venerdì 18 ottobre 2013

Crotone vista dal giornalista Philippe Broussard

Scorcio di Crotone in una foto By Ros del 2012

Philippe Broussard, inviato speciale del quotidiano francese Le Monde e del settimanale L’Espress, visitò Crotone alla fine di marzo del 2006 durante un suo viaggio nel meridione. Di seguito una parte dell’articolo su Crotone.

“Ecco Crotone, 60.000 abitanti. Comune sinistrato vicino al mare. Il suo sindaco è un esponente dell’estrema destra che ama tanto le statue che evocano il fascismo, da aver fatto erigere un gladio gigante su una collina dei dintorni.
Ma il Paese conosce Crotone per un altro motivo: migliaia di clandestini, arrestati in tutto il Sud transitano per questa città priva di fascino.
Il centro di trattenimento situato di fronte all’aeroporto, è il più grande d’Europa. Alcuni stranieri che vi soggiornano sono poi espulsi tramite charter. Altri, per lo più originari dei paesi in guerra, possono beneficiare di un permesso di soggiorno provvisorio. Tentano allora di lavorare in nero o di prendere il treno per il Nord.
Qualche sudanese senza soldi occupa una casa in rovina vicino alla stazione. Un terreno incolto li separa dagli alloggi popolari italiani, ma nessuno viene mai a trovarli. Il Sud è anche questo: una terra così vicina all’Africa che a volte le sembra di subire la miseria del mondo. Gli stranieri non sono i soli a voler partire. La maggior parte dei giovani laureati non hanno scelta: la Calabria non ha niente da offrire. [...]
L’emigrazione odierna, a differenza di quanto avveniva in passato, riguarda una sorta di fuga di cervelli, vale a dire personale qualificato, in direzione di territori più produttivi e gratificanti sotto il profilo della remunerazione.
Crotone rischia di diventare una città di anziani e di raccomandati incapaci, il fenomeno viene vituperato con fieri accenti di sdegno e lamentele con torrentizie, calde, lacrime, degne del teatro di Euripide, da ogni forza politica in campo. Ciò non toglie che tutto continui a scorrere secondo il suo corso”. [...]


Philippe Broussard, L’Italie d’en bas, L’Espress, Parigi, 6 aprile 2006