A sinistra e a destra, la croce e lo Stemma dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Con parere favorevole del re, il barone Salvatore Drammis, da tempo impegnato nella lotta al brigantaggio, ebbe varie onorificenze. Nel 1861 risulta in un elenco di Dignitari e Funzionari nominati dal Governo Italiano: come si può vedere a pagina 422 sull’opera Italy under Victor Emmanuel, pubblicata a Londra nel 1862 dal patriota Carlo Arrivabene.
Lo nominarono Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, in data 28 maggio 1863 (matricola 7649, protocollo 2344), su proposta del Ministero dell’Agricoltura.
Fu nominato Ufficiale in data 21 febbraio 1864, (matricola 1663, protocollo 3107), su proposta del Ministero dell’Interno che aveva all’epoca la sede a Torino. Di seguito riporto solo alcuni dei documenti che attestano le onorificenze, conservati nel fascicolo del Ministero dell’Interno.
Torino, 21 febbraio 1864.
Vittorio Emanuele II, per grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia e Generale Gran Maestro della Sacra Religione ed Ordine Militare Maurizio e Lazzaro.
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per gli Affari dell’Interno, in seguito a deliberazione presa in Consiglio dei Ministri ed in considerazione di particolari benemerenze, abbiamo nominato e nominiamo il Barone Salvatore Drammis Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, con facoltà di fregiarsi della decorazione stabilita negli Statuti pel grado equestre di cui è insignito.
Il Nostro Primo Segretario del Gran Magistero è incaricato dell’esecuzione del presente Decreto, il quale sarà registrato al Controllo Generale dell’Ordine Mauriziano.
Pochi giorni dopo ci fu la risposta di ringraziamento del Barone Drammis.
Scandale 15 marzo 1864.
All’Eccellentissimo Ministro dell’Interno. Torino.
Eccellentissimo Signor Ministro.
La nomina ad Ufficiale della Sacra Religione ed Ordine Militare Maurizio e Lazzaro, di cui piacque a Sua Maestà fregiarmi di esso Sua proposta, mi chiami al grado ed onorevole dovere, di ringraziare L’Eccellenza Sua sentitamente dell’alto onore procuratomi e nel contempo ardisco pregarla che se non mi è dato poter di persona umiliare i miei sensi di devozione a Sua Maestà, si benigni Ella almeno far giungere al nostro amatissimo Sovrano i sentimenti di un Suddito, che se non vanta altra virtù cittadina, possiede eminentemente quella di adorare il Suo Re, di un culto e di una Religione portati al Fanatismo.
Gradisca di grazia, la mia profonda Stima e riconoscenza, credendomi.
Di Lei.-Devotissimo. Affettuosissimo. Salvatore Drammis.
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Ordini Cavallereschi Nazionali, Barone Salvatore Drammis, busta n°19, fasc. n°907.