La località Timperosso su un pianoro a nord-est
dell’attuale centro abitato, delimitata dalla Serra di Timperosso a nord, ha
fornito elementi pertinenti a una frequentazione di età ellenistica, fra cui
monete bronzee di conio brettio, anch’esse oramai disperse: Genovese, “Studi e materiali della geografia storica
della Calabria”, 2, scheda 126, p. 163. Sei chilometri a nord di Crotone, a
sud-ovest rispetto al centro abitato di Scandale, in una zona ricca di acque sorgive,
il Lucifero aveva esplorato, in località Vituso, circa venti tombe con
scheletro in posizione rannicchiata, deposte a poca profondità, e costituite di
quattro lastre di pietra grezza, ricoperte da un’altra del medesimo materiale.
Il corredo essenziale ha permesso di datare le sepolture al Bronzo Finale. La
frequentazione ellenistica è evidenziata sotto l’attuale Masseria Vituso da un
gruppo di tombe a fossa terragna: J. De Genière, Note per la carta archeologica della Calabria non greca, AGISMGr, XI,
1971, p. 271; Sabbione, AGISMGr, 1976, XVI, p. 929; Genovese, “Studi e materiali della geografia storica
della Calabria”, 2, pp.162 sg. Ancora dalla contrada San Leo su un’area
collinare a dominio del Marchesato è stato rinvenuto un ripostiglio monetale
con monete greche e successivamente un’anforetta in stile Gnathia: Osanna 1992, n° 27, p. 196; Medaglia 205 sg.
Guglielmo Genovese, Greci e non greci nel Bruzio preromano, formule interative e processi
di integrazione, Osanna Edizioni, 2012