Bambino di Scandale con giocattolo. La foto si trova nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007. |
La signorina Mary Lou Carmer.
Americana, citata in "Report of the President”, Pubblicato da The
University, 1953 (Mary Lou Carmer, of Summit, NJ, AB The College of Wooster,
1953), faceva parte del gruppo di ricerca dell’UNESCO che ha operato a Scandale
nel 1954-55. Alta, bionda, con i capelli a caschetto a Scandale era conosciuta,
dalle ragazze dell’epoca, come Marilù la “giornalista americana” che insegnava
a tutte a ballare il Charleston. In una lettera a Eric B. Shearer, viceconsole
della General Construction House a Bombay in India, Rossi-Doria scrive che la
ragazza era della Johns Hopkins University. Nelle Note di viaggio, la ricorda così:
“La Mary Lou , con l’essere
americana, eccita la maggior curiosità e tutti si premurano di raccontarle
quanti parenti hanno in America. Sembra che, con l’eccezione di pochi
nell’America Meridionale, il grosso degli Scandalesi sia emigrato negli Stati
Uniti e risieda nello stato di New York, dove in Utica la loro colonia è stata
numerosa da festeggiare ogni anno la stessa Madonna, la Madonna di Condoleo, che
ha il Santuario su una delle colline attorno al paese e che si invoca
particolarmente quando si aspetta la pioggia che non viene”.
“La Mary Lou ci ha tradotto molte
pagine del suo diario e abbiamo tutti ammirato la precisione dei ricordi, l’eccellente
presentazione visiva degli ambienti e anche una certa grazia di stile. Si
potrebbero pubblicare, forse, con successo queste pagine. Per il gruppo il
lavoro della Mary Lou si potrà dimostrare molto utile proprio perché una serie
di episodi minori, una dettagliata descrizione di ambienti, alcune sottili
osservazioni psicologiche mancheranno nelle note degli altri e viceversa sarà
utile tenerle presenti nello sviluppo del lavoro. Le abbiamo fatto gli elogi e
ne era evidentemente soddisfatta”.
I due passi virgolettati fanno parte del
libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di
Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007.