domenica 1 maggio 2022

Villa Condoleo in un ricordo di Annamaria Imperiale

 

Annamaria Imperiale e famiglia

“A Villa Condoleo, oltre all'affetto, ho trovato anche le regole da rispettare e i compiti da svolgere. Ognuno di noi aveva le mansioni quotidiane: c’era chi si occupava di pulire chi di accudire i più piccoli, chi accoglieva i nuovi arrivati. Le nostre giornate erano impegnate in attività educative anche dopo la scuola che frequentavamo nella stessa struttura: ognuno di noi ha avuto lezioni di cucito e doveva avere dimestichezza con l’uncinetto, i ferri e il ricamo. Ognuno di noi doveva imparare ad essere un’ottima padrona di casa. Ci hanno insegnato ad essere parsimoniose e stimolate a diventare delle buone lavoratrici.

Mi sono diplomata lì e ho iniziato a lavorare nella scuola dell’infanzia della struttura e questo è stato essenziale per la mia attività professionale. Anche il mio matrimonio è stato celebrato lì, e sia le suore che Don Renato hanno dato il massimo impegno affinché io avessi tutto il necessario per trasferirmi nella mia nuova casa e iniziare una nuova fase della mia vita. Ricordo che per l’abito da sposa, il Padre si è prodigato molto affinché io avessi il migliore, quello che mi facesse sentire più bella. Il giorno del mio matrimonio la casa è diventata un’invidiabile location, tutta ornata a festa e quasi tutto il paese tra gli invitati. È stato meraviglioso!”

 

Da un’intervista ad Annamaria Imperiale. Cfr. Filomena Simbari, Nel segno della Provvidenza. Una biografia di don Renato Cosentini, Pubblisfera Edizioni, San Giovanni in Fiore (CS), 2021, p. 88-89.