mercoledì 13 febbraio 2013

Nuovo altare nella Chiesa di San Nicola

Foto pubblicate dal  Blog Pingitore

Chiesa di Dio, popolo in festa. Si è conclusa domenica la cerimonia di dedicazione del nuovo altare presieduta dall’Arcivescovo Domenico Graziani nella Chiesa Madre di San Nicola Vescovo in Scandale. Il blocco marmoreo, in marmo di Carrara, offerto dai fratelli Rizzuto a memoria del padre Aldo, è stato posto nella settimana precedente insieme all’ambone ed avvolto in veli in attesa del solenne rito che prevedeva l’unzione col Sacro Crisma e la deposizione all’interno di esso di una reliquia ex carne di Santa Maria De Mattias, fondatrice dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo presenti nella Parrocchia da oltre trenta anni.

“Il nuovo altare – ha precisato l’arcivescovo durante l’omelia – è piantato sulla terra. Che serva da benedizione a questa nostra terra che vede incerto il futuro dei suoi figli che partono in cerca di occupazione e si ritrovano a vivere in condizioni di sconforto”.
Secondo il solenne rito, l’arcivescovo ha prima deposto la reliquia, insieme all’interno di una cavità appositamente preparata, dopo ha unto il nuovo altare con il Sacro Crisma. La celebrazione è poi regolarmente proseguita.
Presenti le autorità civili e militari, tra i quali il Capitano del Comando Provinciale dei Carabinieri, il maresciallo della Stazione Locale, il Presidente della Bcc di Scandale Tommaso Graziani, insieme al neodirettore Francesco Corigliano. Presente anche una delegazione del Comune in sostituzione del Commissario straordinario Roberto Micucci, assente per impegni istituzionali.

La celebrazione si pone al centro di una cospicua attività pastorale e istituzionale che la parrocchia, guidata da Don Rino Le Pera, sta conducendo grazie all'impegno ed alla generosità dei fedeli desiderosi di riportare l’edificio barocco alla sua antica vitalità, andato incontro negli anni ad un processo di degrado. Dopo la riapertura seguita al restauro, infatti, sono state numerose le famiglie che hanno contribuito alla decorazione dell’edificio, dalle porte, alle finestre, dall'altare ai vetri.
Insomma, quella che si verifica è un’attività di fermento; a breve sarà benedetto anche il nuovo tabernacolo, offerto dalla famiglia Giovinazzi, mentre è in attesa il trasporto della salma di Mons. Renato Cosentini nella chiesa parrocchiale che per sessanta anni lo ha accolto tra la sue braccia.
Molti chiedevano un edificio che conferisse una certa spiritualità e che raccogliesse solennemente il popolo in preghiera. Non si possono negare, certo, gli sforzi attuati per renderlo tale. Si spera che la chiesa ora possa adempiere a tale scopo, continuando ad essere però tempio di fede e di autentico agire cristiano.

Articolo di Ippolito Emanuele Pingitore pubblicato sul suo Blog