lunedì 27 gennaio 2014

Scandale: svolto convegno su abusi e maltrattamenti

Un momento del convegno in due foto Rosario By Ros Rizzuto

Scandale: svolto convegno su abusi e maltrattamenti

Il 24 gennaio alle ore 17:30 si è tenuto nell'aula consiliare del Comune di Scandale il convegno organizzato dalla nascente Scuola di Educazione, Formazione, Prevenzione primaria dei maltrattamenti e abuso (SPEF).

Alla seduta hanno preso parte illustri figure dell'ambito socio giuridico pedagogico:
Il presidente del tribunale di Crotone Maria Luisa Mingrone; il Vice questore aggiunto e dirigente Ufficio immigrazione, Maria Antonia Spartà; Giuseppe Barbuto in rappresentanza degli ordine Avvocati e altri esponenti dell’ ordine forense di Crotone; il capitano della Guardia di Finanza Antonio De Biase e i rappresentati dei finanzieri d’Italia; il Comandante della stazione locale dei Carabinieri Pasquale Castellana; Alfonsina Macrì in rappresentanza dell’ istituto Comprensivo Diodato Borrelli di Santa Severina.
Della Provincia di Crotone ha partecipato il Vice Presidente Pietro Durante e l’assessore Diodato Scalfaro, mentre del comune di Scandale, oltre al sindaco, sono stati presenti l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Luisa Artese e l’assessore agli Affari sociali Daniele Trivieri.
Il sindaco Iginio Pingitore ha fatto gli onori di casa e ha subito introdotto l'argomento, affermando che l’iniziativa è rivolta a estirpare il male sugli abusi e maltrattamenti fra le mura domestiche, fenomeno particolarmente diffuso e che prende piede sempre di più nelle famiglie, sarà compito della nuova scuola ad approfondire e prevenire.
Pingitore dopo aver espresso saluti, ringraziamenti e gratitudine per gli stimoli offerti da tale iniziativa, ha ceduto la parola a Barbara Cerminara, giudice onorario presso il Tribunale di Crotone, la quale ha illustrato brillantemente il quadro giuridico sulla violenza sulle donne. Questa forma di violenza è denominata "di genere" poiché colpisce una categoria femminile da sempre subordinata agli uomini. Secondo Cerminara la lotta alla violenza contro le donne va basata sui fatti a livello di società civile e scuola e non solo nell’ambito istituzionale. Ripercorrendo i trascorsi storici, il termine femminicidio è apparso per la prima volta in Inghilterra nel 1801. Dall'attenta analisi del magistrato è emerso che da sempre la donna è stata lasciata da sola soprattutto dalle istituzione e dallo stato.
Fa riflettere il fatto che solo nel 1996 la violenza sessuale è stato riconosciuto come delitto contro persona e non più morale.
La convenzione di Lanzarote sullo sfruttamento minorile ha posto come obbiettivo l'obbligo degli stati a osservare tutte le norme dettate dalla stessa, costruendo un sistema di protezione gestito da psicologi e forze dell'ordine. Importante è inoltre educare e adottare le misure legislative per riconoscere segnali di violenza. Cerminara ha sottolineato inoltre il fatto che l'Italia si sia adeguata in anticipo alla convenzione di Istanbul non ancora entrata in vigore, proprio dal nostro paese emergono statistiche allarmanti su crimini efferati e omicidi.

L’argomento è stato approfondito su altre forme di abusi non solo fisici bensì morali e psicologici, e su questo è stata la pedagogista Rosaria Piscitelli a porre il problema sulla violenza sui disabili e sul cyber bullismo. Teatro di tal abusi è sempre più spesso la scuola.
Piscitelli ha voluto evidenziare come questo genere di violenza sia più subdola e meno trattata dai media, logori voracemente l'animo del disabile e la sua autostima, definendo questa situazione" vittima catturata all'infinito". Ma il vero disagio viene proprio dalle famiglie stesse.
A illustrare l'obbiettivo ultimo che si pone la (spef), ci ha pensato Claudio Pirillo che ha affrontato l'argomento con professionalità e occhio critico: "Bisogna intervenire con strategia e metodologia - ha esordito - prima di denunciare che nel nostro paese la prevenzione primaria non trova cittadinanza".
Oltre alle cifre esorbitanti che si spendono per ogni reato sociale 17 miliardi di euro tra spese sanitarie, farmaci e processi penali, è importante che la nostra società sia educata alla prevenzione contro "questo cancro che fagocita l'animo umano".
Con questa espressione Pirillo ha chiuso il suo intervento invitando la Presidente del Tribunale di Crotone a spendere il suo parere. Quest’ultima ha accolto con entusiasmo l'iniziativa intrapresa "da una piccola comunità, come Scandale”, sostenendo che il carnefice molto spesso purtroppo è stato prima vittima è per questo è importante agire nelle scuole e nell'ambiente famigliare.
Come ha detto un importante esponente dell’ONU: “la causa delle donne e la causa di tutta l'umanità”. Il comune di Scandale e la nuova scuola (SPEF) vuole porre rimedio a tutto ciò educando a vedere prima, magari molto prima di finire sulle cronache nere. Il dibattito si è finito con il saluto del vice presidente della Provincia di Crotone, Pietro Durante. Il prossimo appuntamento sarà nelle scuole e nei paesi della provincia di Crotone.

Articolo di cn24tv del 25 gennaio 2014