giovedì 24 dicembre 2009

Chiesa dell’Addolorata, anticamente chiesa dell’Annunziata.

Chiesa dell’Addolorata sotto la neve. Foto pubblicata anche dal sito www.webcultura.eu .


Dalla documentazione raccolta si deduce che la chiesa è stata fondata prima del 1571 e la famiglia nobile dei Franco chiese di poter avere all’interno una cappella di famiglia col titolo di Santa Maria della Natività. Molti anni dopo, però, cioè nel 1594, si costruirono una chiesa per conto loro che appunto prese il nome di Santa Maria dei Franchi o della Natività e si trovava vicino a quella dell’Addolorata.

“In una memoria riguardante la fondazione della cappellania della SS. Annunziata della famiglia Franco di Scandale è riportata la copia di un atto del notaio Marcello Santoro di Santa Severina. Dal documento si desume che il 14 novembre 1571 nella città di Santa Severina Catharina Salomone, vedova di Henrico Franco, ed i figli Antonio, Salvatore, Domenico, Nicola e Giovanni Domenico fecero una donazione alla “ecclesia sub vocabolo Santissima Annuntiatae costructae intus casale Scandale seu Gaudiosi Sanctae Severinae Diocesi”, per potere celebrare una messa settimanale per loro e per i loro consanguinei, per meglio ornarla e fornirla di ogni necessità ed avere lo ius presentandi del cappellano. Questa piccola cappella all’interno della chiesa, detta anche di Santa Maria della Natività, era stata fondata e costruita dal predetto Henrico Franco e gli eredi. Per ottenere più facilmente la bolla di concessione dello iuspatronato della cappella dal cardinale di Santa Severina Giulio Antonio Santoro, donarono alla chiesa alcune terre in località “Troncone Nigro”; terre che erano state comprate a suo tempo per questo scopo da Henrico Franco”.

Nel 1634 era parroco don Manni, quando ancora si chiamava chiesa dell’Annunziata. In questa chiesa vi era la “Confraternita dell’Addolorata”, sicuramente la più vecchia di Scandale. Molto probabilmente col passare degli anni la chiesa prese il nome da questa confraternita.

Nel 1653 l’architetto Onofrio Tango così ce la descrive:

“Più abbasso è un’altra Chiesa grande sotto il titolo della Santissima Annunziata la quale è ad una nave coverta con intempiatura repartita con quadri sfondati et nel mezzo è una Cona di Nostra Signora dell’Assunta, in testa è l’altare maggiore con Cona di Nostro Signore: sotto sono sei profeti et sopra è il Padre eterno con l’angeli intorno. La quale Cona è di finissima pittura guarnita con cornice d’oro attorno ornati con piedistalli, colonne e suoi finimenti con architettura di pietre stuccate et intagliate in d.o. Intorno all’altare vi sono seditori con le spallere per comodità di officiare et alla destra della nave sono tre Cone, sopra è la madonna con San Gio… e Santo Francesco de Paola. La seconda è Nostra Signora del Carmine, San Domenico et Santo Francesco de Padua. La terza è la Circoncisione di Nostro Signore, alla sinistra è una cona de pietra di gran devozione… la madonna della Grazia con Santo Gio… e Santo Nicola di pittura a fresco. La terza è la Concettione con Santo Lonardo e Santo Matteo.

In detta Chiesa il Pulpido tiene tre pianete ordinarie… d’oro Carmosina con lo panno di altare…[Ha] tutte comodità per celebrare nella quale è la confraternita et si celebra il sabato e la domenica. Tiene due campane et viene servita dal suo Cappellano”.

Per un approfondimento, consultare l’Apprezzo della città di Santa Severina del 1653, foglio 33v e 34r, pubblicato dallo storico Andrea Pesavento su “La Provinciakr”.