mercoledì 30 aprile 2014

L’olio extravergine “Leonia” vince il premio “Giulio Verga”

La premiazione ai fratelli Girimonti

È l’olio extravergine “Leonia” prodotto nell’azienda dei fratelli Girimonti di Scandale il vincitore della seconda edizione del Premio “Giulio Verga”, promosso dal Comune di Cotronei in collaborazione con Pro Loco, Aoc, Coldiretti, Cciaa di Crotone, Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Crotone ed il Gal Kroton.

L’olio Leonia è stato scelto tra i 17 che hanno preso parte al premio in rappresentanza di tutta la regione. Una competizione “di livello molto alto – ha spiegato Giuseppe Vrenna in rappresentanza degli assaggiatori che hanno assegnato il riconoscimento – tanto che dopo un primo assaggio dei campioni abbiamo dovuto procedere ad un’ulteriore comparazione tra ben nove di essi”. Al secondo posto si è piazzata l’azienda di Daniele Perrone dalla provincia di Reggio Calabria, mentre il sul terzo gradino del podio è giunto l’olio “don Santo” dell’oleificio Santa Venere.

Parte di un lungo articolo del 13 aprile 2014 pubblicato sia da Crotone Informa che da CN24tv, compresa la foto.


martedì 29 aprile 2014

La CISL di Crotone in un libro di Iginio Carvelli


IGINIO CARVELLI
UNA STRAORDINARIA ESPERIENZA
LA CISL DI CROTONE E LA SUA STORIA

Una storia costruita con gli eventi che hanno riguardato tempi, luoghi, attori, conflitti sociali, dentro i quali la Cisl di Crotone, nei suoi 60 anni di vita, ha svolto un ruolo di particolare protagonismo, sulla scia delle politiche e indirizzi scaturiti dai dibattiti congressuali, ad ogni livello dell'Organizzazione. Una storia esaltante che si incrocia con quella delle fabbriche, delle crisi industriali e delle lotte che hanno segnato la vita socio economica del crotonese fin dagli anni '50. Con questo racconto storico l'autore ci consegna lo spaccato di un'esperienza sindacale straordinaria in un territorio, dominato costantemente da forti tensioni sociali.

Iginio Carvelli, Una straordinaria esperienza. La CISL di Crotone e la sua storia, Città Calabria Edizioni, 2014, pagine 352.
 Dal sito Rubbettino Editore 

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Non è solo la storia di un sindacato, ma la storia di una regione, delle lotte per affrancarsi dalle baronìe, delle lotte perché non si spegnesse anche l'ultima ciminiera di un importantissimo polo industriale che dava lavoro a migliaia di operai...è la storia dell'indifferenza costante dei governi verso questa terra martoriata e tradita.

Carmen Pagliani su Facebook

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lunedì 28 aprile 2014

Mucca di guerra

Camou Flage

domenica 27 aprile 2014

Voglia di mamma - Racconto di Ezio Scaramuzzino

Scandale - Scorcio di Via Roma in un quadro del pittore Alberto Elia

Voglia di mamma

A Scandale solo pochi anziani ricordano ancora il caso, lo scandalo del 1950, perché pochi allora riuscirono a saperne qualcosa di concreto e quei pochi ne parlarono pure a bassa voce. Mai in precedenza si era verificato il caso di una ragazza madre e, quel che è peggio, mai ci si sarebbe aspettati che una cosa del genere avvenisse in una delle migliori famiglie. E invece avvenne, proprio in una famiglia timorata di Dio e nella quale il rispetto del decoro era considerato un principio sacro ed inviolabile.
Era successo che nella famiglia Bontempo la seconda figlia, Ermelinda, destava qualche preoccupazione nei genitori per la sua estrema vivacità. Il ragioniere Bontempo, segretario capo nel locale Ufficio Comunale, non poteva sopportare ad esempio che la figlia ritornasse da scuola ogni giorno da Crotone, avendo tra i piedi Pinuccio, figlio di contadini. Era pur vero che Pinuccio era molto bravo a scuola, mentre Ermelinda con il suo carattere da svampita non riusciva altrettanto bene, ricorrendo quindi spesso all’aiuto del suo amichetto, senza del quale si sentiva perduta: ma a tutto c’era un limite. I coniugi Bontempo inoltre non sopportavano che, con la scusa dei compiti, i due ragazzi si chiudessero qualche volta a chiave nello studio di casa: anche a questo bisognava porre un rimedio.
E siccome quel rimedio non si  riusciva a trovarlo ed ogni loro ammonimento sembrava inutile, i due presero una decisione drastica: Ermelinda avrebbe sì frequentato il Liceo a Crotone, ma avrebbe abitato dalle suore, con espresso divieto di incontrare il suo amico. Ma essi non avevano fatto i conti con la forza degli ormoni, che possono talvolta essere deviati o frastornati, ma che, prima o poi, inevitabilmente, ritornano quasi sempre a centrare il loro obiettivo.
I due amici, ormai cresciutelli, avevano certo diradato i loro incontri, ma non avevano alcuna intenzione di rinunziarvi. Certo non potevano più stare assieme nel pomeriggio a fare i compiti, certo le suore non consentivano che Ermelinda uscisse da sola, ma le suore non potevano avere cento occhi e soprattutto non potevano coprire con la loro vigilanza tutte le ventiquattro ore della giornata. Quando per un motivo o per l’altro non si faceva scuola, e la cosa non era infrequente, i due si incontravano e trascorrevano insieme ore meravigliose. Gli esami di maturità, ormai prossimi, non li distoglievano dai loro incontri e qualcuno ebbe la felice idea di  avvisare il ragioniere Bontempo. Ma ormai era troppo tardi.
Ermelinda era incinta. All’inizio ebbe solo qualche sospetto, ma quando si convinse  che il ritardo era ormai da considerarsi eccessivo e che non era paragonabile a quanto già altre volte le era successo, si risolse a confidarsi con la madre. La quale ebbe il terrore di rivelare la cosa al marito, sperando fino all’ultimo che si trattasse di un falso allarme. Ma, quando le analisi spazzarono via ogni illusione, con la morte nel cuore, gli spiattellò tutto.
Il ragioniere non gridò, non sbraitò e si prese solo qualche giorno di tempo per riflettere sulla cosa e decidere il da farsi. Ogni decisione toccava a lui, soltanto a lui che era il capofamiglia: gli altri avrebbero obbedito come sempre e nessuno nel paese avrebbe capito che qualcosa di terribile era avvenuto in quella famiglia. Anche Ermelinda, che pure in altre circostanze si era permessa di muovere obiezioni o di tenere testa al padre, questa volta non ebbe il coraggio di fiatare: in un pomeriggio di aprile, mentre tutt’intorno la natura sembrava svegliarsi ai primi tepori della primavera, lei, rassegnata e impotente, ascoltò la decisione del padre.
Di aborto clandestino non era proprio il caso di parlare, dal momento che esso era considerato peccato mortale dalla Santa Madre Chiesa. Ermelinda con una scusa qualsiasi si sarebbe trasferita a Catanzaro, dove il Bontempo godeva di qualche protezione e di qualche amicizia importante. Lì avrebbe  frequentato il Liceo, avrebbe sostenuto gli esami e avrebbe portato a termine la gravidanza, non riconoscendo però il figlio dopo il parto e consentendo che l’assistenza pubblica si facesse carico del mantenimento in vita di quello che, a tutti gli effetti, era da considerarsi solo “il frutto del peccato”. Quanto ad un eventuale matrimonio riparatore, l’ipotesi non fu  nemmeno presa in considerazione, dal momento che la persona in questione, pur intelligente, era notoriamente un morto di fame, figlio di morti di fame e certamente destinato a restare un morto di fame.


Ezio Scaramuzzino, Violetta spensierata e altri racconti, Gruppo Editoriale l’Espresso, 2012, pag. 195.


venerdì 25 aprile 2014

Massime e aforismi - Lucio Anneo Seneca

Statua di Seneca a Cordova

“Quello che non poté guarire la ragione, l'ha spesso guarito il tempo”

Lucio Anneo Seneca
Lucius Annaeus Seneca, Cordoba (Spagna), 4 a.C. – Roma, 65
Filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano.


giovedì 24 aprile 2014

Corazzo - Coro di San Giuseppe

Il Coro di San Giuseppe a Corazzo in una foto di Melania Voce

mercoledì 23 aprile 2014

Vignette e curiosità

Vignette e frasi che circolano su internet

martedì 22 aprile 2014

Gino Scalise - Esodo

Esodo - Gino Scalise

I Compari

I COMPARI - Foto degli anni 90 pubblicata su Facebook

lunedì 21 aprile 2014

Gabriele D'Annunzio - Alba di Risurrezione



Alba di Risurrezione

Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d’olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d’amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione.

Gabriele D’Annunzio o d'Annunzio
Pescara 1863 – Gardone Riviera -1938
Scrittore


domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua

Scandale - Parrocchia di San Nicola in una foto pubblicata dal sito Kroton


venerdì 18 aprile 2014

Paesi di Calabria - Santa Severina

Il Castello di Santa Severina in una foto di Luigino Capizzano

SANTA SEVERINA

Di una città enotria chiamata Siberene ne parla Stefano di Bisanzio e i Severiana vina vengono ricordati da Plinio. Resti di età greco-romana si intravedono nei pressi della frazione Altilia.
Santa Severina è un’antica sede vescovile. Fu liberata da Niceforo Foca nell’887-88, dopo un quarantennio di dominio musulmano. Forse proprio in quel periodo i bizantini cominciarono a chiamarla Haghia (santa) e poco dopo fu eretta a Metropolia. Secondo altre fonti fu grazie a un equivoco, motivato dalla pronuncia bizantina siverini del nome greco Σιβερήνη, che fu introdotto il culto di Santa Severina e fu elevato il suo nome a toponimo della città.
Conquistata da Roberto il Guiscardo d’Altavilla attorno al 1074-76, passò al rito latino, pur vedendosi riconoscere alcuni privilegi “greci”, come il matrimonio del basso clero. Feudo di normanni, svevi e angioini, fino alla fine del Cinquecento faceva parte del complesso feudale dei Ruffo di Catanzaro e Crotone. Passò poi ai Carafa, agli Sculco e infine ai Grutther (Greuther, famiglia nobile di origine tedesca residente a Napoli). Nel Cinquecento vi si insediarono molti immigrati Albanesi, nel quartiere chiamato la Grecìa. Contiguo alla Grecìa è il quartiere della Iudea, così chiamato perché abitato dagli Ebrei, espulsi all'inizio del Cinquecento per un editto del Viceré di Napoli, Don Pedro di Toledo.
A Santa Severina sono nati papa Zaccaria (VIII secolo), Enrico Aristippo (XII secolo), il poeta latino Giovan Battista Modio (XVI secolo) e il medico Diodato Borrelli (XIX secolo). Sede di uno dei primi seminari d’Italia, rimane tuttora un rinomato centro di studi liceali.
Del suo illustre passato rimane il castello di età normanna, l’unico in Calabria rimasto intatto, da pochi anni restaurato. Si racconta che lunghi cunicoli sotterranei, detti grecamente catabussi, colleghino il castello con l’aperta campagna. C’è il battistero bizantino con la caratteristica cupola, con all’interno le colonne di origine classica. C’è la cattedrale con un ricco tesoro, e il Museo Diocesano dove si conserva una Bolla di Lucio III. Poco lontano c’è la chiesa di Santa Maria di Pozzolìo di epoca bizantina, detta anche di Santa Filomena.
Nel 1950, nella grande Piazza Campo fu varata la Riforma Agraria dal Ministro dell’Agricoltura dell’epoca, Antonio Segni, successivamente eletto Presidente della Repubblica (1962), dimessosi nel 1964 per motivi di salute (foto sotto).


Il Ministro dell’Agricoltura, Antonio Segni, a Santa Severina nel 1950 (foto, Archivio Arssa).

giovedì 17 aprile 2014

mercoledì 16 aprile 2014

Il sindaco di Scandale scrive al Governo


 Disagio lavorativo, sindaco di Scandale scrive al Governo
“Non riusciamo a garantire lo svolgimento di tutte le funzioni assegnateci”

Iginio Pingitore
Sindaco di Scandale (foto By ros)
Iginio Pingitore “Nel comune di Scandale con popolazione di 3.200 abitanti i dipendenti in servizio sono 10, di cui 6 impiegati, un vigile urbano e 3 operai, il numero totale è inferiore al minino di dipendenti consentiti in caso fosse dichiarato il dissesto finanziario di un Comune (D.M.16/03/2011 del ministero dell’interno). Con un numero così esiguo dei dipendenti – afferma il sindaco Iginio Pingitore – non possiamo garantire tutti gli ulteriori complessi e non essenziali adempimenti imposti, a costo zero, dal governo centrale. Una lunga lista degli adempimenti, ai quali sono comminate anche sanzioni a carico dei singoli soggetti, basti pensare ai dati relativi all’Osservatorio appalti, alla certificazione crediti, alla richiesta di spazi finanziari, etc…

Per fare tutto ciò il personale non è più sufficiente e pur nell’eventuale ipotesi di disponibilità finanziarie il comune non può: a) assumere nuovo personale a tempo indeterminato, anche se il comune è sottodotato di personale, in quanto le attuali normative, con l’introduzione per il Comune dal 2013 dell’obbligo del rispetto del patto di stabilità interno, sono diventate sempre più stringenti; b) assumere personale a tempo determinato o costituire contratti di formazione lavoro e somministrazione lavoro nella misura superiore al 50% di quella sostenuta nel 2009 o nel triennio 2007-2009. Avendo assunto, da saggi amministratori, con oculatezza personale straordinario nel triennio 2007-2009 oggi possiamo solo in minima parte attingere a questo istituto, mentre i comuni che hanno largheggiato nelle assunzioni in quel triennio potranno assumere anche senza averne bisogno (art 9 comma 28 dl 78/2010, e s.m.i.); c) attivare incarichi di consulenze esterne in quanto la spesa per tali incarichi non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009. Oggi non possiamo attingere a questo istituto, mentre i comuni che hanno largheggiato nel conferimento di tali incarichi nell’esercizio finanziario 2009 potranno assumere anche senza averne bisogno (art 6 comma 7 d.l. 78/2010); d) aumentare il fondo risorse decentrate per pagare il maggior lavoro imposto ai dipendenti in quanto il fondo non può sforare l’importo erogato nel 2010 ( art. 9 c. 2 bis del D.L. n. 78/2010 convertito in Legge n.122/2010); e) formare il personale per svolgere le nuove incombenze in quanto la spesa per la formazione non può superare il 50% della spesa sostenuta per tale voce nel 2009 (art 6 comma 13, dl 78/2010). Ciò significa che per i comuni, che nel 2009 non avevamo alcuna necessità di formazione del personale, oggi la formazione è vietata.

Piano anticorruzione
1) vi è l’impossibilità che il Segretario gestisca la quantità e la qualità dell’azione di contrasto alla corruzione, stante il limitato tempo per il quale presta servizio presso questo Comune essendo la Segreteria convenzionata con altro Comune; 2) la Circolare della Funzione Pubblica n. 1/2013, teorizza l’incompatibilità tra la gestione di vertice dell’ufficio disciplinare, svolta presso questo Comune dal Segretario Comunale, ed il ruolo del Responsabile della prevenzione della corruzione; 3) “È emblematica, al riguardo, la preoccupazione manifestata dagli enti locali di piccole dimensioni rispetto all’impossibilità di dare piena e corretta attuazione a particolari disposizioni di legge, come quelle relative alla nomina del RPC o alla rotazione dei dirigenti, all’interno di strutture organizzative nelle quali è presente un’unica figura di livello dirigenziale titolare di una pluralità di competenze”. (Rapporto dell’ ANAC sul primo anno di attuazione della L.190/2012); 4) la formazione del personale non è attuabile sino a quando non verrà attivata la formazione a costo zero dalle Scuola Superiore Pubblica Amministrazione, in quanto i Comuni, pur potendo superare l’ importo del 50%, per la specifica materia, delle spese per la formazione dei propri dipendenti rispetto a quelle sostenute nel 2009 (Corte dei Conti), in realtà non hanno risorse da destinare a tale scopo;
5) in questo Comune il piano comunque non potrebbe prevedere la rotazione dei dirigenti disposta dall’art. 1 – comma 10, in quanto le responsabilità delle funzioni e servizi fanno capo anche ai componenti della Giunta (ai sensi dell’art. 53 –comma 23 della Legge n. 388 del 23/12/2000) e che vi sono solo due responsabili di posizione organizzativa.

A conferma della correttezza dei nostri rilievi segnaliamo che la Corte dei Conti ha ammesso che il governo sta utilizzando direttamente il personale degli enti locali dando la precedenza all’obbligo di trasparenza anziché destinarlo all’erogazione dei servizi al cittadino utente. Non potendo, pertanto, per cause di forza maggiore, sopperire al maggior carico di lavoro e tenendo conto di quanto previsto dall’art. 14 comma 3 del D.Lgs. 267/2000, comunico che non potremo garantire lo svolgimento compiuto di tutte le funzioni assegnateci”.

Articolo pubblicato da Il Cirotano 

I premiati

Dottoressa Maria - Foto pubblicate su Facebook
Rizzuto Giuseppe - Premio Pucciarelli-D'Afflitto 2011 
Federica Carvelli

martedì 15 aprile 2014

Pochi giorni fa è morto lo scrittore calabrese Saverio Strati

Saverio Strati in una foto pubblicata su Facebook

Saverio Strati
Sant'Agata del Bianco 1924 – Scandicci 2014

Il ritorno di Saverio Strati, un grande dimenticato della letteratura.
Dopo quasi 20 anni lo scrittore calabrese che vive grazie al sussidio della legge Bacchelli, torna a pubblicare. La rivista «Il Portolano» ospita un suo inedito e gli dedica un fascicolo monografico.

Ha scritto più di 40 opere tradotte in numerose lingue, ha vinto premi prestigiosi in Italia e all'estero, è considerato il più grande scrittore calabrese vivente. Eppure Saverio Strati, 85 anni, abbandonato nel 1991 dalla Mondadori, suo storico editore, da allora non riesce più a pubblicare le sue opere: decadute le royalties, unica fonte di reddito, ora vive più che modestamente solo grazie al sostegno statale della legge Bacchelli, che gli è stata concessa, peraltro, solo a metà dicembre dello scorso anno.
A Strati è dedicato l'ultimo numero della rivista letteraria «Il Portolano» (edizioni Polistampa), che propone un suo racconto inedito, dal titolo «Le notti di Marisa». Dopo quasi vent'anni questo è il primo racconto di Strati a essere nuovamente stampato. «Le notti di Marisa» racconta una veglia notturna estiva fatta di insonnia e pensieri che ha per protagonista, appunto, Marisa, «giovane donna grassa e pesante», che lo scrittore descrive «in sottoveste molto scollata», che «si muove per l'ampia terrazza dell'attico illuminata dalla luna piena».
Al tempo stesso il periodico fiorentino «Il Portolano» (Saverio Strati vive da 46 anni a Scandicci, alle porte del capoluogo toscano) ricorda vita e romanzi dello scrittore che con «Il selvaggio di Santa Venere» vinse il Premio Campiello 1977, in un editoriale del direttore Francesco Gurrieri e nel saggio breve dello scrittore Stefano Lanuzza. Molti i saggi di «accompagnamento», firmati tra gli altri da Renato Ranaldi, Riccardo Albani, Angela Gatti Pellegrini.
Personaggio schivo, poco avvezzo alla luce dei riflettori e lontano dagli schieramenti politici, Strati è per la rivista «Il Portolano» l'ultimo erede della grande tradizione verista, è «narratore di realtà spesso scomode, testimone della lotta degli oppressi, acuto interprete dei problemi dell'emigrazione e dell'integrazione culturale». Nonostante i successi e la fama internazionale, è da circa vent'anni dimenticato dall'editoria, dal mondo letterario, dai media: il destino di un uomo, per usare le sue stesse parole, «a cui non è mai importato di essere “personaggio”, secondo quanto pretenderebbe dallo scrittore la cultura della borghesia».
Nato a Sant'Agata del Bianco (Reggio Calabria) il 16 agosto 1924, Saverio Strati, figlio di proletari, svolge fin da piccolo diversi mestieri. Consegue la maturità classica solo nel 1949, ormai adulto: nel frattempo ha maturato un forte amore per la letteratura, nato dalla lettura di scrittori come Croce, Tolstoj, Dostoevskij, Verga. Frequenta la facoltà di Lettere, ma non finirà mai l'università. Nel 1953 si trasferisce a Firenze, dove collabora con quotidiani e riviste. Dello stesso anno è l'incontro cruciale col critico letterario Giacomo Debenedetti, che dopo aver letto il racconto «La Marchesina» lo incoraggia a proseguire nell'attività di scrittore, mettendolo poi in contatto con Mondadori. Con l'editore milanese Strati pubblica, dopo la prima raccolta di racconti («La Marchesina», 1956) e il primo romanzo («La Teda», 1957), la maggior parte delle proprie opere, compresa «Il selvaggio di Santa Venere» che nel 1977 gli vale il Premio Campiello. Nel 1958, dopo aver sposato una ragazza svizzera conosciuta a Firenze, si trasferisce in Svizzera, dove vive fino al 1964. Qui scrive i romanzi «Mani Vuote», «Il Nodo» e molti racconti. Dal soggiorno all'estero, che Strati considera come una svolta nella sua narrativa, nasce anche il romanzo «Noi Lazzaroni», pubblicato nel 1972. Dal 1964 vive a Scandicci, in provincia di Firenze.

Articolo de Il Giornale di lunedì 25 gennaio 2010


lunedì 14 aprile 2014

domenica 13 aprile 2014

Sacerdoti e Chierici di Scandale nel 1660

La chiesa dell'Addolorata di Scandale in una foto d'epoca. 
Anticamente dell'Annunziata, prese l'attuale denominazione perché fra il Seicento e il Settecento era sede della Confraternita dell'Addolorata, la più importante del paese.


Visita pastorale a Scandale di Mons. Francesco Falabella 
(anno 1660)

Risultano presenti i seguenti religiosi:

Arciprete
Don Giovanni Lorenzo Massa

Sacerdoti
Egidio Basilico, Marco Antonio Cizza, Michele Corello e Giovanni Francesco Longo.

Chierici
Giulio Facente, Carlo Bolotta, Giovanni Leonardo Villirillo, Giuseppe Brundo, Tommaso Le Donne, Giovanni Pietro Sodano, Domenico Franco, Tommaso Franco, Giovanni Francesco Turrioti, Luca Masarachi, Domenico Parise, Giovanni Francesco Romano, Domenico Brescia, Giuseppe Marchese, Carlo Terranova, Onofrio Sculco, Carlo Morello e Giovanni Domenico Fiorentino.

Chierici coniugati
Leonardo Facente e Francesco Maria Mendicino.

Giuseppe Caridi, Aspetti e momenti della vita di un casale ripopolato: Scandale nel Seicento, Archivio Storico per la Calabria e la Lucania, anno LII (1985) – Roma, Tipografia della Pace 1987.


venerdì 11 aprile 2014

E Giambattista Vico disse...

Crotone - Capo Colonna


“Quando Roma era un villaggio di pastori, a Crotone insegnava Pitagora”


GIAMBATTISTA VICO
Napoli 1668 – Napoli 1744
Filosofo, storico e giurista


Giambattista Vico

giovedì 10 aprile 2014

Benedizione delle Palme

Scandale - Benedizione delle Palme in due foto By Ros del 2010


Foto di Cesare Grisi del 2013

mercoledì 9 aprile 2014

Paesi di Calabria

SANTA SEVERINA
SCANDALE in una foto By Ros
LE CASTELLA in una foto di Video Calabria

martedì 8 aprile 2014

Quando portavamo i fiori

Foto del 2012 pubblicata dal sito Avis di Scandale

Web

Cari amici vi scrivo

In questa foto, probabilmente del 2005, ci sono io (all'epoca non avevo la barba) con mia madre e una delle figlie in una delle rare volte che sono venuto a Scandale.

Cari compaesani di Scandale,
per correttezza su questo blog pubblico volentieri sia i comunicati dell’Amministrazione comunale, sia quelli dell’Opposizione. Notizie che di solito trovo su internet o mi vengono spedite per posta elettronica (mail).
L’importante, però, è che questo acceso dibattito politico non diventi una guerra giornaliera di tutti contro tutti soltanto a colpi di manifesti.
Ricordo che questi comunicati finiscono quasi sempre sul Web, quindi prego tutti di mantenere sempre un linguaggio democratico e non offensivo altrimenti non li posso pubblicare.
Sicuro di una vostra collaborazione porgo a tutti distinti saluti.

Luigi Santoro


lunedì 7 aprile 2014

Lettera aperta ai Cittadini di Scandale

Risposta del sindaco al manifesto del PD
Cari Concittadini,
rispondo in merito ad alcuni manifesti preparati con fare ironico dai disattenti Signori del Partito Democratico di Scandale che nei giorni scorsi hanno creduto fosse opportuno fare esternazioni sulla nostra politica amministrativa spargendo menzogne e idiozie come più volte hanno dimostrato di saper ben fare. Peccato che ancora una volta dimostrano un'accumulata dose di ignoranza oltre che una malizia covata a fondo nel lasciar trasparire il falso e nel creare totale disinformazione. Ma d'altronde cosa vi aspettereste da chi sta lontano dai consigli comunali e che molto probabilmente non conosce le vicende e i rispettivi risvolti? Invito codesti Signori a prender visione e nota delle pratiche, delle "carte" amministrative pubblicate nell'albo pretorio, poiché scrivere quattro parole vuote su un manifesto equivale a compiere l'ennesima e profonda caduta di stile.
Facciamo un po' di chiarezza.

1-Il Progetto redatto dell’ingegnere Mannarino di 470mila euro, per i lavori di messa in sicurezza della scuola media di Scandale, era stato effettivamente bocciato, ma il PD di Scandale ignora il fatto che l’amministrazione comunale abbia successivamente fatto ricorso al TAR e ottenuto così l’inserimento del plesso di Scandale in graduatoria. Anzi cogliamo l’occasione per ribadire a tutta la cittadinanza che la scuola media di Scandale sarà messa in sicurezza non appena sarà emanato il decreto di finanziamento.

2-La parcella di 26mila euro è il frutto di un incarico assegnato all’ Ing. Mannarino, per l’ attività di progettazione dei lavori sopra indicati. Qualsiasi professionista richiede per il lavoro svolto la relativa parcella che per legge deve essere pagata. E’, peraltro, obbligo dell’ amministrazione, quando incarica un professionista, prevedere la necessaria copertura finanziaria.
L’amministrazione comunale ha regolarmente formalizzato l’ incarico svolto dal professionista, il quale si è dichiarato, peraltro, disponibile ad accettare una riduzione dei minimi tariffari, giusto disciplinare sottoscritto.
La vicenda del decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale Civile di Crotone (RG 425/2013) per l’importo di euro 50.146,78, oltre che spese legali per onorari professionali, trae origine da altri presupposti e non dalla determinazione con la quale è stato attribuito l’ incarico. E’ lo stesso Ing. Mannarino a lamentarsi del fatto che con la precedente amministrazione a guida PD non fosse riuscito ad avere un confronto per transare il contenzioso. L'attuale amministrazione di fronte ad un provvedimento del tribunale (oltre 50mila euro) è riuscita ad avere dal professionista una transazione nella quale l’ Ing. Mannarino ha rinunciato in toto al credito riconosciuto in decreto.
Oggi il comune di Scandale ha ottenuto un doppio merito: 1) l’inserimento in graduatoria per la messa in sicurezza della scuola che sarà completamente abbattuta; 2) sull’ente non graverà un centesimo di euro a suo carico. NEPPURE LE SPESE DI PROGETTAZIONE ( €. 26.000,00)!!!! In questo periodo ogni centesimo è un tesoro
Consentitemi dunque di tessere le lodi a questa nostra amministrazione e ai miei colleghi per l’impegno profuso affinché la scuola media di Scandale ricevesse il contributo di 470mila euro.
Avrei concluso, ma - abbiate pazienza, cari concittadini - mi tocca precisare altri due punti e lo faccio rispondendo brevemente ad un altro manifesto preparato dagli ormai specialisti Signori del Pd. Un manifesto, pubblicato proprio ieri sera in forma digitale su Facebook e che si presenta ancor più velenoso del primo. Voglio precisare, onde evitare fraintendimenti anche laddove non ci dovrebbero essere che il ricorso al TAR ha determinato l’inserimento del nostro progetto in graduatoria per cui il decreto di finanziamento avverrà in un secondo tempo, quando appunto ci sarà la disponibilità economica. Questa è la prassi.
1- I Signori dicono il falso quando affermano che la lettera della Regione Calabria è stata ricevuta dal Comune il giorno dell’affissione del manifesto (cioè sabato 30 marzo): potete al contrario ben notare negli allegati che l'arrivo della comunicazione notificata tramite PEC (Raccomandata) all'ufficio protocollo del Comune di Scandale è datato al 25 marzo 2014, cioè cinque giorni prima.
2) Un’altra preoccupante disattenzione è apparsa sul medesimo manifesto in merito al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Crotone a favore dell’Ing. Mannarino ancor prima dell’approvazione del progetto. I signori del Partito Democratico fanno finta di non sapere che il progetto è stato realizzato nel 2010 e la nostra amministrazione non c’entra nulla. Non c'è bisogno di ricordarvi che quando i professionisti realizzano un progetto pretendono comunque il pagamento della parcella a prescindere dal fatto che questo venga approvato o meno. La legge tutela il libero professionista che viene dunque ricompensato per il tempo e per il lavoro impiegato nel realizzare una qualsiasi progettazione; pertanto l'osservazione banale comparsa sul medesimo manifesto che poneva il quesito circa il motivo per cui il Tribunale di Crotone abbia emesso un decreto ingiuntivo prima dell'approvazione del progetto è del tutto fuori luogo: basta prendere visione degli articoli 636 e seguenti del Codice di Procedura Civile. La legge è dura, ma è sempre la legge, avrebbe commentato qualche giurista di altri tempi. E se la legge non è un'opinione, direi da cittadino che un decreto ingiuntivo emanato da un Tribunale non si configuri come un invito a fare qualcosa, bensì come un obbligo legale.
Vi informerò sui progetti e sulle transazioni utili all’ente che l’amministrazione in questi 10 mesi sta cercando di concludere. Certamente non dimenticherò di informarvi ancora sulla disinformazione operata dal Pd che pur di "aprire bocca" è incapace di tenersi informata sui fatti. Riguardo al giudizio fatto sul nostro operato a ben un anno dall'insediamento mi esimo dal commentare: i cittadini sono testimoni della nostra presenza costante in ogni situazione e nella nostra disponibilità nel risolvere i numerosi problemi che affliggono la comunità scandalese. Queste sterili polemiche buttano solo fango su un operato che nonostante debba fare i conti con l'assenza quasi totale di disponibilità economiche va avanti a marcia spedita. L'atteggiamento del Pd, oltre che ricordare una squallida sceneggiata tra Don Camillo e Peppone, contribuisce a creare un clima di ostilità impedendo di realizzare l'unico obiettivo che ci siamo posti sin dall'inizio: il bene comune. È proprio il caso di ricordare che la volpe quando non arriva all'uva dice che è acerba!

P.s.: i cittadini interessati possono richiedere copia degli atti negli appositi uffici comunali.

Il Vostro Sindaco
Iginio Pingitore


New York

Empire State Building
Central Park  - New York

domenica 6 aprile 2014

Mary Lou Carmer: un'americana a Scandale nel 1955

Bambino di Scandale con giocattolo. La foto si trova nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007.

La signorina Mary Lou Carmer. Americana, citata in "Report of the President”, Pubblicato da The University, 1953 (Mary Lou Carmer, of Summit, NJ, AB The College of Wooster, 1953), faceva parte del gruppo di ricerca dell’UNESCO che ha operato a Scandale nel 1954-55. Alta, bionda, con i capelli a caschetto a Scandale era conosciuta, dalle ragazze dell’epoca, come Marilù la “giornalista americana” che insegnava a tutte a ballare il Charleston. In una lettera a Eric B. Shearer, viceconsole della General Construction House a Bombay in India, Rossi-Doria scrive che la ragazza era della Johns Hopkins University. Nelle Note di viaggio, la ricorda così:

La Mary Lou, con l’essere americana, eccita la maggior curiosità e tutti si premurano di raccontarle quanti parenti hanno in America. Sembra che, con l’eccezione di pochi nell’America Meridionale, il grosso degli Scandalesi sia emigrato negli Stati Uniti e risieda nello stato di New York, dove in Utica la loro colonia è stata numerosa da festeggiare ogni anno la stessa Madonna, la Madonna di Condoleo, che ha il Santuario su una delle colline attorno al paese e che si invoca particolarmente quando si aspetta la pioggia che non viene”.

La Mary Lou ci ha tradotto molte pagine del suo diario e abbiamo tutti ammirato la precisione dei ricordi, l’eccellente presentazione visiva degli ambienti e anche una certa grazia di stile. Si potrebbero pubblicare, forse, con successo queste pagine. Per il gruppo il lavoro della Mary Lou si potrà dimostrare molto utile proprio perché una serie di episodi minori, una dettagliata descrizione di ambienti, alcune sottili osservazioni psicologiche mancheranno nelle note degli altri e viceversa sarà utile tenerle presenti nello sviluppo del lavoro. Le abbiamo fatto gli elogi e ne era evidentemente soddisfatta”.

I due passi virgolettati fanno parte del libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007.


sabato 5 aprile 2014

Comunicazioni del Partito Democratico di Scandale


 PARTITO DEMOCRATICO SCANDALE
AVVISO PUBBLICO

In questi Giorni la Regione Calabria sta emanando un bando per aiutare le famiglie disagiate con un contributo di 10.000 Euro da restituire in 60 mesi a TASSO ZERO.
IL PD di Scandale per essere vicino alla propria Gente ha istituito un ufficio per la compilazione delle domande per l'accesso al credito.
Chiunque fosse interessato può contattare il segretario cittadino Leo Barberio al seguente numero 328.694329

Avviso pubblicato sulla pagina Facebook del Partito Democratico


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