Presenza assente
Sotto un piacevole chiaro di luna
osservo indolente il disordine tra le
mie cose.
Idee confuse e amare parlano ancora di
te,
della tua presenza assente e
soffocante.
Con noncuranza ho lasciato che le tue
mani strappassero
le pagine della mia vita,
mi hai cancellato i sogni ed io,
sorda e cieca,
ti ho permesso di farlo.
Raccolti i miseri frammenti rimasti,
ho creato la donna che ora vedi.
Adesso guardo al di là dei tuoi limiti,
il tuo insulso potere è ormai
scomparso.
Mi volto e ti osservo per l’ultima
volta.
Sei piccolo.
Un’ultima cosa da dirti:
“non sottovalutare mai il coraggio di
una donna”.