Sorge in una zona abitata da epoca
remota, come risulta dagli scavi archeologici condotti nella grotta di S.
Angelo, 1 Km
a ovest di Cassano dove sono venuti alla luce resti di ceramica dipinta di età
neolitica. Alcuni studiosi sostengono che la cittadina attuale è l’antica Cosa o Cossa (altri la pongono nella Piana di Sibari) che nell’antichità
fu sotto il dominio di Sybaris e si vuole distrutta dai Crotoniati. Divenne
municipio romano, parteggiò per Cesare e fu assediata da Tito Annio Milone.
Il nome Cassianum compare nel secolo IX quando la cittadina era sede di
gastaldato longobardo e sede vescovile. Incendiata dai Saraceni nel 1031, nel
1284 era feudo angioino di Iccerio de Mignac per poi passare a vari feudatari: Roberto
d'Aunay, Ludovico di Fiandra, Sangineto e i Sanseverino. Dal 1631 e fino al
1806, anno dell'eversione della faudalità, fu dei Serra, nominati Duchi dal
1638. Secondo l'ordinamento amministrativo del Generale Championnet del 1799,
Cassano fu inclusa nel Cantone di Castrovillari nel Dipartimento del Crati. Occupata
e saccheggiata dai Francesi nel 1806, nel 1807 fu Capoluogo di Governo e nel
1811 fu elevato a Comune, divenuto poi nel 1816 Capoluogo di Circondario. Si
ritiene abbia dato i natali a S. Eusebio Papa (309 – 310).
A Cassano ci sono le Terme Sibarite,
dove si utilizzano acque sulfuree note fin dall’antichità. In estate si tiene
il Premio letterario Sybaris – Magna Grecia.