Cesano (Roma) - L'imprenditrice Mary Miliè, figlia dello scandalese Franco Miliè |
ROMA
Mercoledì, 18
dicembre 2013
Lascia la Germania e
inventa un lavoro. Abiti low cost, la fortuna di Mary
C'è chi il lavoro lo
cerca sperando di non trovarlo e chi invece se lo inventa. Rispettando le
regole. Esperta in economia e commercio, interprete di cinque lingue, in Italia
si reinventa venditrice ambulante. Al grido di “buy low" il successo di
Mary Miliè, una ragazza di trent’anni, nata e cresciuta in Germania, con
genitori di origine calabrese. Attraversa Roma con il suo furgoncino mimetico
carico di T-shirt, grazie al passaparola sul social network Facebook, sono le
clienti ad attendere il suo arrivo. Ad affaritaliani.it racconta la sua storia.
Mary, come nasce
l'idea di questo suo ultimo lavoro?
Un anno fa, di
notte, mi è balenato il desiderio di creare delle t-shirt con delle stampe.
Giusto il tempo di chiarire le idee e poi subito dal commercialista per
mettermi in regola con partita Iva e licenza. In internet ho trovato tutte le
informazioni per la realizzazione delle magliette e anche un furgoncino usato,
ricordo il viaggio ricco di aspettative per portarlo da Reggio Emilia a
Formello (dove vivo) a 70km all'ora.
Il primo mese però
non è stato affatto facile, non sapevo dove andare ed ho avuto anche paura
perché gli altri venditori ambulanti rivendicavano il loro posto dicendomi 'te
ne devi andare da qua' . Trovare i miei spazi è stata una guerra ma il coraggio
non mi è mancato e alla fine c'è l ho fatta.
I suoi genitori
hanno lasciato l'Italia per cercare fortuna in Germania, lei ha fatto il
contrario, perché?
Vivevo in un paesino
ai confini con l'Olanda dove non mi sono mai sentita a casa, la gente non mi
piaceva. Dieci anni fa ho preso al volo l'occasione di fare uno stage a Roma
trasformatosi poi in un contratto da supervisore in hotel a 5 stelle. In
seguito sono stata assunta come segretaria all'estero per una concessionaria di
automobili, le compravo in Germania e le rivendevo qui, quando ho visto che il
mercato stava drasticamente diminuendo mi sono licenziata. Nel frattempo mi
sono innamorata della Capitale e del suo clima…e poi guido proprio come i
romani”.
Cosa suggerisce ai
giovani italiani che hanno difficoltà a trovare lavoro?
Il mio consiglio è
di inventarsi qualcosa e non stare a casa a piangersi addosso. Bisogna far
funzionare il cervello. Io ho tantissime idee da attuare e sfrutto ogni mia
conoscenza, ad esempio uso una semplice strategia di marketing: offro ai miei
clienti una tessera raccolta punti che da diritto a degli sconti, un punto ogni
30€ di spesa oppure la possibilità di acquisirlo facendosi una foto indossando
una mia t-shirt affianco al furgone, immagine che in seguito viene pubblicata
sulla mia pagina Facebook.
Quanti chilometri al
giorno?
Una media di 160 km.
Vendo cinque giorni a settimana nelle zone Eur, Infernetto e ad Acilia. Trovare
i clienti ad aspettare il mio arrivo mi rende felice e soddisfatta di quello
che sono riuscita a costruire.
Intervista di Elisa
Silvestrin su affaritaliani.it di mercoledì, 18 dicembre 2013