domenica 7 febbraio 2010

Poesia di Luigi Demme.

Vecchia cartolina di Scandale.


Paese


Il passato che stenta a morire,

attaccato al presente che incalza,

massiccio scomposto attaccato a catena:

questo è il paese mio, questo è Scandale.

D’intorno uliveti a terrazza,

bucolico collare verdeggiante,

inzuppate da chiazze vermiglie:

è il sudore di braccia mai stanche.

A sera, fumar di comignoli,

sparge aromatiche scie nel suo cielo.

Sforbiciano i crocchi per le vie:

triste satira del suo giorno che muore.