Isola selvaggia e disabitata, protetta dal Governo italiano come zona proibita (si può visitare solo con un permesso speciale), costituisce un importante luogo di rifugio per gli uccelli migratori. È situata nel Mar Tirreno e fa parte dell'Arcipelago Toscano, inclusa nel comune di Portoferraio e della provincia di Livorno. Costituisce una Riserva Naturale Statale Integrale (circa 15 km²) e fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Ci abitano solo due guardiani e un paio di guardie forestali.
Anche se abitata già al tempo degli Etruschi, la storia di Montecristo comincia con la fondazione del monastero di San Mamiliano da parte dei monaci Camaldolesi (1216).
Purtroppo, nel 1553, il pirata turco Dragut Rais massacrò gli abitanti di Montecristo e fece schiavi i monaci. Quest’isola è circondata da tanto mistero perché si ritiene vi sia conservato un favoloso tesoro. Infatti, nell'isola si svolgono alcuni importanti passaggi del celebre romanzo Il conte di Montecristo, dello scrittore francese Alexandre Dumas.
Lo scrittore era arrivato per caso sull’isola nel 1842, gironzolando in barca con il nipote di Napoleone, dopo aver visto l’isola d’Elba, primo esilio dello zio.
Si è sempre pensato che il tesoro nascosto fosse dei monaci Camaldolesi. Secondo alcuni storici, invece, fu il pirata Dragut a nascondere i tesori delle sue scorrerie nell’isola, che per anni è stato il suo rifugio, quindi, il tesoro esisterebbe davvero.
La prova è che le ricerche cominciarono subito dopo la morte di Dragut (1565), da parte del Granduca di Toscana, Cosimo I, che morì nel 1574. Continuarono con il principe di Piombino, Alessandro Appiani, assassinato nel 1589.
L'isola fu acquistata dal Governo italiano nel 1869 per la somma di 100.000 lire dal proprietario, un inglese. Dopo vari tentativi di colonizzazione, nel 1878 vi si insediò una colonia penale. Nel
A Cala Maestra, è possibile vedere l'unica costruzione dell'isola, villa Watson- Taylor, dove si trovano praticamente gli unici alberi di tutta l'isola.
Morale della favola, ci sono pressioni per aprirla ai visitatori, ma il Governo è irremovibile: primo, perché è un paradiso ecologico; secondo, perché è preoccupato che l’isola venga presa d’assalto dai cacciatori di questo favoloso e misterioso tesoro.