giovedì 11 febbraio 2010

Il barone Drammis Consigliere Provinciale per il Distretto di Crotone.

Foto di Cirò con uno scorcio del castello.


il barone Salvatore Drammis è stato per moltissimi anni Consigliere Provinciale per il Distretto di Crotone, come attestano i verbali delle riunioni del Consiglio Provinciale di Catanzaro, pubblicati alla fine dell’Ottocento, consultabili in alcune biblioteche. Per esempio, io ho consultato i documenti del 1864 e successivi, ma lui era Consigliere già molti anni prima, come risulta sulla storia di Cirò dell’avvocato Giovan Francesco Pugliese, pubblicata nel 1849. Infatti, come si può vedere dal documento che segue, nel novembre 1839, fu chiamato per risolvere un contenzioso tra il Comune di Cirò e un cittadino “per disboscamenti vietati dalle leggi forestali”. Cittadino che aveva tagliato degli alberi e seminato.


“Sui reclami di costui venne delegato di verifica il Consigliere Distrettuale Don Salvatore Drammis, il quale recatosi sul luogo in presenza dello stesso Sindaco, ed osservati gli effetti della resinazione, scrisse il giorno 5 novembre 1839 allo stesso Sindaco con tutto buon senso quanto segue: “Comechè dietro regolare verifica in sua presenza eseguita mi sono assicurato dagli avanzi lasciati dal fuoco acceso nel fondo Comunale Frandina che il medesimo era coperto soltanto dalle cosiddette spine bianche, mucchie, e lentischi, sulle considerazioni che il distruggere le medesime non reca verun nocumento alla proprietà, ma piuttosto utile; che il danno cagionato col fuoco in generale ebbe luogo nelle sole querce colà esistenti; che quel suolo è di sua natura aratorio; e col permettersi la semina nel medesimo non si può affatto nascondere il suindicato danno cagionato dal fuoco, le prescrivo di sollecitamente permettere al fittuario giusta la disposizione del sig. Intendente giusta la semina in detto luogo Frandina, e di essere tutt’occhi nel vigilare alla custodia tanto delle querce intatte quanto di quelle dannificate, non che degli ulivi, onde provvedersi giusta l’introdotto giudizio alla verifica del danno commesso. Intanto mi assicuri della ricezione della presente, e dell’esatto adempimento di queste disposizioni”.


Il detto Consigliere era stato facoltato di tanto praticare dall'Intendente, il quale ne aveva a 22 ottobre scritto al Sindaco deferendo a’ reclami di quella parte di popolazione che aveva con positivo dispendio seminato, e lo replicò a 19 novembre al 2. Eletto ff. pel Sindaco da lui sospeso e chiamato in residenza, nel tenor seguente : “Dalla verifica eseguita dal Consigliere Distrettuale signor Drammis si rileva, che il fondo Frandina di proprietà di codesto Comune è stato per lo passato e può "essere addetto attualmente a semina, e coincide anche col contratto di affitto conchiuso col sig. Antonio Montone colla garanzia del sig. Nicastri, con cui si pattuì che il fondo suddetto si fittava ad ogni uso"; per cui volendo anche secondare le premure manifestate da codesta popolazione, resta da me autorizzato il detto fittuario di seminarlo in questo corrente anno; per cui ella ne avvertirà i suddetti Montone e Nicastri di tanto praticare, e renderà anche noto ciò alla popolazione per mezzo di pubblici avvisi. Ciò non impedisce il giudizio contro chi di diritto per l'incendio degli alberi da espletarsi da cotesto Regio Giudice. Pressantissima per l'esecuzione. L'Intendente, Giardinelli”.


Cfr. Giovan Francesco Pugliese, Descrizione ed istorica narrazione dell’origine e vicende politico-economiche di Cirò, Napoli, Stamperia del Fibreno, 1849, p.298.