Il Prof. Ezio Scaramuzzino e i suoi
studenti
Un termometro al Donegani
Negli
anni, purtroppo ormai lontani, del mio insegnamento al Donegani di Crotone, non
sono mancati, pur nelle pieghe di un lavoro a volte poco gratificante, momenti
di rilassamento e di abbandono al piacere quotidiano del vivere: momenti che
ancora oggi ricordo quasi con rimpianto, come trasgressioni tutto sommato
esilaranti del mio rapporto affettuoso con i tanti alunni che si sono imbattuti
in me nel corso del loro faticoso apprendimento.
Eravamo
nell’anno di grazia 1995, in una quarta A Chimici, nel corso del secondo
quadrimestre. Ero allora alquanto indulgente nei confronti degli alunni, avendo
superato, già da parecchio tempo, quella mia ingenua convinzione dei primi anni
di insegnamento, quando ritenevo che, pur nel mio piccolo, potevo validamente
contribuire al miglioramento della scuola italiana, mentre ormai la scuola era
già orgogliosamente avviata lungo quella china che di lì a pochi anni l’avrebbe
condotta all’attuale sfacelo.
Parte
di un articolo del Prof. Ezio Scaramuzzino pubblicato giovedì 9 dicembre 2021
su ezioscaramuzzino.blogspot.com