sabato 3 ottobre 2020

Michel Onfray - A proposito dell’imperatore Marco Aurelio

 

Michel Onfray


“Certo, non ha lasciato che il proprio membro venisse succhiato da bambini in culla come Tiberio, non ha nominato senatore il proprio cavallo dandogli da mangiare delle perle come Caligola, non ha ordinato che tutti i gladiatori che inciampassero nell’arena venissero sgozzati come Claudio, non ha appiccato il fuoco a Roma prendendosi per un poeta come Nerone, non ha, sempre come quest’ultimo, ucciso la propria madre e la propria moglie, non ha organizzato festini con duemila pesci di qualità e settemila uccelli di lusso provenienti da ogni angolo dell’Impero come Vitellio, non ha tassato le latrine sostenendo che i soldi non avevano odore come Vespasiano, non ha fatto uccidere chiunque gli sembrasse sospetto come Tito, non ha passato ore al giorno a uccidere mosche con degli stiletti come Domiziano. No. Ovviamente, no…

Non ha però nemmeno abolito, o soppresso, o annullato, o abrogato le cose che, in quel suo Impero, avrebbero potuto sembrargli in contraddizione con la saggezza che promuoveva scrivendo i suoi Pensieri. Quest’uomo ha cercato di essere un filosofo ma non c’è riuscito; si è dovuto accontentare di essere un imperatore”

 

  

Michel Onfray

Chambois, 1 gennaio 1959 -

Filosofo francese

 

  

Cfr. Michel Onfray, Saggezza. Saper vivere ai piedi di un vulcano, Ponte alle Grazie, 2019, pag. 412 – Titolo originale: Sagesse. Savoir vivre au pied d’un volcan, Flammarion, Paris 2019.

 

  

Marco Aurelio

Marco Aurelio Antonino - Marcus Aurelius Antoninus

Roma 121 – Vindobona (Vienna) 180

Imperatore romano