Domenico Modugno |
Vecchio frack
"È giunta mezzanotte si spengono i rumori,
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè.
Le strade son deserte, deserte e silenziose
e un'ultima carrozza cigolando se ne va.
Il fiume scorre lento, frusciando sotto i ponti,
la luna splende in cielo, dorme tutta la città.
Solo va un uomo in frack.
Ha il cilindro per cappello, due diamanti per
gemelli,
un bastone di cristallo, la gardenia nell'occhiello
e sul candido gilet un papillon, un papillon di seta
blu.
S'avvicina lentamente con incedere elegante,
ha l'aspetto trasognato, malinconico ed assente...
Non si sa da dove vien, né dove va,
chi mai sarà quell'uomo in frack.
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit, Buona notte!
Va dicendo ad ogni cosa, ai fanali illuminati,
ad un gatto innamorato che randagio se ne va.
È giunta ormai l'aurora, si spengono i fanali,
si sveglia a poco a poco tutta quanta la città.
La luna si è incantata, sorpresa, impallidita,
pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.
Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne van
un cilindro, un fiore e un frack.
Galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente sotto i ponti, verso il mare,
verso il mare se ne va. Chi mai sarà,
chi mai sarà quell'uomo in frack.
Adieu, adieu, adieu Addio al mondo,
ai ricordi del passato, ad un sogno mai sognato,
ad un attimo d'amore che mai più ritornerà"
Domenico Modugno
Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6
agosto 1994
Cantante