martedì 1 novembre 2016

Calabresi dimenticati - Don Carlo De Cardona

 Don Carlo De Cardona

“I cattolici devono smetterla di accontentarsi delle feste religiose e delle pratiche di culto per dedicarsi invece, con ardore, all’azione popolare cristiana”


Don Carlo De Cardona
Morano Calabro 1871 – Morano Calabro 1958
Sacerdote e politico italiano

Laureato in Filosofia e Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma fu ordinato sacerdote il 7 luglio 1895. La figura di don Carlo De Cardona è legata all’enciclica “Rerum novarum”, promulgata da papa Leone XIII nel 1891. Sulla scia di questa, nel 1897 promuove la creazione della Società operaia di carità reciproca, con funzioni di mutua assistenza fra i lavoratori, al cui interno sorgerà poi la Cassa cattolica operaia, che cercherà di fornire un efficiente servizio di credito bancario per sanare la piaga dell’usura in Calabria. Segretario particolare del vescovo cosentino Camillo Sorgente, nel 1899 diventa direttore del settimanale “La Voce Cattolica” che aveva fondato l’anno precedente. nel 1901 fonda la “Lega del Lavoro” che aderisce all’Opera dei Congressi, e rappresenta la voce della Chiesa nel mondo del lavoro. Dalla “Lega del Lavoro” nacquero poi le “Casse Rurali” che furono una novità nella Calabria del tempo. Sempre sul filo dell’enciclica va inquadrata la sua la passione politica, che lo porta, nel 1919, a fondare a Cosenza, insieme a don Luigi Nicoletti, il Partito Popolare.