mercoledì 16 aprile 2014

Il sindaco di Scandale scrive al Governo


 Disagio lavorativo, sindaco di Scandale scrive al Governo
“Non riusciamo a garantire lo svolgimento di tutte le funzioni assegnateci”

Iginio Pingitore
Sindaco di Scandale (foto By ros)
Iginio Pingitore “Nel comune di Scandale con popolazione di 3.200 abitanti i dipendenti in servizio sono 10, di cui 6 impiegati, un vigile urbano e 3 operai, il numero totale è inferiore al minino di dipendenti consentiti in caso fosse dichiarato il dissesto finanziario di un Comune (D.M.16/03/2011 del ministero dell’interno). Con un numero così esiguo dei dipendenti – afferma il sindaco Iginio Pingitore – non possiamo garantire tutti gli ulteriori complessi e non essenziali adempimenti imposti, a costo zero, dal governo centrale. Una lunga lista degli adempimenti, ai quali sono comminate anche sanzioni a carico dei singoli soggetti, basti pensare ai dati relativi all’Osservatorio appalti, alla certificazione crediti, alla richiesta di spazi finanziari, etc…

Per fare tutto ciò il personale non è più sufficiente e pur nell’eventuale ipotesi di disponibilità finanziarie il comune non può: a) assumere nuovo personale a tempo indeterminato, anche se il comune è sottodotato di personale, in quanto le attuali normative, con l’introduzione per il Comune dal 2013 dell’obbligo del rispetto del patto di stabilità interno, sono diventate sempre più stringenti; b) assumere personale a tempo determinato o costituire contratti di formazione lavoro e somministrazione lavoro nella misura superiore al 50% di quella sostenuta nel 2009 o nel triennio 2007-2009. Avendo assunto, da saggi amministratori, con oculatezza personale straordinario nel triennio 2007-2009 oggi possiamo solo in minima parte attingere a questo istituto, mentre i comuni che hanno largheggiato nelle assunzioni in quel triennio potranno assumere anche senza averne bisogno (art 9 comma 28 dl 78/2010, e s.m.i.); c) attivare incarichi di consulenze esterne in quanto la spesa per tali incarichi non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009. Oggi non possiamo attingere a questo istituto, mentre i comuni che hanno largheggiato nel conferimento di tali incarichi nell’esercizio finanziario 2009 potranno assumere anche senza averne bisogno (art 6 comma 7 d.l. 78/2010); d) aumentare il fondo risorse decentrate per pagare il maggior lavoro imposto ai dipendenti in quanto il fondo non può sforare l’importo erogato nel 2010 ( art. 9 c. 2 bis del D.L. n. 78/2010 convertito in Legge n.122/2010); e) formare il personale per svolgere le nuove incombenze in quanto la spesa per la formazione non può superare il 50% della spesa sostenuta per tale voce nel 2009 (art 6 comma 13, dl 78/2010). Ciò significa che per i comuni, che nel 2009 non avevamo alcuna necessità di formazione del personale, oggi la formazione è vietata.

Piano anticorruzione
1) vi è l’impossibilità che il Segretario gestisca la quantità e la qualità dell’azione di contrasto alla corruzione, stante il limitato tempo per il quale presta servizio presso questo Comune essendo la Segreteria convenzionata con altro Comune; 2) la Circolare della Funzione Pubblica n. 1/2013, teorizza l’incompatibilità tra la gestione di vertice dell’ufficio disciplinare, svolta presso questo Comune dal Segretario Comunale, ed il ruolo del Responsabile della prevenzione della corruzione; 3) “È emblematica, al riguardo, la preoccupazione manifestata dagli enti locali di piccole dimensioni rispetto all’impossibilità di dare piena e corretta attuazione a particolari disposizioni di legge, come quelle relative alla nomina del RPC o alla rotazione dei dirigenti, all’interno di strutture organizzative nelle quali è presente un’unica figura di livello dirigenziale titolare di una pluralità di competenze”. (Rapporto dell’ ANAC sul primo anno di attuazione della L.190/2012); 4) la formazione del personale non è attuabile sino a quando non verrà attivata la formazione a costo zero dalle Scuola Superiore Pubblica Amministrazione, in quanto i Comuni, pur potendo superare l’ importo del 50%, per la specifica materia, delle spese per la formazione dei propri dipendenti rispetto a quelle sostenute nel 2009 (Corte dei Conti), in realtà non hanno risorse da destinare a tale scopo;
5) in questo Comune il piano comunque non potrebbe prevedere la rotazione dei dirigenti disposta dall’art. 1 – comma 10, in quanto le responsabilità delle funzioni e servizi fanno capo anche ai componenti della Giunta (ai sensi dell’art. 53 –comma 23 della Legge n. 388 del 23/12/2000) e che vi sono solo due responsabili di posizione organizzativa.

A conferma della correttezza dei nostri rilievi segnaliamo che la Corte dei Conti ha ammesso che il governo sta utilizzando direttamente il personale degli enti locali dando la precedenza all’obbligo di trasparenza anziché destinarlo all’erogazione dei servizi al cittadino utente. Non potendo, pertanto, per cause di forza maggiore, sopperire al maggior carico di lavoro e tenendo conto di quanto previsto dall’art. 14 comma 3 del D.Lgs. 267/2000, comunico che non potremo garantire lo svolgimento compiuto di tutte le funzioni assegnateci”.

Articolo pubblicato da Il Cirotano