Erasmo da Rotterdam
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“Dolce
davvero è il delirio che li possiede! Nella lor mente erigono innumerevoli
mondi, misurano quasi a fil di squadra il sole, le stelle, la luna, i pianeti,
spiegan l’origine dei fulmini, dei venti, delle eclissi e di tutti gli altri
fenomeni inesplicabili della natura, e non hanno mai esitazioni, come se
fossero i segreti confidenti del supremo regolatore dell’universo, oppure ci
venissero a portar le notizie delle adunanze degli dei. Ma la natura si fa
ampie beffe d’essi e delle loro elucubrazioni. In effetti essi non conoscono
alcunché di certo. Ne è prova più che sufficiente il fatto che tra i filosofi
su ogni questione nascono polemiche interminabili. Essi non sanno un bel
niente, eppure affermano di sapere tutto; non
conoscono se stessi, talora non riescono a scorgere le fosse o i macigni
che gli si parano davanti, o perché i più di loro sono orbi, o perché son
sempre nelle nuvole. Eppure essi proclamano con orgoglio di veder bene le idee,
gli universali, le forme separate, le materie prime, le quiddità, le ecceità,
tutte cose tanto sottili, che neppure Linceo, io credo, riuscirebbe a
penetrarvi con lo sguardo”
Erasmo da Rotterdam
Desiderius Erasmus Roteradamus
Nome latinizzato di Geert Geertsz
Rotterdam 1466 – Basilea 1536
Umanista olandese. Sacerdote,
filologo.