La festa della Madonna del Condoleo e la festa della Madonna della Difesa si celebrano, ad anni alterni, nei primi giorni del mese di agosto, per favorire la partecipazione dei tanti scandalesi emigrati all’estero o al nord Italia. Don Renato soleva dire che
Una devozione questa che viene da lontano. I nostri antenati raccontavano che nel periodo della presenza dei francesi nel territorio crotonese, una grave siccità colpì le nostre popolazioni. Alcuni devoti ebbero l’idea di portare in processione la miracolosa Immagine della Madonna del Condoleo per invocare la grazia della pioggia. Il quadro della Madonna girò per tutte le viuzze del paese ma il cielo non diede nessun segno di turbolenza. Sulla strada del ritorno al santuario, un ufficiale francese rivolto all’immagine sacra minacciò
Una volta in tempi lontani
Il profano prese il sopravvento sul sacro. Il quadro della Madonna divenne strumento per la raccolta di denaro da destinare al divertimento di piazza. Una volta, le spese della festa riguardavano l’addobbo della chiesa, la banda musicale, l’illuminazione e i fuochi d’artificio chiamati “spari”. La banda musicale richiedeva un impegno maggiore sia in termini economici che logistici. Per la parte economica si provvedeva in tempo. Infatti, nel periodo della trebbiatura, i contadini versavano una manciata del loro raccolto. Se l’annata era stata buona, i contadini più agiati versavano per la festa un “menzaluro” di grano, gli altri soltanto un “mezzumenzaluro”. Il comitato festa ammassava grano, fave, favette e ceci e il ricavato della vendita rappresentava la base economica per fronteggiare le spese della festa.
Le bande musicali più richieste erano quelle della Puglia in particolare la banda di Acquaviva delle Fonti. La banda doveva sostare in paese tre giorni. Arrivava nel pomeriggio del venerdì e accompagnava il quadro della Madonna dal santuario alla chiesa matrice. Se ne tornava a