giovedì 14 maggio 2020

Simone Weil - I Romani

Simone Weil



“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina, l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego meditato, calcolato della più spietata crudeltà, della fredda perfidia, della propaganda più ipocrita, messa in atto simultaneamente o di volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto al prestigio, senza essere mai sensibili né al pericolo, né alla pietà, né ad alcun rispetto umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare a ingannarci. Chi non riconoscerebbe questi tratti?”



Simone Weil
Parigi 1909 – Ashford 1943
Scrittrice francese
Nel 1941 in seguito alle leggi razziali fu costretta a lasciare l’insegnamento e a trasferirsi a Londra (1942), da dove sostenne la lotta partigiana francese e dove morì per un’affezione polmonare.


Pagina tratta da Sulla Germania totalitaria (traduzione Adelphi 1990) che Simone Weil ha pubblicato nel 1940. In poche parole sosteneva che in quei tratti si poteva riconoscere la Germania di Hitler: che il nazionalsocialismo non era una creazione specifica del popolo tedesco, ma qualcosa di più profondo, cioè l’imitazione di un modello che andava rintracciato molto più indietro della storia europea, nell’impero romano, appunto.