DICEMBRE
Grigiore cupo infondi in tutti i cuori
Mese ultimo d’un anno ch’è passato
E se il finir del tempo ci commuove,
La speranza nel nuovo, si rinnova.
Alberi spogli nella nebbia fredda
Che li copre di brina ormai gelata
E bambini, già
tutti imbacuccati
Lascian l’orme sui prati ora innevati.
Il cielo è grigio e pesa come piombo
Su una terra che sembra addormentata.
Per la strada una folla passa lesta
E le vetrine scintillanti assale,
Pensando forse ai doni del Natale
Ch’è vicino, con l’aria della festa.
Compare qualche sfera colorata
Per adornare un albero d’abete,
Più la cometa inver tutt’argentata
Che poi farà l’ addobbo del Presepe.
Dicembre, torni mesto e sempre afflitto
Per trovar, chi ha legna da bruciare
Seduto caldo attorno al caminetto,
Ch’attende un pasto ricco e saporito
E gioia porgi ai bimbi con quei doni
Posati sotto al cono illuminato.
Ma per quelli che sono derelitti
E vivono all’aperto senza un tetto
Tu rappresenti solo un gran tormento.
Avvolti ancor nel gelo più ghiacciato
Si nutron d’aria, inghiottendo il vento.
Alfredo Giglio