domenica 20 marzo 2011

Condizioni sanitarie della popolazione di Scandale nel 1955



NOTIZIE SULLE CONDIZIONI SANITARIE DELLA POPOLAZIONE DI SCANDALE

Dottor Rocco Mazzarone


Per avere un quadro vicino al reale dello stato di salute della popolazione di Scandale, nell’impossibilità di eseguire un’indagine diretta, sono state prese in esame le cause di morte e le cause di malattia, desumendone le notizie da varie fonti.

I dati disponibili sulla morbosità, pur essendo meno indicativi di quelli sulla mortalità perché presentano in generale deficienze notevoli anche nel caso di malattie che non rivestono particolare carattere di gravità, sono ugualmente presi in esame sia per la continuità della rilevazione sia per la serietà dell’unico rilevatore: il medico condotto.


1) Mortalità secondo le cause.

Sono state prese in esame le cause di morte dal 1940 al 1954, desumendone le notizie dagli atti dello Stato Civile.

Non conoscendo i dati riguardanti la composizione della popolazione per età non è stato possibile ricavare le cifre proporzionali necessarie per poter esaminare l’influenza dell’età sulle cause di morte.

La stessa difficoltà si è riscontrata per lo studio dei rapporti tra cause di morte e sesso.

Si può comunque affermare a titolo indicativo che le malattie dell’apparato digerente sono al primo posto, seguite da quelle del cuore e dell’apparato circolatorio e da quelle dell’apparato respiratorio non indicate come tubercolosi.

Le prime, in prevalenza enteriti e diarrea, raggiungono la loro massima frequenza nel primo anno di vita e nell’età da 1 a 4 anni. Soprattutto in quest’ultima mostrano una tendenza alla diminuzione, dovuta certamente alla introduzione dei nuovi farmaci e alla migliorata condizione igienica.

Ugualmente alla introduzione dei nuovi farmaci è dovuta la tendenza alla diminuzione delle malattie dell’apparato respiratorio non indicate come tubercolosi.

Le malattie del cuore e dell’apparato circolatorio raggiungono la loro massima frequenza dai 65 anni in su e in quella dai 45 ai 64, ma sono anche rappresentate nell’età dai 5 ai 14 e dai 15 ai 44. Soprattutto quest’ultimo dato indica che le cardiopatie ad eziologia reumatica sono rappresentate nella patologia della popolazione di Scandale.

Non sembra vi sia alcuna tendenza alla diminuzione delle cardiopatie.

La malattia non è più rappresentata come causa di morte dal 1942.

I dati sulla mortalità per tubercolosi sono assai scarsi per poter trarre alcuna illazione. La tubercolosi extrapolmonare sembra in lieve prevalenza.


2) Morbosità.


  1. Dall’esame di bollettini delle malattie infettive soggette a denunzia e dalle relazioni sanitarie annuali si rileva che:

- l’eresipela è assai rara;

- la difterite ricompare a distanza di quasi un decennio e in soggetti non vaccinati;

- la pustola maligna è rara.

- La pertosse si manifesta in due episodi epidemici;

- La meningite cerebro-spinale si manifesta in qualche caso sporadico;

- La febbre tifoide e le infezioni paratifiche sono presenti in quasi tutti gli anni considerati e senza oscillazioni significanti;

- La brucellosi, assai frequente in altre comunità contadine, si manifesta in un solo caso;

- Il morbillo si manifesta in una grande epidemia con decorso benigno e senza gravi complicanze, se si eccettua un caso di meningite tubercolare;

- La varicella si manifesta in casi sporadici ed in un episodio epidemico;

- La scarlattina, la parotite, la poliomielite anteriore acuta si manifestano in pochi casi sporadici;

- L’emebiasi si manifesta in un solo caso in soggetto reduce dall’Africa;

- La leishmaniosi si presenta in qualche raro caso sporadico;

- Quasi universalmente diffusa è l’ascaridosi; numerosi sono i casi di ossiurosi.


b. Un cenno particolare meritano le malattie sociali più diffuse nella regione.

La flessione della morbosità, come risulta dai dati dell’Ambulatorio Comunale, per malaria, si accentua con l’introduzione del D.D.T. - Dal 1947 non si registra nessun caso di malaria primitiva e dal 1949 nessun caso di recidiva.

La migliorata situazione perciò che si riferisce all’incidenza delle primitive si riflette nel campo delle recidive.

Dall’esame dei dati del Dispensario dell’Igiene Sociale di Crotone (in verità assai poco frequentato dagli scandalesi) e da quelli dell’Ambulatorio Comunale, non si possono ricavare notizie sulle variazioni della morbosità per tubercolosi, né è possibile individuare la fase epidemica in cui la malattia è a Scandale. Unico rilievo degno di nota che sembra emergere dai dati disponibili è la prevalenza, tra le forme di tubercolosi extra-polmonare, di quelle meningee.

La infezione reumatica acuta è indicata nelle relazioni sanitarie annuali come di osservazione frequente e con una certa frequenza ricorre nei certificati di malattia I.N.A.M. – Il suo peso nella patologia locale è, d’altra parte, dimostrato, come si è accennato, dal numero delle cardiopatie come causa di morte. Cardiopatie reumatiche figurano anche come causa di riforma degli atti del Consiglio di Leva.

Il tracoma, dai dati del Dispensario Antitracomatoso funzionante dal 1949 al 1952 e da un’indagine sulla popolazione scolastica non sembra essere molto diffuso e comunque mostra una tendenza alla contrazione e uno spostamento verso le forme cicatriziali.

La sifilide, sia per il numero degli accertati sierologicamente dall’I.N.A.M. sia per il numero degli aborti denunciati, non sembra frequente.

La anchilostomiasi, frequente in altre comunità contadine della Calabria non è presente.

Relativamente frequente è il gozzo. Gozzo e ipertrofia della tiroide sono non infrequente causa di rivedibilità e di riforma, come risulta dagli atti del Consiglio di Leva.

I dati emersi da una indagine diretta ad accertare lo stato della situazione tiroidea sulla popolazione scolastica secondo il metodo di Cerletti non sembrano dimostrare, tuttavia, la presenza della noxe gozzigena. Bisogna, a tal proposito, ricordare che anche, con il metodo ridotto la statistica deve essere ripetuta almeno due volte, d’estate e d’inverno, e che per stabilire in certo modo la presenza o meno della noxe, la ricerca deve essere integrata dai reperti forniti dalle gabbie sonda.


C. L’incidenza delle altre malattie è stata desunta dai certificati di malattia dell’I.N.A.M. e dai registri dell’ambulatorio comunale.

I disturbi dell’alimentazione della prima infanzia. Essi sono notevolmente diffusi, ma sembrano tuttavia mostrare una tendenza alla diminuzione.

Molto rare sono le avitaminosi A, B e C; meno raro il rachitismo, soprattutto nelle forme fruste.

Delle malattie dell’apparato digerente diffusa sembra la carie dentaria. Essa si è dimostrata assai diffusa nella popolazione scolastica. Con una certa frequenza ricorrono l’ulcera gastro-duodenale, l’appendicite, la colecisti.

Diffuse le gastroenteriti nell’età infantili.

Delle malattie dell’apparato respiratorio frequenti le bronchiti.

A carico dell’apparato cardiovascolare, come si è accennato in precedenza, non sono rare le cardiopatie ad eziologia reumatica. Frequenti le lesioni aterosclerotiche.

Rare le malattie del sistema genito-urinario, emopoietico, nervoso, delle ghiandole a secrezione interna.

Molto frequenti le malattie reumatiche non indicate come infezione reumatica acuta.

Relativamente rari i tumori.


3. Considerazioni conclusive.


Le possibilità di confronto e con altre comunità e con la regione sono, anche per le malattie sociali predominanti in Calabria, assai limitate. Indispensabile appare una indagine diretta. Essa costituirebbe anche un contributo alla patologia delle popolazioni contadine. Uno dei mezzi per eseguirla è la schermografia, che dovrebbe essere estesa a tutta la popolazione scolastica e al maggior numero possibile di scandalesi di tutte le età e dei due sessi. Essa, con l’esame obiettivo, darebbe i dati sull’endemicità, il numero cioè complessivo dei malati nel momento dell’indagine, ma attraverso l’anamnesi raccolta secondo lo schema allegato potrebbe anche fornire dati indiretti sulla morbosità del periodo considerato, sia delle malattie sociali più frequenti nella regione, sia delle altre malattie.

Dai dati, comunque, che è stato possibile prendere in esame, si può affermare che nella popolazione di Scandale:


1)- la diffusione delle malattie infettive più comuni nell’infanzia è favorita dalle condizioni ambientali, soprattutto nello stato e nell’affollamento delle abitazioni;

2)- nelle stesse cause, nella scarsezza e probabilmente nell’inquinamento di alcune acque e nella insufficienza dei servizi di nettezza urbana, deve ricercarsi la diffusione della febbre tifoide e delle infezioni paratifiche;

3)- la brucellosi, assai frequente in altre comunità contadine, qui è molto rara, probabilmente per la scarsità di caprini e altri animali infetti e per la loro relativa lontananza dalle abitazioni;

4)- la malaria, come altrove, è scomparsa in seguito all’introduzione del D.D.T.;

5)- l’anchilostomiasi, presente in altre zone della Calabria, è qui assente sia per le condizioni del suolo sia per il tipo di lavoro dei contadini scandalesi;

6)- la tubercolosi non sembra rivestire carattere di particolare gravità, ma, come si è precedentemente accennato, i dati disponibili sono assai scarsi per poter trarre illazioni; così non è possibile accertare fino a che punto la diffusione della malattia è favorita dalle condizioni ambientali;

7)- influenzata dalle condizioni di lavoro e dall’ambiente domestico devono considerarsi l’infezione reumatica acuta e, quindi, le cardiopatie ad eziologia reumatica;

8)- la sifilide sembra importata dai militari di ritorno dalla guerra;

9)- oltre alle condizioni ambientali, a deficiente educazione igienica si deve la diffusione dei disturbi dell’alimentazione nella prima infanzia.


A conclusione della breve esposizione si può affermare che le condizioni sanitarie della popolazione di Scandale sono suscettibili di miglioramento, modificando le condizioni ambientali ed economiche e incoraggiando la educazione igienica.


Casi di malaria primitiva e recidiva


..................................primitiva............................recidiva

1940.............................30..........................................29

1941.............................11..........................................12

1942..............................7...........................................35

1943...........................................................................29

1944..............................7............................................69

1945………………………………………………………..……….0

1946..............................2............................................92

1947............................................................................65

1948............................................................................10

1949….…………………………………………………………......0

1950…………………………..……………………………..………0

1951……………………………………….…………………………0

1952…………………………………………………………….……0

1953……………………………………………………….…………0

1954………………………………………………………………….0

1955………………………………………………………………….0


Aborti

1941......................................13

1949........................................3

1950........................................7

1951......................................11

1952......................................13

1953........................................8

1954........................................2


Roma – A.N.I.M.I. Archivio Rossi-Doria, vol. I, fasc. 2. L’originale ha 32 pagine: 6 dattiloscritte, il resto sono tabelle che non ho messo per motivi di spazio.