venerdì 24 febbraio 2012

Il brigantaggio visto da Francesco Saverio Nitti




Sopra, il cadavere del brigante Nicola Summa, alias Ninco Nanco.


Vediamo cosa scrisse Francesco Saverio Nitti nel 1899 a proposito del brigantaggio meridionale.


“Per le plebi meridionali il brigante fu assai spesso il vendicatore e il benefattore: qualche volta fu la giustizia stessa. Le rivolte dei briganti, coscienti o incoscienti, nel maggior numero dei casi ebbero il carattere di vere e selvagge lotte proletarie...contadini affamati, o perseguitati dalla cosiddetta giustizia baronale, si riunivano in bande, sceglievano un capo più intelligente o più feroce, e si davano, come si diceva allora, alla campagna: per rubare e per uccidere. Se i capi erano il più delle volte persone nate a delinquere, i gregari, gli oscuri erano sofferenti, che avean torti da vendicare, o contadini ridotti a una vita quasi bestiale, e che desideravano, per qualche anno almeno, saziare la fame e vendicare le offese”.



Francesco Saverio Nitti


Melfi 1868 – Roma 1953


Economista e politico


Presidente del Consiglio dei Ministri (1919-20)