“Gay e immigrati servono per disgregare
la società”
Ultraconservatorismo cristiano e
politiche reazionarie nella Russia di Putin
Vladimir Putin |
Ospite d’onore del convegno roveretano
“Russia Europa: la sfida del terzo Millennio?”, Alexey Komov, ambasciatore
russo all’Onu del Congresso Mondiale delle Famiglie, associazione che da anni
si occupa della difesa e della promozione della famiglia tradizionale, ha
parlato delle politiche familiari della Russia contemporanea, volte a difendere
la famiglia tradizionale, ispirata agli “antichi valori cristiani”: il tutto, a
fronte di un Occidente che, a suo dire, si sta disintegrando sia dal punto di
vista sociale che morale e materiale. Strapiena la sala Caritro, per la gioia
dell’associazione Pro Vita, organizzatrice dell’incontro.
L’arrivo a Rovereto di Komov è coinciso
con le polemiche ancora calde, anzi caldissime sulle leggi anti-gay volute da
Putin, con l’arresto di Vladimir Luxuria a Sochi e con l’eco ancora fresca
della vicenda delle Pussy Riot.
L’ambasciatore è stato piuttosto
esplicito nelle sue esternazioni anche davanti al pubblico roveretano, ma
l’intervista che ci ha rilasciato risulta molto utile per mettere a fuoco ancor
meglio il micidiale mix di ultraconservatorismo cristiano e di machismo politico-religioso
reazionario, a tratti quasi farneticante, che agita le notti postcomuniste di
Mosca.
Un segnale inquietante, anche perché il
convegno ha visto la presenza di Bernhard Kiem, console onorario della
Federazione russa per il Trentino Alto Adige, e di Andrey Pruss, direttore del
Centro russo Borodina di Merano, ovvero la massima autorità locale e il più
importante centro culturale russo della regione, nel ruolo di “officianti”. Tra
l’altro sul “Borodina” la
Provincia di Bolzano e il Comune di Merano hanno investito
molto come futuro polo di attrazione del turismo russo. Ma ecco cosa ci ha
detto Komov.
Ambasciatore, qual è oggi l’idea di
famiglia in Russia rispetto all’Occidente?
“Innanzi tutto un po’ di storia: la Russia è sempre stata un
paese cristiano, e solo a partire dall’Ottocento, con le idee illuministiche
fortemente anticristiane, le teorie massoniche e liberali infiltrate nella
nobiltà russa contro la Chiesa ,
si arriva, nel 1917, alla Rivoluzione bolscevica provocata da dei sovversivi di
professione, pagati dai banchieri di Wall Street e dal governo tedesco in
funzione antirussa. Con il comunismo che, ripeto, è stato importato nella
Russia cristiana, e non a caso Marx e Engels non erano russi, si impone la
teoria della famiglia come nemico da distruggere, perché opprime la donna: sono
stati così decriminalizzati l’aborto, l’amore libero e l’omosessualità. Milioni
di cristiani vennero assassinati dai rivoluzionari, le chiese distrutte. Non
solo: negli anni Venti si costruivano case senza la cucina e senza le porte per
evitare la privacy e favorire la promiscuità e l’amore libero tra la gioventù
comunista”.
Con Stalin, però, si ritornò ai valori
“nazionali” e più conservatori.
“In effetti dette nomi zaristi alle
navi sovietiche, ritornò alla chiesa e parlò di Santa Madre Russia perché il
popolo russo voleva questo. Quando poi Hitler invase l’Unione Sovietica dicendo
che era in mano agli ebrei e ai comunisti, fece però riaprire le chiese. Così
quando i nazisti vennero rispediti a casa, i sovietici non poterono più
richiuderle, a dimostrazione del fatto che il popolo russo è sempre stato
cristiano”.
Alla fine, il comunismo sovietico è
stato sconfitto, quindi la famiglia tradizionale non dovrebbe venire più
attaccata.
“Invece è stata creata la seconda
scuola di Francoforte, neo-marxista e neo-freudiana, che attraverso l’Onu vuole
introdurre l’educazione sessuale nelle scuole per propugnare assurde teorie
sull’identità di genere, e scardinare la famiglia tradizionale.
Anziché utilizzare il proletariato
contro la borghesia, oggi, come nuovi agenti della rivoluzione per distruggere
la tradizione cristiana dell’Europa, si utilizzano gli omosessuali - che in
ogni società non sono più del 2% anche se pretendono, in maniera
antidemocratica, di imporre a tutti le loro regole – rafforzati da una
massiccia iniezione di immigrati, specie di religione islamica, per creare
ulteriore confusione sociale. E in questo individualismo esasperato, un magnate
della finanza come Soros dice di legalizzare la droga e la prostituzione,
perché così le persone possono liberare senza limiti tutti i loro desideri.
In questo modo si atomizza l’individuo
e tutti i parametri sociali che per duemila anni hanno retto la società; la
famiglia stessa va distrutta perché è una piccola chiesa dove crescono persone
equilibrate e in armonia, ed è quindi il peggior nemico del totalitarismo”.
Ma secondo lei, a chi gioverebbe tutto
questo?
“Ci sono lobby finanziarie e culturali
molto forti che combattono la chiesa cristiana. Al Rockefeller Center di New
York, che fa capo a una delle famiglie più influenti a livello mondiale, ci
sono tanti simboli occulti: c’è, ad esempio, una statua di Prometeo che
simboleggia Lucifero, il primo ribelle, che permette tutto e non proibisce
nulla.
Si impone così, una “religione
umanista”, che non ha bisogno di Dio, e che permette di fare tutto quello che
si vuole, senza limiti di sorta. Vorrei ricordare, a questo proposito, che
Hillary Clinton dedicò la sua tesi di dottorato a Saul Alinsky, l’attivista
autore del libro “Rules for radicals” in cui elogia la figura di Lucifero come
primo rivoluzionario. Ebbene, Alinsky è il padre spirituale del presidente
Obama, mentre Hillary Clinton è la principale candidata dei democratici alla
prossima presidenza degli Stati Uniti”.
Oggi la Russia ha problemi
demografici?
“Sì, basti pensare che per decenni
l’aborto è stato utilizzato come metodo di contraccezione e, ad esempio tra il
1989 e il 1990, sono stati eseguiti 4 milioni di aborti. Oggi siamo a un milione
e duecentomila aborti chirurgici, ma ci mancano i dati di quelli farmaceutici.
In questi ultimi anni si è affermato il movimento “Pro Vita”di Dimitri Smirnov,
padre ortodosso che è anche il mio padre spirituale, grazie al quale i valori
della famiglia e della vita sono diventati sempre più importanti: il presidente
Putin è un forte sostenitore del movimento e la Russia spera di diventare
leader nel mondo per i diritti della famiglia, della maternità e dell’infanzia.
Vorrei invitare il Trentino e l’Alto Adige al Congresso mondiale per la
famiglia che si terrà al Cremlino e nella grande cattedrale di Cristo il
Salvatore di Mosca, dal 10 al 12 settembre di quest’anno”.
Come considera le “aperture” al mondo
gay da parte di papa Francesco?
“Per il Santo Padre non si deve essere
ossessionati dai problemi come l’aborto o i gay, mentre è più importante
pensare agli ultimi, ai più poveri.
Questo è giusto, ma, a mio avviso, le
sue priorità dovrebbero essere diverse. Inoltre, quando lo vedo ritratto sulle
copertine di Time, di Rolling Stones e di altri mass media liberal che non
hanno mai amato la chiesa, sinceramente mi stupisco e, quantomeno, mi chiedo il
perché: in realtà usano papa Francesco semplicemente per portare avanti le loro
teorie destabilizzanti”.
Articolo di Sandra Matuella pubblicato
dal Corriere Trentino il 18 febbraio 2014