giovedì 2 aprile 2020

I negri secondo l’Enciclopedia Britannica del 1798




Homo pelli nigra, nome dato a una varietà della specie umana, interamente nera, che si trova nella zona torrida, specialmente in quella parte dell’Africa che si stende tra i tropici. Nella carnagione dei negri incontriamo diverse sfumature; ma tutti allo stesso modo si differenziano dagli altri uomini in tutte le fattezze dei loro volti. Guance tonde, zigomi alti, una fronte leggermente elevata, naso corto, largo e schiacciato, labbra spesse, orecchie piccole, bruttezza e irregolarità di forma caratterizzano il loro aspetto esteriore. Le donne negre hanno lombi molto cadenti, e glutei molto grossi, che conferiscono loro la forma di una sella. I vizi più noti sembrano essere il destino di questa razza infelice: si dice che ozio, tradimento, vendetta, crudeltà, impudenza, furto, menzogna, turpiloquio, dissolutezza, meschinità e intemperanza abbiano estinto i principi della legge naturale e abbiano messo a tacere i rimproveri della coscienza. Sono estranei a qualunque sentimento di compassione e costituiscono un terribile esempio della corruzione dell’uomo quando lasciato a se stesso”


Encyclopaedia Britannica sotto la voce “Negro”, 1798


Cfr. Storia della bruttezza, a cura di Umberto Eco, Giunti-Bompiani, Firenze-Milano 2019, pag. 196.