giovedì 22 aprile 2010

Massime e aforismi: Epicuro


Il filosofo Epicuro nacque nell’isola di Samo nel 341 a.C. e morì ad Atene nel 270 a.C.


“Non sono da temere gli Dei; non ci giova vivere nel terrore della morte; è facile procurarsi il bene; facile a tollerarsi il male”.


“Nessun piacere è di per sé un male, ma i mezzi con cui gli uomini si procurano certi piaceri portano molti più dolori che gioie”.


“La morte, il più terribile dei mali, nulla è per noi, giacché quando ci siamo noi non c’è lei e quando c’è lei non ci siamo noi”.


“Nasciamo una sola volta e poi scompariamo per sempre. Eppure, pur non essendo padrone del tuo futuro, rimandi sempre la gioia. Così, mentre aspetti chissà cosa, la vita passa e ciascuno di noi muore insoddisfatto”.


“Gli uomini possono difendersi da tutto e da tutti, ma per quello che riguarda la morte, noi tutti abitiamo in una città senza fortificazioni”.


“Bisogna ricordare che ogni discorso, lungo o breve che sia, tende allo stesso scopo”.


“Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali ma non necessari, altri poi né naturali né necessari”.


“Chi ignora la natura dell’universo e vive in apprensione ed incertezza per le superstizioni religiose, costui non può eliminare in sé il terrore che ogni uomo prova per la sua sorte ultima. Senza studio della natura non è dunque possibile godere autentici piaceri”.


“Rendiamo onore al bello e alla virtù se ci procurano piacere, altrimenti che vadano pure a farsi friggere”.


“È stolto chiedere agli Dei le cose che ci possiamo procurare da soli”.


“Nulla vale tanto a dare serenità all’animo come il non darsi troppo da fare, il non cacciarsi in imprese di difficile esito e il non sforzarsi al di là delle proprie capacità; tutte cose che non servono ad altro che a mettere il disordine nella nostra natura”.