Oscilla senza pace
il mio cuore
tra le stelle
e l'abisso del mare.
Nuccio Coriale
Come sospesi
privo di orizzonti lontani.
Domande si accasciano
in una sala d’attesa:
cosa succederà domani?
Come sarà l’avvenire?
Potremo abbracciarci?
Potremo stare vicini,
stringerci la mano
senza avere paura dell’altro?
Eppure in primavera
non sono mancati i fiori,
l’estate è finita in un altro ricordo,
l’autunno ignaro prepara la vita
facendo cadere le foglie.
Dorme la natura
in questo letargo angoscioso,
viviamo sospesi.
Il vento soffia fra i miei capelli,
un’altra lacrima calda
mi scende per le narici
e scompare,
assorbita
dalla mia mascherina.
Nuccio Coriale
Al secolo, Carmine Coriale
Scandale 1972 –
Poeta