Copertina del libro |
“Sebbene sia stato sostituito, padre Teofilo
continua a vivere nella canonica, a fare il suo giro quotidiano dei malati, a
celebrar messa, e quando non celebra sta, per tutta la durata della messa in
ginocchio appoggiato con i gomiti su una vecchia sedia di legno, affianco alla
porta della sacrestia, con lo sguardo rivolto al crocefisso posto sopra
l’altare. Questo fino al giorno in cui fu colpito da un ictus celebrale e, fu
ricoverato in una casa di cura per anziani, prima a Steccato di Cutro, poi in
un secondo tempo alla “Gioiosa anziani” di Scandale sotto le cure del suo confratello
don Renato. Lì il Padre passò il resto dei suoi giorni nella preghiera, nella
sofferenza che gli causava vedere la sua parrocchia, il suo amore, dilaniato da
tanti mali, nel vedere i suoi figli soffrire senza la cura di un padre quale
lui era veramente stato per noi. Di tanto in tanto riceveva lì a Scandale mie
visite, ma una parrocchiana in particolare si occupò di lui, la sig.ra
Carmelita Fiorentino in Greco, che con amorevole cura si occupò dell’anziano
Padre, lo portò tante volte in parrocchia, molte volte lo ospitava a casa sua
come un vero e proprio padre” […].
“Le esequie del Venerabile Padre furono celebrate
il giorno 15 maggio, festa della Madonna di Capocolonna, nella Parrocchia di San
Nicola Vescovo di Scandale, contro il desiderio espresso dai parrocchiani di
Cantorato, Bucchi e Margherita di poter avere nelle loro chiese per un ultimo
saluto il venerato padre”
Dal libro di Salvatore Corrado, Padre Teofilo: un uomo che ha inseguito Dio,
Lulu Edizioni, 2007