martedì 31 marzo 2020

Massime e aforismi – Epicuro

Epicuro


“Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza”


“Se anche gli dei esistono, non si interessano comunque delle vicende umane”


"Nulla c'è di temibile nel vivere per chi sia veramente convinto che nulla di temibile c'è nel non vivere più"



Epicuro
Samo 341 a.C. – Atene 270 a.C.
Filosofo greco


Epicuro, letteralmente “salvatore”, nacque sull'isola di Samo, suo padre era un maestro e sua madre una maga. Formatosi in ambiente ionico dove era viva la tradizione naturalistica e democritea, fondò nel 306 a.C. ad Atene una scuola, il Giardino (aperta alle donne e agli schiavi), contrapposta all’Accademia e al Liceo sia sul piano dottrinale che organizzativo. L’interesse di Epicuro fu la ricerca della felicità. La via da seguire è la soppressione di tutti i bisogni che non possono essere soddisfatti per limitarsi ai soli bisogni primari e l’eliminazione del timore degli Dei e di qualunque turbamento causato da speranze o inutili paure, col che si può raggiungere una serena imperturbabilità (atarassia).
L’epicureismo, fiorente fino al II secolo d.C., conobbe ampia fortuna nel mondo romano grazie alla divulgazione fattane da Lucrezio, ma fu attaccato da Cicerone che lo vedeva come un pericolo per il suo contenuto eversivo rispetto alla cultura ufficiale. L’epicureismo fu osteggiato anche dai filosofi cristiani che accusarono la dottrina di ateismo e libertinaggio. Un recupero dei caratteri originali dell’epicureismo si ebbe con il filosofo Gassendi (soprannome di Pierre Gassend, Champtercier 1592 – Parigi 1655) che scrisse nel 1647 De vita et moribus Epicuri e, pubblicato dopo la sua morte, Philosopiae Epicuri syntagma.


Opere di Epicuro: Sulla natura delle cose, in 37 libri in gran parte perduti; Lettere a Erodoto, Meneceo e Pitocle.