“Noi avevamo fatto conoscere i danni cagionati
dall’ultimo tremuoto delle Calabrie nel comune di Scandale. Per effetto de’
medesimi, 28 case appartenenti a poverissime famiglie erano rimaste così
abbattute, che bisognava ricostruirle. Il Sig. D. Antonio Drammis, uno de’
proprietari di quel Comune, Capo Urbano, e membro della Commissione locale,
incaricato della esecuzione de’ lavori di riparazioni e di formar lo Stato per
gli stessi occorrenti, nel presentare al Sig. Intendente della Provincia un
tale Stato, dal quale deducevasi che la somma di che vi era bisogno ascendeva a
duc. 300 [ducati], si offerse di volerla egli medesimo tutta somministrar di
suo proprio conto senza esserne rivaluto. Questi lavori, di cui già si è dato
principio sotto la sua medesima ispezione, si proseguono con calore, e tutto fa
sperare che saranno per la fine del prossimo settembre recati a compimento.
Questa bella azione si fa ammirar da se: i commenti
glieli fa ogni animo bennato che non può non valutare tutto il prezzo di simili
atti di vera beneficienza, di sentito amore pel proprio paese”
Articolo del Giornale del Regno delle Due Sicilie,
n° 176 di venerdì 3 agosto 1832. pag. 3.