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Calabria, in costruzione la discarica
più grande d’Europa.
“No all’ecomostro”
Già pronta la prima vasca dove saranno
riversati i rifiuti e l'amianto. Ufficialmente si chiamerà "Isola
ecologica Battaglina" e sorgerà sopra su due falde acquifere nei comuni di
Borgia, San Floro e Girifalco, nella zona tra Catanzaro e Lamezia Terme. I
cittadini si sono organizzati in presidio fisso: "Sarà una bomba
ecologica"
La chiamano “Isola ecologica
Battaglina”. In realtà sarà una discarica dalle dimensioni gigantesche, la
seconda più grande d’Europa, costruita su due falde acquifere con il rischio di
avvelenare un intero territorio. Una montagna di rifiuti solidi urbani e
rifiuti speciali sotto i piedi degli abitanti di Borgia, San Floro e Girifalco.
Un fazzoletto di terra, tra Catanzaro e Lamezia Terme, già stuprato dalle pale
eoliche e da mega-impianti fotovoltaici piazzati in mezzo ai boschi. A queste
latitudini, come dimostrano le numerose inchieste antimafia, l’energia pulita è
un business, un affare dove sguazzano ‘ndrangheta, politica e imprenditoria. I
rifiuti lo sono ancora di più. Se la discarica di Battaglina sarà realizzata, la Calabria rischia di
diventare la pattumiera d’Italia autorizzata dalla Regione Calabria nonostante
gli inquietanti pareri “Via” (Valutazione di impatto ambientale) del
dipartimento Politiche dell’ambiente che, nell’agosto 2009, scriveva: “L’area
ricade in zona boschiva… derivante da rimboschimento…”, “risulta distante
dall’alveo del torrente a valle a circa 150 metri”.
Parte di un
articolo de Il Fatto Quotidiano del 18 gennaio 2014