


Falconieri di tt. 320, stimato rendere ducati 181


Trincone nero di tt. 120, stimato rendere ducati 83


Chiusa dei Martini [dei Martiri] di tt. 70, stimata rendere ducati 40


Difesa di tt. 50, stimata rendere ducati 24


Scandale Vecchio di tt. 150, stimato rendere ducati 85


Scandale la terra [la Torre] di tt. 90, stimata rendere ducati 55


S. Elia delli Gallucci di tt. 200, stimata rendere ducati 112


Vignale di Palorchio manno di tt. 20, stimata rendere ducati 12


Svernaturo di Luccia, Carbonara, stimata rendere ducati 12


Condarcuri di tt. 250, stimata rendere ducati 150


San Leo [Galloppà] di tt. 150, stimata rendere ducati 210


Quattroporzioni della Gabella di S. Domenico, stimata rendere ducati 140,29


Cfr. QUADERNI SIBERENENSI – Rivista di cultura, storia e tradizioni, Anno XI – dicembre 2009.


sabato 18 febbraio 2012

Il Carnevale di Scandale in qualche immagine d’archivio



Copyright © Cesare Grisi – All rights reserved






venerdì 17 febbraio 2012

Calabresi famosi - Mino Reitano




Mino Reitano



Beniamino Reitano, Fiumara, 1944 – Agrate Brianza, 2009


Cantautore, compositore e attore italiano. Il padre era direttore della locale Banda musicale.



Ha detto:



“A casa eravamo 11 figli, mio padre, Rocco, faceva il ferroviere, eravamo poverissimi, mia madre Giuseppina morì quando avevo 3 anni, papà si risposò con Giovanna, la sorella di mamma. La povertà mi spinse, giovanissimo, a emigrare in Germania dove, visto che in Calabria mi esibivo a matrimoni e battesimi, creai un gruppo con i miei fratelli, BENJAMIN & HIS BROTHERS. Ebbi successo, andai in Inghilterra, incisi perfino in tedesco. Sognando sempre di tornare in Italia. Con Sinatra apparimmo insieme sulla copertina di un noto settimanale nel 1975 dopodiché, tornato in Italia, incisi My way. I Beatles, quando si chiamavano ancora Silver Beatles, li conobbi ad Amburgo, suonavamo nello stesso posto, lo Star Club”.



giovedì 16 febbraio 2012

Carnevale 2007


Carnevale di Corazzo e Scandale del 2007 in due foto prese dal sito Area Locale





mercoledì 15 febbraio 2012

Sospesa l’autorizzazione per la realizzazione della Discarica di Santa Marina

Discarica per amianto di Scandale


SCANDALE - L’articolo è il 54 ed è contenuto nella legge regionale numero 47 del 23 dicembre 2011 collegata alla finanziaria per il 2012. L’articolo riguarda lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto e (impegnando la giunta regionale a determinare, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, i criteri per la scelta dei siti dove realizzare discariche per amianto), dispone la sospensione di qualsiasi autorizzazione per la realizzazione degli impianti. Applicando probabilmente per la prima volta questo articolo della legge entrata in vigore il 30 dicembre 2011, il Direttore generale del Dipartimento politiche per l’ambiente della Regione Calabria, Bruno Gualtieri, ha sospeso alla ditta Ecolsystema l’autorizzazione a realizzare un impianto per lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto in località Santa Marina di Scandale. La decisione è contenuta nel decreto 149 dell’8 febbraio 2012.


Dopo quasi due anni, così, arriva la decisione di sospendere, ope legis, il decreto di autorizzazione 2014 dell’1 marzo 2010 (ed anche il successivo numero 873 di integrazione e conferma), in attesa che la giunta regionale individui entro il 30 aprile i criteri per scegliere le aree da destinare a discariche per amianto e che, entro i successivi sei mesi, le Province individuino le zone di concerto con i Comuni.


Parte di un articolo pubblicato sabato 11 febbraio 2012 dal sito del Partito Democratico di Scandale.




Poesia di Domenica Bomparola sulla Discarica d’amianto di Corazzo. Sopra, foto By Ros.



No … io non ci sto!


Ma ia vulessa propriu sapiri


chini tena tutta sa gulia i muriri!


U v’abbastanu i pirzuni ca moranu i tumori


Siti propriu genti senza cori!


Ma chi vi pinzati, ca i scandalisi


simu cchiù fissi i l’atri paisi?


U ru sapiti ca a Santa Marina


a genti fatiga i di sia i da matina?


L’agricoltura, l’allevamentu…


Cacciamu tuttu e mintimu l’amiantu!


Nua sa discarica u ra vulimu


e ni ribbellamu finché putimu!


DOMENICA BOMPAROLA


.............................................................................


TRADUZIONE


Ma io vorrei proprio sapere


chi ha tutta questa voglia di morire!


Non vi bastano le persone che muoiono di tumori.


Siete proprio gente senza cuore!


Ma cosa vi pensate che gli scandalesi


siamo più fessi degli altri paesi?


Non lo sapete che a Santa Marina


la gente lavora dalle sei della mattina?


L’agricoltura, l’allevamento...


Togliamo tutto e mettiamo l’amianto!


Noi questa discarica non la vogliamo


e ci ribelliamo finché possiamo!



martedì 14 febbraio 2012

lunedì 13 febbraio 2012

domenica 12 febbraio 2012

Giuseppe Berto e il romanzo “Il Brigante”




In questa foto originale del film “Il Brigante”, scattata a Scandale nel 1960 in piazza San Francesco, si vede l’attore principale Adelmo Di Fraia nei panni del brigante Michele Rende (collezione privata). Sotto, la copertina della prima edizione del libro.



Il film girato a Scandale dal regista Renato Castellani, tra il 1959 e il 1960, era tratto dal romanzo di Giuseppe Berto Il Brigante, pubblicato da Einaudi nel 1951. All’epoca il “Time Magazine” lo definiva «Uno dei più belli e tragici romanzi che siano apparsi da anni, veramente un piccolo capolavoro».



Scrittore tra neorealismo e indagine psicologica, la sua narrativa era dominata da un inquieto spirito analitico e da un’ostinata tensione morale. Nato a Mogliano Veneto (Treviso) nel 1914, ebbe il suo primo grande successo con il romanzo Il cielo è rosso, scritto in un campo di prigionia negli Sati Uniti, ma pubblicato nel 1947. Fra gli altri, vanno almeno ricordati Guerra in camicia nera (1955); Il male oscuro, frutto di una lunga nevrosi (1964); La cosa buffa (1966); Anonimo veneziano (1976); La gloria (1978). Berto morì a Roma nel 1978.





venerdì 10 febbraio 2012

Paesi di Calabria: Gambarie d’Aspromonte




Gambarie d’Aspromonte


Gambarie è una frazione del comune di Santo Stefano in Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. Località montana (1.350 m s.l.m) nel cuore del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Importante stazione turistica invernale dal 1956. Qui nasce la prima seggiovia con relativa pista di sci. È una delle più importanti aree protette d'Italia, per valore naturalistico, faunistico e paesaggistico.


Gli appassionati di Garibaldi possono visitare nei pressi il Mausoleo e l’albero dove il 29 agosto 1862, mentre “marciava su Roma” per abbattere il governo pontificio, venne ferito ed arrestato dalle truppe del generale Emilio Pallavicini di Priola (Genova, 1823 – Roma, 1901).



giovedì 9 febbraio 2012

mercoledì 8 febbraio 2012

Frase del giorno



Sopra, la chiesa di Sant’Alfonso a Roma in una foto di Panoramio




“Eunuchi per il regno dei cieli”




Dal Vangelo secondo Matteo (19,12).



martedì 7 febbraio 2012

lunedì 6 febbraio 2012

domenica 5 febbraio 2012

La soppressione del vescovato di San Leone



Nella foto sopra si vede il cortile interno del fabbricato costruito a metà dell’Ottocento dal barone Nicola Drammis sulle rovine di San Leone. Ristrutturato, adesso è sede dell’Agriturismo Leonia.


Morto l’ultimo vescovo di San Leone, il lusitano Alvaro Magalenes (1565-1566), e rimasto vacante il vescovato, il papa Pio V nel maggio 1566 concede l’amministrazione dei beni della chiesa di San Leone al nuovo arcivescovo di Santa Severina Giulio Antonio Santoro (1566 – 1572), promettendogli che in seguito sopprimerà il vescovato e lo unirà a quello di Santa Severina. Il nuovo arcivescovo ne prese subito possesso tramite il notaio Domenico Guarino. (Instrumentum captae possessionis Ep.tus Sancti Leonis per egregium Not.m Domenicum Guarinum sub die maii 1566). La soppressione del vescovato e la sua unione a quello di Santa Severina tardano. Finalmente, il 27 settembre 1570, Pio V invia un Breve al vescovo di Umbriatico, Pietro Bordone, incaricandolo di visitare e di istruire il processo sulle qualità della chiesa di San Leone, che deve essere soppressa a causa della desolazione e dello spopolamento.


Il vescovo dovrà certificare le rovine e l’abbandono del casale e della chiesa e compilare il processo, prendendo atto dello stato “de praedicta ecclesia eiusque Civitate, Diocesi, clero, populo, statu, situ, conterminis, nec non beneficiis, proprietatibus, censibus, iuribus et actionibus”. Ottenuto il Breve, che gli spiana la strada per ottenere la soppressione del vescovato di San Leone e l’incorporazione dei suoi beni alla mensa arcivescovile di Santa Severina, Giulio Antonio Santoro, detto il Cardinale di Santa Severina, invia subito da Roma, in data 29 settembre 1570, le istruzioni per il suo vicario generale in Santa Severina, Giovanni Antonio Grignetta, in modo che si prepari in modo adeguato per l’imminente visita del vescovo di Umbriatico Pietro Bordone ( 1567 -1578).


“Al Ven.le m. Gioanni Enfosino decano di Santa Severina et amico nostro carissimo a S.ta Severina.


Instruttioni per il processo c’ha da fare mons. d’Umbriatico sopra il Vescovado di San Leo che si manda al Reverendo Gio. Ant.o Grignetta Vicario n.ro generale in Santa Severina.


Dal tempo che piacque a N. S. farmi Arcives.vo di Santa Severina trovandosi vacare la chiesa di San Leo, Sua Santià la volse unire, ma scordatasi in quel consis.ro disse volerlo fare un’altra volta massime dopo ch’io fussi costi et c’havessi potuto farne il processo nel Concilio Provinciale secondo il Concilio Tridentino sess. 24 de refor. g.rali cap. 13 Vocatis quor. interest non di meno all’hora medesima S. S.ta mi fece quel breve c’havete costi de colligere et conservare i frutti di San Leo, et queste per un interim all’Unione.


Hora vedendosi la cosa andare in lunga S. B.ne ha deliberato di procedere et cosi scrive un Breve al Vescovo d’Umbriatico che s’informi della Chiesa, Città, Diocese, Redditi, Frutti della chiesa di S. Leo acciocché si possa risolver d’unirla a qualchuno per esser detto Vescovo confidente di S. B.ne come sua Creatura.


La copia del qual Breve ve si manda qui inchiusa. Pertanto bisogna andare o mandare a detto Vesc.vo per presentarlo, et per condurlo a vedere il luogho di San Leo onde io credo sarà necessario condurlo in Santa Severina per far questo overo in Cutro o altro luogho della Diocese dove a voi parrà più opportuno perch’io non so li luoghi con sumministrarli le spese et farlo spedir quanto prima et così potrete fare o come meglio vi parrà.


Et se con questa occ.ne vi paresse far che desse nella n.ra diocese il sacram.to della confirmatione mene rimetto a voi avertendo pero che s’osservino le debite circunstanze conforme la rubrica del Pontificale et Concilio Tridentino et il tuttoripongo in suo arbitrio.


Il Vescovo predetto si pigli un Notaro sufficiente et che facci buona... ancor capace S. S. dell’animo anco ch’o di fare una chiesa nel luogho di San Leo se si potrà et una cappella nella chiesa n.ra dove si celebrasse quotidianamente ma perch’io non sò il luogho dove sia ne appresso che habitato non posso dir altro.


Quello che si ha da provare per l’Unione o suppressione sarà che la detta chiesa è rovinata à fundamentis. Che non ha città alcuna, che non ha popolo, che non ha beneficii, che non ha diocese anzi ch’è dentro la dioc.se di Santa Severina. (ch’io sappia, ma se è altrimenti, che si deducha in processo)


Che il più vicino Vescovado o chiesa è la metrop.na di S.ta Severina dalla cui città dista tre o quattro over sei miglia che siano, et ch’è nel territorio di detta città d’altra terra della terra della sua diocese.


Che li frutti son tenui, esigui, et pochi quali quasi non bastano ad un Prete non ch’ad un Vescovvo et qua potrete far essaminare testimonii sopra li redditi, et beni si potran produrre li instrum.ti degli affitti. Et anco computare da fertile ad infertile che può valer ciascuno anno secondo i communi et generali prezzi.


S’ha da produrre nel processo copie autentiche, ascoltate con le originali appresso del Comm.rio de beni et censi o altre cose di detta chiesa con avertir quelle de quali la chiesa n’è hoggi in poss.ne et di quelli che non, et cosi d’una Platea che l’archidiacono havra ricovrata da un Notaro di Policastro de quei beni detta chiesa non è in poss.ne


Et così anco si puo dedurre il med.mo per testimonii per d’altre ragioni, et attioni d’essa chiesa et del resto far diligenza che questo processo venghi ben formato et finire la verità.


Sara bene che si esaminassero qualche testimoni di fuora di S.ta Severina, cioe che non siano della città per rimuovere ogni scrupolo di suspitione sopra questo breve non ho fatto pigliare l’essequat. per non havere di servire in contradictorio Judicio.Per questo né voi né il detto vescovo non ne prenderete ombra ma attenderete all’essecutione.


Il processo me si mandi poi per via sicura per poterlo presentare a Sua Santità. Havrei chiaro tra l’altre una cosa che vedessino di ricovrar bolle et scritture appartenenti tanto alla detta n.ra Città quanto à quella di San Leo, et altri della Diocese per conservarli nell’Archivio n.ro ma il tutto destram.te tamq. aliud agens.


In reliquis supleat cum prudentia. Roma XXIX sept.ris LXX. Iul. Ant. Card. et administrator S. Severinae”.


Cfr., Andrea Pesavento, La soppressione del vescovato di San Leone, pubblicato su La Provincia KR n°. 31-33/2006.


venerdì 3 febbraio 2012

Podestà, Commissari prefettizi e Sindaci di San Mauro dal 1926 al 1945

San Mauro Marchesato nel 1911 in una foto di Francesco Squillace


POERIO Dottor RAFFAELE

Podestà

Luglio 1926 – Maggio 1928

Comunicazione al Prefetto di Catanzaro del 27 luglio 1926, B 398 cat. 25.3.110

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MARESCALCO ROSARIO

Podestà

Maggio 1928 – Aprile 1938

Verbale di giuramento del 20 maggio 1928; Comunicazione del Ministero dell’Interno al Prefetto di Catanzaro del 2 Settembre 1934.

Nota – Nominato Podestà con Real Decreto 18 maggio 1928 e confermato con Real Decreto 23 agosto 1934, nacque a San Mauro Marchesato il 04/10/ 1861 da Francesco e Spina Maria.

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NICOTERA SALVATORE

Commissario prefettizio e Podestà

Aprile 1938 – Settembre 1941

Decreto prefettizio del 2 aprile 1938; Verbale di giuramento del 9 gennaio 1939.

Nota - Nominato Podestà con Real Decreto 28 dicembre 1938, nacque a San Mauro Marchesato il 5/06/ 1904 da Domenico e Morrone Elisabetta. Rassegnò le dimissioni il 12 maggio 1941 e al suo posto fu nominato Commissario prefettizio TIGANI MICHELE , con decreto 12 maggio 1941, n° 2323.

Quest’ultimo, nato a Santa Severina il 24/10/ 1892 da Raffaele e Procopio Carmelina non assunse l’incarico perché chiamato alle armi e fu riconfermato NICOTERA SALVATORE con decreto 19 giugno 1941, n° 3759.

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MILANO LUIGI

Commissario prefettizio, Podestà e Sindaco

Ottobre 1941 – Dicembre 1943

Decreto prefettizio dell’1 ottobre 1941 n° 3759; Verbale di giuramento del 26 gennaio 1942.

Nota – Fu sostituito con NICOTERA SALVATORE, nominato con decreto 28 dicembre 1943, n° 2545.

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GALLUCCI PIETRO

Commissario prefettizio e Sindaco

Decreti del 3 settembre 1944, n° 1450 e del 16 marzo 1945, n°349.

Nota – Nacque ad Aprigliano il 19/10/1906 da Rocco e De Rose Maria.


Cfr., Caterina Pagano, Podestà del Ventennio Fascista. Provincie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Ursini Edizioni, 2008, pag. 180.