mercoledì 15 dicembre 2021

Mary X Sempre - Mary Miliè in una intervista del 2013

 

Cesano (Roma) - L'imprenditrice Mary Miliè, figlia dello scandalese Franco Miliè

ROMA

Mercoledì, 18 dicembre 2013

 

Lascia la Germania e inventa un lavoro. Abiti low cost, la fortuna di Mary

 

C'è chi il lavoro lo cerca sperando di non trovarlo e chi invece se lo inventa. Rispettando le regole. Esperta in economia e commercio, interprete di cinque lingue, in Italia si reinventa venditrice ambulante. Al grido di “buy low" il successo di Mary Miliè, una ragazza di trent’anni, nata e cresciuta in Germania, con genitori di origine calabrese. Attraversa Roma con il suo furgoncino mimetico carico di T-shirt, grazie al passaparola sul social network Facebook, sono le clienti ad attendere il suo arrivo. Ad affaritaliani.it racconta la sua storia.

 

Mary, come nasce l'idea di questo suo ultimo lavoro?

Un anno fa, di notte, mi è balenato il desiderio di creare delle t-shirt con delle stampe. Giusto il tempo di chiarire le idee e poi subito dal commercialista per mettermi in regola con partita Iva e licenza. In internet ho trovato tutte le informazioni per la realizzazione delle magliette e anche un furgoncino usato, ricordo il viaggio ricco di aspettative per portarlo da Reggio Emilia a Formello (dove vivo) a 70km all'ora.

Il primo mese però non è stato affatto facile, non sapevo dove andare ed ho avuto anche paura perché gli altri venditori ambulanti rivendicavano il loro posto dicendomi 'te ne devi andare da qua' . Trovare i miei spazi è stata una guerra ma il coraggio non mi è mancato e alla fine c'è l ho fatta.

 

I suoi genitori hanno lasciato l'Italia per cercare fortuna in Germania, lei ha fatto il contrario, perché?

Vivevo in un paesino ai confini con l'Olanda dove non mi sono mai sentita a casa, la gente non mi piaceva. Dieci anni fa ho preso al volo l'occasione di fare uno stage a Roma trasformatosi poi in un contratto da supervisore in hotel a 5 stelle. In seguito sono stata assunta come segretaria all'estero per una concessionaria di automobili, le compravo in Germania e le rivendevo qui, quando ho visto che il mercato stava drasticamente diminuendo mi sono licenziata. Nel frattempo mi sono innamorata della Capitale e del suo clima…e poi guido proprio come i romani”.

 

Cosa suggerisce ai giovani italiani che hanno difficoltà a trovare lavoro?

Il mio consiglio è di inventarsi qualcosa e non stare a casa a piangersi addosso. Bisogna far funzionare il cervello. Io ho tantissime idee da attuare e sfrutto ogni mia conoscenza, ad esempio uso una semplice strategia di marketing: offro ai miei clienti una tessera raccolta punti che da diritto a degli sconti, un punto ogni 30€ di spesa oppure la possibilità di acquisirlo facendosi una foto indossando una mia t-shirt affianco al furgone, immagine che in seguito viene pubblicata sulla mia pagina Facebook.

Quanti chilometri al giorno?

Una media di 160 km. Vendo cinque giorni a settimana nelle zone Eur, Infernetto e ad Acilia. Trovare i clienti ad aspettare il mio arrivo mi rende felice e soddisfatta di quello che sono riuscita a costruire.

 

Intervista di Elisa Silvestrin su affaritaliani.it di mercoledì, 18 dicembre 2013