giovedì 4 marzo 2010

Scandalesi naturalisti nella seconda metà dell’Ottocento.

Società italiana di scienze naturali. Atti della Società italiana di scienze naturali, Volume VIII, 1865 p.187. DEL BRUCO DEL LENTISCO (LASIOCAMPA OTUS, DRURY).

Relazione del professore EMILIO CORNALIA.

“E questo il bruco che vive sul lentisco e di cui la storia mi venne gentilmente comunicata dal sig. Vincenzo Correale di Scandale, terra presso Cotrone nell'estrema parte meridionale d'Italia. — La storia di questo animale, s'attaglia su quella di molti bruchi di farfalle notturne e specialmente di quelle che hanno breve vita nell'uovo. Del resto essa offre qualche particolarità che è degna di rimarco. E dalla metà di novembre alla metà di agosto che vive il bruco del lentisco; alternando in questo lasso di tempo le epoche in cui si pasce, con quelle in cui s'assopisce, sospende il cibo e muta di pelle. — Ma il freddo sopraggiunge prima che abbia compite le mute necessarie e intorpidito ancor nello stato di bruco, rimane inerte e passa così l'inverno. Perciò il sig. Correale chiama questo bruco Baco-ghiro. Al finire del marzo l'animaletto si risveglia; il tepore di primavera lo ritorna alla vita, e ripiglia a nutrirsi crescendo in volume fino alla metà di giugno. — Durante questo tempo, fa nuove mute di pelle. — Alla fine di giugno cessa di mangiare e di crescere e nell'ardor della sciale intraprende a tessere il suo bozzolo”.


A titolo di cronaca va detto che in quel periodo si chiamava Vincenzo Coreale il prete che pochi anni dopo (1877) risulta parroco di Scandale.