domenica 19 aprile 2020

Elias Canetti – A proposito della Grande Muraglia

Elias Canetti 


Proposizione per proposizione, pezzo per pezzo si commette la compagine di una muraglia cinese. E quella compagine è dappertutto ugualmente ben commessa, il suo carattere è sempre riconoscibile, ma che cosa veramente recinga non lo sa mai nessuno. Non c’è un regno dietro questa muraglia, essa stessa è un regno, tutte le linfe che possono esservi nel regno sono andate a finire nella costruzione. Ormai non si può più dire cosa era dentro e cosa era fuori, il regno si stendeva in tutte e due le parti, muraglia verso l’interno e verso l’esterno. La muraglia è tutto, ciclopica impresa fine a se stessa, che attraversa il mondo, su e giù per i monti, per le valli e le pianure e tanti deserti. Forse crede di essere viva, perché tutto all'infuori di essa è distrutto. Degli eserciti che la popolavano e a cui spettava di fare la guardia è restato un unico, solitario guardiano. Questo guardiano solitario è al tempo stesso l’essere solitario che porta avanti la costruzione. Ovunque egli guardi, là egli sente la necessità di erigere un nuovo pezzo della muraglia. A questo fine gli si offrono i materiali più diversi ed egli riesce a squadrarli in nuovi blocchi. Si può andare avanti per anni su questa muraglia senza che essa abbia mai fine”




Elias Canetti
Ruse, 25 luglio 1905 – Zurigo, 14 agosto 1994
Scrittore e saggista bulgaro naturalizzato britannico, di lingua tedesca, insignito del Nobel per la letteratura nel 1981.


Elias Canetti, Warum ich nicht wie Karl Kraus schreibe, in Funfzehn Autoren suchen sich selbst, a cura di Uwe Schultz, Munchen, 1967, pag. 136. Traduzione italiana in Potere e sopravvivenza, Milano 1974.



Grande Muraglia in Cina