venerdì 16 marzo 2012

Il quadrato magico




SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS



Il quadrato magico del SATOR è una famosa struttura palindroma che da secoli ha attratto gli studiosi a causa del suo fascino. Si tratta di una frase in lingua latina - SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS - che può essere letta in entrambi i sensi.


Inizialmente si credette che il Quadrato fosse un'invenzione medievale, ma nel 1868 uno scavo archeologico tra le rovine dell'antica città romana di Corinium (oggi Cirencester, nel Gloucestershire, in Inghilterra) rivelò la curiosa iscrizione sull'intonaco di una casa databile al III sec. d.C. Il frammento è oggi conservato nel museo archeologico della stessa città. Il Quadrato appare nella sua versione speculare, che inizia con la parola ROTAS. Si cominciò allora a diffondere la convinzione che esso rappresentava un modo adottato dai primi Cristiani, per adorare la croce in forma dissimulata: infatti, la parola TENENT disegna al centro del quadrato una croce perfetta. La tesi cristiana fu rinforzata da un'ulteriore scoperta, avvenuta nella città siriana di Dura-Europos, sull'Eufrate, antica colonia romana (300-256 a.C.). In essa furono ritrovati quattro esemplari del Quadrato Magico.


Secondo alcuni Arepo sarebbe un nome di persona, quindi la frase si dovrebbe leggere così: “Il seminatore Arepo tiene in opera la ruota”. Secondo altri Il vocabolo deriverebbe dal termine celtico àrepos, che significava "aratro". Sembra, quindi, che questo termine venisse poi traslitterato nel latino arepus ad indicare appunto, il carro agricolo. Il significato letterale della frase assumerebbe questo senso: “Il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote”.


Ogni ipotesi, però, decadde nel 1925 quando gli scavi archeologici che interessarono i resti dell'antica città di Pompei, sepolta dalle ceneri dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., rivelarono sull'intonaco della casa di Quinto Paquio Proculo l'iscrizione del quadrato magico. Undici anni più tardi, nel 1936, ne fu rinvenuta un'altra, stavolta completa, sulla scanalatura di una colonna mediana nel portico occidentale della Grande Palestra. Questo ritrovamento risulta il più antico che sia stato effettuato, e per questo il Quadrato del SATOR è stato anche chiamato «Latercolo Pompeiano». Tale scoperta, secondo gli studiosi, porrebbe fine alla teoria cristiana.


La questione, però, rimane ancora aperta. Molti studiosi, ricercatori e appassionati di enigmistica, si arrovellano ancora oggi nel cercare di dare una nuova interpretazione al quadrato.