Foto del Campo di concentramento di Ferramonti.
Durante la seconda guerra mondiale a Ferramonti, località del comune di Tarsia, in provincia di Cosenza, venne istallato un Campo di concentramento che era il più grande d’Italia. La costruzione ha avuto inizio nel maggio 1940 ed è stata eseguita dalla ditta Parrini di Roma; alla stessa è stata affidata successivamente la manutenzione di tutto il campo. Vi erano internati più di duemila persone, in maggioranza ebrei, ma anche semplici cittadini che avevano avuto contatti con i partigiani. Tutti, furono costretti a vivere per anni in 92 baracche in una valle paludosa e afflitta dalla malaria. In barba al regime, però, si realizzo un rapporto di solidarietà tra la popolazione locale e gli internati.
Il campo, infatti, si trasformò in una vera e propria cittadina munita di scuole, sinagoghe, libreria, asili, circoli culturali, e addirittura un parlamento interno con il compito di tenere i contatti con la direzione e risolvere i problemi degli internati.
Adesso è sede del Centro studi sull’internamento fascista e la persecuzione politico-razziale.
Per approfondire:
M. Rende, Ferramonti di Tarsia. Voci da un campo di concentramento fascista, Mursia, 2009.
C. S. Capogreco, I campi del duce. L'internamento civile nell'Italia fascista, 1940-1943, Einaudi, 2004.
C. S. Capogreco, Ferramonti. La vita e gli uomini del più grande campo d'internamento fascista, 1940-1945, Giuntina, 1987.