Un momento del convegno in due foto Rosario By Ros Rizzuto |
Scandale: svolto convegno su abusi e
maltrattamenti
Il 24 gennaio alle ore 17:30 si è tenuto nell'aula
consiliare del Comune di Scandale il convegno organizzato dalla nascente Scuola
di Educazione, Formazione, Prevenzione primaria dei maltrattamenti e abuso
(SPEF).
Alla seduta hanno preso parte illustri
figure dell'ambito socio giuridico pedagogico:
Il presidente del tribunale di Crotone
Maria Luisa Mingrone; il Vice questore aggiunto e dirigente Ufficio
immigrazione, Maria Antonia Spartà; Giuseppe Barbuto in rappresentanza degli
ordine Avvocati e altri esponenti dell’ ordine forense di Crotone; il capitano
della Guardia di Finanza Antonio De Biase e i rappresentati dei finanzieri d’Italia;
il Comandante della stazione locale dei Carabinieri Pasquale Castellana;
Alfonsina Macrì in rappresentanza dell’ istituto Comprensivo Diodato Borrelli
di Santa Severina.
Della Provincia di Crotone ha partecipato
il Vice Presidente Pietro Durante e l’assessore Diodato Scalfaro, mentre del
comune di Scandale, oltre al sindaco, sono stati presenti l’assessore alla
Pubblica Istruzione Maria Luisa Artese e l’assessore agli Affari sociali
Daniele Trivieri.
Il sindaco Iginio Pingitore ha fatto
gli onori di casa e ha subito introdotto l'argomento, affermando che
l’iniziativa è rivolta a estirpare il male sugli abusi e maltrattamenti fra le
mura domestiche, fenomeno particolarmente diffuso e che prende piede sempre di
più nelle famiglie, sarà compito della nuova scuola ad approfondire e
prevenire.
Pingitore dopo aver espresso saluti,
ringraziamenti e gratitudine per gli stimoli offerti da tale iniziativa, ha
ceduto la parola a Barbara Cerminara, giudice onorario presso il Tribunale di
Crotone, la quale ha illustrato brillantemente il quadro giuridico sulla
violenza sulle donne. Questa forma di violenza è denominata "di
genere" poiché colpisce una categoria femminile da sempre subordinata agli
uomini. Secondo Cerminara la lotta alla violenza contro le donne va basata sui
fatti a livello di società civile e scuola e non solo nell’ambito
istituzionale. Ripercorrendo i trascorsi storici, il termine femminicidio è
apparso per la prima volta in Inghilterra nel 1801. Dall'attenta analisi del
magistrato è emerso che da sempre la donna è stata lasciata da sola soprattutto
dalle istituzione e dallo stato.
Fa riflettere il fatto che solo nel
1996 la violenza sessuale è stato riconosciuto come delitto contro persona e
non più morale.
La convenzione di Lanzarote sullo
sfruttamento minorile ha posto come obbiettivo l'obbligo degli stati a
osservare tutte le norme dettate dalla stessa, costruendo un sistema di
protezione gestito da psicologi e forze dell'ordine. Importante è inoltre educare
e adottare le misure legislative per riconoscere segnali di violenza. Cerminara
ha sottolineato inoltre il fatto che l'Italia si sia adeguata in anticipo alla
convenzione di Istanbul non ancora entrata in vigore, proprio dal nostro paese
emergono statistiche allarmanti su crimini efferati e omicidi.
L’argomento è stato approfondito su
altre forme di abusi non solo fisici bensì morali e psicologici, e su questo è
stata la pedagogista Rosaria Piscitelli a porre il problema sulla violenza sui
disabili e sul cyber bullismo. Teatro di tal abusi è sempre più spesso la
scuola.
Piscitelli ha voluto evidenziare come
questo genere di violenza sia più subdola e meno trattata dai media, logori
voracemente l'animo del disabile e la sua autostima, definendo questa situazione"
vittima catturata all'infinito". Ma il vero disagio viene proprio dalle
famiglie stesse.
A illustrare l'obbiettivo ultimo che si
pone la (spef), ci ha pensato Claudio Pirillo che ha affrontato l'argomento con
professionalità e occhio critico: "Bisogna intervenire con strategia e
metodologia - ha esordito - prima di denunciare che nel nostro paese la
prevenzione primaria non trova cittadinanza".
Oltre alle cifre esorbitanti che si
spendono per ogni reato sociale 17 miliardi di euro tra spese sanitarie,
farmaci e processi penali, è importante che la nostra società sia educata alla
prevenzione contro "questo cancro che fagocita l'animo umano".
Con questa espressione Pirillo ha
chiuso il suo intervento invitando la Presidente del Tribunale di Crotone a spendere il
suo parere. Quest’ultima ha accolto con entusiasmo l'iniziativa intrapresa
"da una piccola comunità, come Scandale”, sostenendo che il carnefice molto
spesso purtroppo è stato prima vittima è per questo è importante agire nelle
scuole e nell'ambiente famigliare.
Come ha detto un importante esponente
dell’ONU: “la causa delle donne e la causa di tutta l'umanità”. Il comune di
Scandale e la nuova scuola (SPEF) vuole porre rimedio a tutto ciò educando a
vedere prima, magari molto prima di finire sulle cronache nere. Il dibattito si
è finito con il saluto del vice presidente della Provincia di Crotone, Pietro
Durante. Il prossimo appuntamento sarà nelle scuole e nei paesi della provincia
di Crotone.
Articolo di cn24tv del 25 gennaio 2014