Lago Ampollino in una foto di Rosa Maria Panebianco |
Svuotamento dei Laghi della Sila:
modalità, problematiche e conseguenze
Svuotamento dei Laghi Silani: c’è
intesa fra le istituzioni ed ambientalisti nella necessità di fare squadra e
tutelare il territorio e le sue potenzialità naturalistiche.
E’ questa la sintesi del convegno su
tema “Svuotamento dei Laghi della Sila: modalità, problematiche e conseguenze”
indetto a Cotronei dal sindaco Nicola Belcastro. A detta del primo Cittadino
sono poche le cose chiare all’interno della progettazione della A2A,
particolarmente per quando riguarda la fluidificazione dei fanghi dai fondali
dei laghi Arvo ed Ampollino che potrebbero inquinare i letti dei fiumi
colleganti gli stessi invasi al mare.
Nella cittadina che deve buona parte
della propria storia e della propria economia degli ultimi lustri proprio
all’idroelettrico, all’Ampollino ed ai boschi circostanti lo stesso lago
artificiale; nessuno vuole innalzare mura ed intralciare i progetti della A2A,
ma la stessa società deve confrontarsi maggiormente con la popolazione e bene
avrebbe fatto a partecipare allo stesso confronto cui, intorno al primo
cittadino cotronellaro si sono sommate le rappresentanze delle Amministrazioni
di Petilia Policastro, Pedace ed Aprigliano, il vice presidente della provincia
di Crotone Durante, il presidente della provincia di Cosenza Oliverio,
l’assessore regionale all’ambiente Pugliano che, pur parlando a titolo
personale non avendo ancora ricevuto tutta la documentazione necessaria all’autorizzazione,
ha comunque espresso alcune perplessità.
Altre perplessità quelle messe sul
tavolo del confronto anche da Antonio Nicoletti, rappresentante della
“Legambiente” regionale che ha evidenziato nella programmazione degli
interventi calabresi della A2A un pressapochismo ed un dilettantismo che la
società non mette in campo quando lavora in altri territori nazionali. Altro
contributo alla discussione quello di Pietro Segreti, già sindaco di Cotronei e
per lunghi anni lavoratore dell’Enel in un periodo in cui gli “Elettrici”
avevano un peso specifico a Cotronei, nel circondario e nella Sila tutta. Lo
svuotamento dei laghi, a sua detta, da problema potrebbe diventare un momento
di crescita per la stessa Sila poiché ai necessari controlli non più rinviabili
si potrebbero aggiungere degli interventi strutturali da troppo tempo promessi
dalle Istituzioni ma non ancora realizzati. “L’importante – ha aggiunto – è che
ciascuno faccia bene il proprio compito e che si riprenda a parlare della Sila
come non si fa più da troppo tempo”.
Articolo di Francesco Rizza su Area Locale dell’8.09.2013