domenica 6 giugno 2010

Scandale, secondo l’Inchiesta Parlamentare del 1908

Scandale. Piazza San Francesco, anticamente chiamata Piazza Duomo, in un quadro del pittore Nicola Santoro.


Scandale, secondo l’Inchiesta Parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali.


Nel 1908 venne avviata un’Inchiesta Parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e nella Sicilia, presieduta da Francesco Nitti. Il volume V è dedicato alla Basilicata e alla Calabria.

A pagina 210 vengono elencati quanti cittadini di Scandale pagavano le imposte. Possedevano terreni 316 persone di cui 291 pagavano fino a 50 lire, 4 da 50 a 100 lire e 21 oltre le 100. L’imposta sui fabbricati la pagavano 305 persone di cui 303 fino a 50 lire e 3 da 50 a 100.

A pagina 222 riporta che il paese ha, secondo il Catasto, un’estensione di 3.880 ettari divisi in 1030 di 1ª classe, 1525 di 2ª e 1325 di 3ª. In questi numeri sono compresi 374 di latifondo per coltura, divisi in 204 seminativo e 170 di pascolo.

Il colle Bosco Ferrato ha un’estensione di 100,00 ettari con sorgenti di acqua, quotizzato nel 1888 con un canone corrispettivo ottenuto dal Comune di 4373,17 lire (p.501). A pagina 598 risulta che nel 1901 emigrarono all’estero 42 persone e

nel 1910, sotto la voce emigrazione complessiva risultavano 5 in più, cioè 47. Sempre nella stessa pagina vengono riportati i risparmi postali degli scandalesi che nel 1901 ammontavano a 18.826 lire e nel 1906 a 26.907.

Per l’istruzione elementare, nel 1908 risultano stanziati 2.423,02 lire che comunque, dice una nota, non erano sufficienti.


Inchiesta Parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e nella Sicilia, Vol. V, tomo IV, Basilicata e Calabria, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero, 1910.