sabato 24 luglio 2010

Il 24 luglio 2006 ci lasciava Don Renato

Don Renato in una foto pubblicata dal sito di Villa Condoleo.

.

Ricordiamo Don Renato, riportando parte di un articolo scritto all’epoca da Rosario Rizzuto.

.

Scandale, 27 luglio 2006

C’era praticamente tutta Scandale mercoledì 26 luglio 2006 a porgere l’ultimo saluto a Monsignor Renato Cosentini, il prete dei bambini, che ci ha lasciati lunedì 24 luglio 2006 per ricongiungersi col Padre Eterno.

Una moltitudine di gente che non si era mai vista ad un funerale, un cordone di corpi dietro la bara, nella processione dalla Chiesa Madre a Piazza Condoleo, dove si sono tenute le esequie, che sembrava senza fine.

Tre giorni per star vicino al proprio parroco, tre giorni in cui tutta Scandale ha voluto salutare l’uomo, il prete, che ha dato visibilità ad un piccolo paese di provincia. Magari non partecipando in massa all’ultima veglia notturna, lasciata ai parenti e agli amici più intimi, ma Don Renato li ha già perdonati. Come ha perdonato spesso gli scandalesi. Un perdonarsi reciproco per quasi sessant’anni.

Un amarsi senza fine anche se “era il prete che veniva da San Mauro” e a quei tempi, subito dopo la seconda guerra mondiale, non è che i sanmauresi erano ben visti nella cittadina collinare scandalese e viceversa.

Se ne è andato don Renato, ci ha lasciato per sempre, trovando posto in una fredda cella del cimitero di Scandale alla vigilia del suo sessantesimo di sacerdozio, nel giorno in cui la chiesa ricordava i Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria ed in cui si festeggiava la festa dei nonni, è lui era il nonno per antonomasia. Il nonno per le sue bimbe poi cresciute e diventate mamme. Così lo piange senza fine la “nipote” Tania Rizzuto, e tutte le sue “figlie” giunte da ogni dove per dare l’estremo saluto al Nonno Padre.

Tra i sogni di Don Renato c’era quello di vedere un ragazzo di Scandale diventare prete sotto il suo sacerdozio, non c’è riuscito in vita ma ci riuscirà postumo a breve con Simone Scaramuzzino e anzi raddoppierà, se Dio vorrà, con Antonello Voce che in questi giorni ha buttato litri di lacrime e non si è mai allontanato da quella bara quasi come l’apostolo Giovanni, il preferito di Gesù, sotto la croce.

Mercoledì 26 luglio, la Chiesa Madre è già strapiena ore prima della programmata processione; dentro la Sua bara, ai piedi della quale una bella foto di Don Renato con Papa Giovanni Paolo II.

Alle 17,30 accompagnato dalla banda musicale “Gaudiosi di Maria” di Scandale, Don Renato per l’ultima volte esce dalla sua chiesa e percorre quelle vie che per tanti anni lo hanno visto protagonista durante le processioni per le feste della Madonna, delle Vie Crucis, dei Corpus Domini, dei funerali ecc.

Lungo la strada ai balconi, la gente ha steso coperte, bianche, colorate come si fa il giorno della festa del Corpus Domini o quando passa la processione della Madonna. Ad attenderlo in piazza Condoleo altra gente, decine di sacerdoti provenienti da tutta la Provincia di Crotone ed oltre e poi due Vescovi, Monsignor Giuseppe Agostino e Monsignor Luigi Cantafora e il reggente la diocesi di Crotone, Monsignor Francesco Frandina il quale ad inizio celebrazione porta il saluto di Monsignor Domenico Graziani, che non è potuto essere presente per motivi familiari, e dell’ex vescovo di Crotone, Monsignor Andrea Mugione.

A seguire don Frandina porge il suo saluto a quello che lui definisce il proprio maestro, ma anche amico, confessore… fino all’ultima sera.

Presenti alla celebrazione anche il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, il Consigliere Provinciale, Antonio Barberio, il Sindaco di Scandale, Fabio Brescia, il suo vice Tonino Coriale, il Sindaco di San Mauro Marchesato, Carmine Barbuto, il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Scandale nonché grande amico di don Renato, Iginio Carvelli che di lui ha anche parlato nel libro “Scende la sera – le prediche di don Renato” e poi i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri.

E poi c’era il coro della parrocchia di San Nicola Vescovo, la sua parrocchia, il suo amato coro del quale don Renato non perdeva occasione per tesserne le lodi.


I funerali di Don Renato in una foto pubblicata dal sito di Cesare Grisi